Addio alle Vele di Scampia, “un simbolo del fallimento del modernismo”
Le foto di Tobias Zielony, scattate oramai quindici anni fa, rivelano l’ambiente sociale e fisico di un complesso architettonico controverso, ora in via di demolizione.
Le foto di Tobias Zielony, scattate oramai quindici anni fa, rivelano l’ambiente sociale e fisico di un complesso architettonico controverso, ora in via di demolizione.
L’esperienza di un alpha artist, uno dei primi utenti della piattaforma text-to-video di OpenAi: i dubbi sono tanti, tra cui la necessità di soluzioni più accessibili e aperte.
Arricchitasi di un’estensione – e di un cambio di programma – in tempo di pandemia, una casa a Nova Lima offre alla strada un fronte solido in cemento e acciaio per poi aprirsi su un giardino luminoso.
Da oggi puoi farlo attraverso la nuova funzione di Domus dove caricare i tuoi progetti di architettura, design, interior, grafica, illustrazione, fotografia e arte.
Una mostra al Museo di Arti Decorative racconta l’evoluzione del più noto giocattolo transizionale, tra glorie del passato e ombre del presente.
Le case che abbiamo selezionato tra quelle pubblicate su Domus lungo l’anno sono tutte parti di un habitat esteso e complesso: dalla micro-abitazione alla villa, tutte dialogano con il loro contesto e lo arricchiscono.
Msgm ha creato dei capi per omaggiare l’identità di alcuni quartieri della città che trovano nei loro nuovi bar un punto di riferimento.
Il nuovo progetto di Andrea Caputo Studio ha introdotto una rampa nel celebre negozio di Oxford Street, che ospiterà eventi e presentazioni di capsule collection.
Co3 ha ridisegnato gli spazi d’ingresso e la corte interna della storica sede Assolombarda, a pochi passi da Duomo e Torre Velasca, valorizzando il progetto originario e mettendolo in continuità col contesto urbano.
Ancora una volta, tra le architetture pubblicate quest’anno, abbiamo selezionato storie di abitazioni, infrastrutture, luoghi di cultura, raccoglimento e divertimento, capaci di espandere la dimensione collettiva della città e del paesaggio.
“Solo attraverso il mostro, vediamo il nostro corpo per quel che è”: abbiamo incontrato Agnes Questionmark in occasione di Nexaris Suite, la sua nuova mostra.
Gli studenti della sede friulana dell’Isia raccontano la loro città attraverso illustrazioni che interpretano i processi urbani che hanno segnato il secolo scorso.
Dalla moda all'architettura, abbiamo selezionato titoli molto diversi tra loro per questo Natale. Tutti però mostrano la capacità del design di infiltrare il quotidiano come una forza vitale.
All’Espace Niemeyer, storica sede del Partito Comunista Francese, Jacquemus ha organizzato una serata di loterie: in palio gli ultimi accessori del brand.
Nel numero di dicembre 2024, Domus celebra l’Italia, paese delle contraddizioni, che, nonostante le sfide, continua a essere un modello di eccellenza e savoir-faire.
Il nuovo anno è ormai alle porte: ecco una panoramica degli appuntamenti più attesi nel mondo dell'arte.
La villa è una delle tipologie architettoniche più esplorate di sempre. Dalle case-museo alle dimore delle star, ecco quelle che hanno attirato la nostra attenzione nel 2024.
Casette, skyline e città commestibili. La tradizione nordica del Pepperkakehus che unisce la magia del Natale alle ambizioni progettuali di architetti e designer anche famosi. O famosissimi.
Incontriamo il fondatore di Big, che sarà guest editor per Domus 2025 un anno animato da un atteggiamento di apertura e critica costruttiva
Nell’editoriale di dicembre, Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, affronta il rapporto tra l’architettura italiana, la cultura e la politica, concentrandosi sull'Asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni, esempio di eccellenza architettonica e simbolo di un patrimonio da preservare.
Tra muri in pietra giardini sul tetto e curve sinuose, la residenza di Wip Architects disegna un’immersione nel paesaggio brullo delle Cicladi.
La facciata della celebre casa progettata da Gaudì si anima con il videomapping Arborescent, in cui algoritmi e forme organiche celebrano l'incontro tra passato e futuro.
Le parole dell’architetto danese, guest editor di Domus per il 2025, tracciano la missione che guiderà la nostra rivista nel corso del prossimo anno.
Il restauro è stato così filologico che si è spinto a impiegare materiali a rischio tossico e a utilizzare vecchie tecniche costruttive. Solo i progetti di arredi e paramenti cambiano il volto della consuetudine.
Si chiama “method dressing” ed è una tecnica promozionale molto usata al cinema. Alcuni esempi? Wicked e Barbie, ma non solo.
Il nuovo gioco Indiana Jones e l’Antico Cerchio è un viaggio tra nostalgia, design e storytelling. Uno sforzo titanico, ma con un limite prevedibile: ecco quale.
Gli iconici giardini botanici americani aprono al pubblico il nuovo Longwood Reimagined: A New Garden Experience, con una nuova struttura vetrata dedicata al Giardino Mediterraneo.
Il colore che vedremo ovunque è “un marrone tenue e rilassante, che fa eco al nostro desiderio di comfort e piaceri semplici”.
Una mostra e un nuovo volume dedicato alla serie scattata nel 2010 rivelano lo sguardo del grande fotografo sulle contraddizioni architettoniche di una megalopoli in piena trasformazione.
Dai micro appartamenti di città alle case prefabbricate di Ikea o Elon Musk, una selezione di progetti che hanno provato a far fronte alla crisi abitativa del nostro tempo.
A Tala, nello stato di Jalisco, Cotaparedes Arquitectos ha caricato l’archetipo del “cubo” bianco ed astratto di una forte istanza sociale, rispondendo con spazio e luce alle necessità di una famiglia.
Nuovi colori, contesti, materiali e tecnologie: tutti i modi in cui il design del passato è rinato quest’anno, in una selezione curata da Domus.