La XIX Biennale di Architettura intitolata “Intelligens. Natural. Artificial. Collective.” e curata da Carlo Ratti, apre i battenti il 10 maggio. Il titolo, richiama un doppio significato, spiegato dallo stesso curatore: da un lato evoca la gens, ovvero le persone, dall’altro rappresenta l’integrazione delle tre forme di intelligenza chiamate in causa in questa edizione — naturale, artificiale e collettiva.
Oltre 750 i partecipanti per un totale di più di 280 progetti esposti, per una Biennale ambiziosa che oltre a rianimare come di consueto Arsenale e Giardini – dove resta chiuso il Padiglione Centrale, ora in ristrutturazione – si estenderà nell’intera città lagunare, per trasformarla in un laboratorio vivente.
Tra calli e campielli, si snoda un fitto programma di mostre che affiancano la manifestazione principale, spesso in sintonia con il tema scelto da Carlo Ratti, che vale decisamente la pena segnare in agenda.

Dall’inaugurazione di nuovi spazi espositivi, come la Nicoletta Fiorucci Foundation che apre al pubblico in questa occasione la propria sede veneziana nel cuore del sestiere Dorsoduro, alle monumentali monografiche come quella di Thomas Schütte a Punta della Dogana, e quella di Robert Mapplethorpe a Le Stanze della Fotografia.
Non mancano nuovi spunti sull’architettura, come la proposta di Palazzo Diedo, e i progetti di Jean Nouvel per la nuova sede della Fondazione Carter in mostra alla Fondazione Giorgio Cini, e la rilettura dei lavori del maestro Carlo Scarpa al Museo Correr.
Contemporaneamente, le Gallerie dell’Accademia ospitano una mostra dedicata alla riflessione sul corpo, attraverso capolavori del rinascimento, occasione in cui torna visibile al pubblico il celebre disegno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci.

Domus ha selezionato le mostre da non perdere: non vi resta che munirvi di scarpe comode e dare il via al vostro itinerario, per potervi godere appieno un classico spritz a fine giornata.
Immagine di apertura: Tessa Mars, a call to the ocean, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua], Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto Jacopo Salvi

1. Thomas Schütte. Genealogies, Punta della Dogana, dal 6 aprile al 23 novembre
Circa cinquanta sculture e oltre cento disegni per la più grande antologica mai dedicata in Italia a Thomas Schütte, curata da Camille Morineau e Jean-Marie Gallais. “Genealogies” è il titolo dell’esposizione, che ripercorre la carriera dell’artista tedesco dagli anni Settanta ad oggi, con opere provenienti dalla collezione Pinault, e non solo. Artista poliedrico, Schütte esplora la condizione umana con sguardo inquieto e ironico, mescolando scultura, architettura, fotografia e disegno. La mostra, concepita secondo un criterio non cronologico, esplora l’evoluzione delle forme nel lavoro di Schütte, tracciando delle linee per orientarsi nel suo universo, tra intimità e teatralità.
Veduta dell'installazione Thomas Schütte. Genealogies, opera: Glass: You No. 24 (2018), Glass: Me No. 33 (2018) and Fleurs pour M. Duchamp (2002). © Thomas Schütte, by SIAE 2025. Foto: Marco Cappelletti © Palazzo Grassi - Pinault Collection

2. Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose, Palazzo Grassi, dal 6 aprile al 4 gennaio 2026
La Pinault Collection dedica a Palazzo Grassi un grande progetto espositivo a Tatiana Trouvé, curato da Caroline Bourgeois e James Lingwood. Prima grande personale in Italia dell’artista franco-italiana, la mostra nasce da un invito carte blanche della Pinault Collection: tra nuove sculture, disegni monumentali, installazioni site-specific e opere dell’ultimo decennio, il percorso esplora sogni, ricordi e visioni propri dell’immaginario di Trouvé. L’allestimento trasforma i tre piani di Palazzo Grassi in un labirinto spaziale e temporale, arricchito da prestiti internazionali, e dall’archivio dell’artista.
Tatiana Trouvé, Hors-sol, 2025, Collezione dell'artista © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025.Veduta dell'installazione “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Foto:. Marco Cappelletti e Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection

3. Otras Montanas, Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, dal 5 aprile al 2 novembre
Nell’anno del decimo anniversario di The Current, TBA21 – Academy presenta "Otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua", a cura di Yina Jiménez Suriel. Ospitata da Ocean Space nella ex Chiesa di San Lorenzo, la mostra riunisce nuove opere commissionate a Nadia Huggins e Tessa Mars, in un progetto scandito in tre atti, nel quale l’oceano diventa un orizzonte comune da cui ripensare la vita oltre la prospettiva terrestre. Attraverso strumenti come improvvisazione e freestyle, la mostra esplora strutture fluide e dinamiche, sfidando binarietà e stabilità, e immagina nuovi sistemi di supporto alla vita, in un mondo in costante trasformazione.
Nadia Huggins, “A shipwreck is not a wreck”, 2025. Vista della mostra “otras montañas, las que andan sueltas bajo el agua” [altre montagne, dissolte sotto l’acqua], Ocean Space, Venezia. Commissionata da TBA21–Academy. Foto: Jacopo Salvi

4. Diagrams. A project by AMO/OMA, Fondazione Prada, dal 10 maggio al 24 novembre
"Diagrams", progetto di AMO/OMA per Ca’ Corner della Regina, analizza il diagramma come strumento universale di comunicazione, conoscenza e trasformazione. Curata da Rem Koolhaas e Giulio Margheri con Fondazione Prada, la mostra raccoglie oltre trecento oggetti dal XII secolo a oggi, esplorando nove temi cruciali, quali Ambiente costruito, Salute, Disuguaglianza, Migrazione, Ambiente naturale, Risorse, Guerra, Verità e Valore. L’allestimento riflette l’approccio progettuale di AMO/OMA, che dagli anni Settanta integra forme diagrammatiche nell'architettura. Ad arricchire il progetto espositivo, le piattaforme internazionali Atmos Lab, e Transsolar, ma anche accademici come Theo Deutinger e SITU Research, con contributi di ricerche significative nei campi della progettazione sostenibile e dell’urbanistica.
AMO/OMA, Timeline, 2025 Courtesy AMO/OMA

5. Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960, Museo Correr, dal 1° maggio al 19 ottobre
Il doppio intervento di Carlo Scarpa al Museo Correr (1952-53 e 1959-60) è un esempio emblematico della museografia italiana del dopoguerra, ispirata al Razionalismo e attenta al contesto architettonico e alla singolarità delle opere. Il museo conserva ancora oggi questa lezione, che sarà ulteriormente valorizzata dai prossimi riallestimenti e restauri. La mostra “Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960” presenta fotografie d'epoca e arredi originali di Scarpa, come vetrine, teche e il celebre cavalletto, sottolineando la sua capacità unica di unire forma e funzione attraverso un disegno raffinato e una straordinaria sensibilità artigianale.
Foto: Paolo Monti - Disponibile nella biblioteca digitale BEIC e caricato in collaborazione con Fondazione BEIC. L'immagine proviene dal Fondo Paolo Monti, di proprietà BEIC e collocato presso il Civico Archivio Fotografico di Milano., via Wikimedia Commons

6. Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, Le Stanze della Fotografia, dal 10 aprile al 6 gennaio 2026
Dal 10 aprile 2025 al 6 gennaio 2026, Le Stanze della Fotografia sull’isola San Giorgio Maggiore ospita “Robert Mapplethorpe. Le forme del classico”, grande retrospettiva dedicata al celebre fotografo. Curata da Denis Curti, con oltre duecento opere, la mostra esplora il dialogo tra classicismo e fotografia contemporanea, esaltando la plasticità dei corpi e la perfezione compositiva. In esposizione anche diversi ritratti iconici, immagini floreali, oggetti vintage e documenti d’archivio. Il progetto, realizzato con la Fondazione Mapplethorpe, inaugura una trilogia che porterà la mostra a Milano e Roma nel 2026.
Veduta dell'installazione. Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, Foto: Matteo Defina

7. La Fondation Cartier pour l’art contemporain par Jean Nouvel, Fondazione Giorgio Cini, dal 10 maggio al 14 settembre
Selezionata tra gli eventi collaterali della Biennale di Architettura 2025, la mostra “La Fondation Cartier pour l'art contemporain par Jean Nouvel” rivela i progetti innovativi concepiti da Nouvel per la nuova sede parigina della Fondation Cartier che, a trent’anni dalla sua fondazione, vedrà l’apertura entro la fine dell’anno in Place di Palais Royal, a pochi passi dal Louvre. L’esposizione presentata alla Fondazione Giorgio Cini integra fotografie, piani, prototipi e video, con un focus sulla visione di Nouvel: creare architetture come ambienti culturali vivi, in dialogo con il contesto storico e urbano.
Vista del cantiere della futura sede della Fondation Cartier pour l’art contemporain, place du Palais-Royal, Parigi. Rendering del livello 1 con affaccio su Rue de Rivoli. © Jean Nouvel / ADAGP, Parigi, 2024

8. Cold Water. Patricia Leite, Fondazione Bevilacqua la Masa, dal 6 maggio al 27 luglio
La Fondazione Bevilacqua La Masa presenta a Palazzetto Tito la prima personale italiana della pittrice brasiliana Patricia Leite. La mostra “Cold Water”, curata da Milovan Farronato, raccoglie dipinti recenti realizzati a San Paolo, che evocano paesaggi interiori sospesi tra sogno e memoria, esplorando temi come vulnerabilità e risveglio. Cascate, caverne e fuochi d'artificio si trasformano in visioni rarefatte: in dialogo con la storia di Venezia, la pittura di Leite crea atmosfere intime e sospese, invitando a un'esperienza lenta e contemplativa.
The End, 2025 (titolo provvisiorio), 2025, olio su tela, 120 x 140 cm47 1/4 x 55 1/8 in MW.PLT.441. Courtesy of the artist and Mendes Wood DM, São Paulo, Brussels, Paris, New York. Foto: Estudio Em Obra

9. The Next Earth. Computation, Crisis, Cosmology, Palazzo Diedo, dal 10 maggio al 23 novembre
Frutto della collaborazione tra Antikythera e il Dipartimento di Architettura del MIT, la mostra “The Next Earth: Computation, Crisis, Cosmology” riflette sul futuro del pianeta e sul ruolo dell'architettura nel modellarlo. Distribuita sui due piani di Palazzo Diedo, e curata Benjamin Bratton, Nicholas de Monchaux e Ana Miljacki, l’esposizione presenta la ricerca di Antikythera sul pianeta Terra come mega struttura in evoluzione, con manufatti storici e un'installazione immersiva, accanto a quaranta progetti del MIT incentrati su pratiche sostenibili.
Palazzo Diedo © Alessandra Chemollo

10. Corpi Moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento, Gallerie dell’Accademia, dal 4 aprile al 27 luglio
“Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento” è la grande mostra alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, curata da Giulio Manieri Elia, Guido Beltramini e Francesca Borgo. L’esposizione, attraverso capolavori di Leonardo, Michelangelo, Dürer, Tiziano, Giorgione e Bellini, affiancati da strumenti scientifici, abiti e oggetti d’uso quotidiano, indaga la concezione del corpo umano nella Venezia del Rinascimento. Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni che illustrano il corpo come oggetto di studio, di sguardo e desiderio, e come spazio di rappresentazione culturale. In questa occasione, torna visibile al pubblico, dopo sei anni, il celebre Uomo Vitruviano di Leonardo, tra le icone conservate alle Gallerie dell’Accademia.
Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione, 2025, Gallerie dell’Accademia di Venezia, exhibition view, foto di Andrea Avezzù

11. Alps Architecture. South Tyrol, Palazzo Cavanis, dal 10 maggio al 23 novembre
Un inventario di progetti per documentare la pratica architettonica che si è sviluppata in Alto Adige tra il 2018 e il 2024: “Alps. Architecture. South Tyrol”, nella sede di Palazzo Cavanis, è la mostra presentata da Merano Arte, con Fondazione Architettura Alto Adige e Südtiroler Künstlerbund. L’esposizione, curata da Filippo Bricolo, concepita come itinerante, propone una selezione di cinquantasei lavori, scelti da una giuria internazionale, dei quali ventotto raccontati in maniera estesa. Questo progetto ha l’obiettivo di evidenziare la sostenibilità delle pratiche architettoniche, il recupero urbano e l’uso attento delle risorse, temi in sintonia con la Biennale di quest’anno “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”.
Palazzo Cavanis Courtesy Palazzo Cavanis, Foto: Maddalena Tartaro

12. Deep Surfaces. Architecture to enhance the visitor experience of UNESCO sites, Palazzo Zorzi, dal 10 maggio al 23 novembre
L'UNESCO, in collaborazione con la Royal Commission for AlUla, presenta l'esposizione “Deep Surfaces. Architecture to enhance the visitor experience of UNESCO sites”, che esplora progetti di architettura multifunzionale volti al miglioramento dell'esperienza dei visitatori nei siti UNESCO. In mostra oltre cinquanta centri di interpretazione e informazione situati in vari siti Patrimonio dell'Umanità, Riserve della Biosfera e Geoparchi. Contenuti audiovisuali e una “biblioteca dei materiali” accompagnano i progetti, per ampliare la riflessione su come l'architettura possa favorire la conservazione del patrimonio, promuovere
Foto ©UNESCO

13. Temple of Love. Cœur, Scuola Piccola Zattere, dall’8 maggio
L'8 maggio, Scuola Piccola Zattere inaugura la nuova stagione con “Temple of Love. Cœur”, mostra di Gaëlle Choisne, che conclude la sua residenza di ricerca. Ispirata al saggio “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes, l'artista presenta opere che uniscono vari media e materiali, creando una narrazione in continua evoluzione su coesistenza, affetto e collaborazione. Nel progetto curatoriale di Irene Calderoni ed Eva Vaslamatzi, il lavoro di Gaëlle Choisne è raccontato in dialogo con una selezione di opere di artisti haitiani della collezione dello scrittore e documentarista Jean Marie Drot. Parallelamente, Fosbury Architecture prosegue il design degli spazi di Scuola Piccola Zattere, con il progetto del ristorante ABC Zattere, la cui inaugurazione è prevista per l’8 maggio 2025.
Gaëlle Choisne, Prix Marcel Duchamp, 2024, Centre Pompidou, Paris. Foto: Marc Domage, Courtesy Air de Paris, Romainville Grand Paris

14. Tolia Astakhishvili, Nicoletta Fiorucci Foundation, dal 7 maggio al 23 novembre
Nicoletta Fiorucci Foundation ha trasformato un edificio storico veneziano, un tempo di proprietà del pittore Ettore Tito, per creare un nuovo spazio espositivo nel cuore del quartiere Dorsoduro, al numero 2829. In concomitanza con l’apertura della diciannovesima Biennale di Architettura, la fondazione presenta l’installazione site-specific dell’artista georgiana Tolia Astakhishvili, con la curatela del direttore della Serpentine Gallery, Hans Ulrich Obrist. La mostra, che coinvolgerà l’intero edificio, esplora la storia materiale del luogo e la percezione dello spazio, combinando testo, pittura e disegno per creare un intervento temporaneo di distruzione e frammentazione. L’opera includerà anche i lavori di otto artisti invitati da Astakhishvili.
Courtesy Nicoletta Fiorucci Foundation, Venezia.

15. Architectural Landascape, Galerie Negropontes, Palazzina Masieri, dal 17 aprile al 22 novembre
Fino al 22 novembre 2025, la Galerie Negropontes ospita "Architectural Landscape", una mostra che esplora la sinergia tra architettura contemporanea e patrimonio storico nella Palazzina Masieri, capolavoro di Carlo Scarpa. Le opere di Gianluca Pacchioni, Pinton, e Perrin & Perrin dialogano con gli spazi, creando una sinergia che unisce arte e architettura. Al piano terra, sculture di Pacchioni e arazzi di Pinton evocano una sorta di "giardino immaginario". Al primo piano, le sculture in vetro di Perrin & Perrin si fondono con una selezione delle iconiche geometrie e composizioni grafiche di Scarpa. Il secondo piano ospiterà diverse mostre, tra cui "Scarpa-Zanon, Dialoghi" realizzata in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia.
Architectural Landscapes, Galerie Negropontes, Venezia © Gabriele Bortoluzzi

16. Due mostre dedicate a Harry Seidler e Jung Youngsun, SMAC, Procuratie di Piazza San Marco, dal 9 maggio al 13 luglio
Il 9 maggio apre al pubblico SMAC, nuovo centro artistico nelle Procuratie di Piazza San Marco, Venezia. Con oltre 1.000 mq restaurati da David Chipperfield, SMAC propone un programma interdisciplinare tra arti visive, architettura, moda, tecnologia e cinema, in dialogo con storia, scienza e società. Inaugura con due mostre: “Migrating Modernism”, dedicata all'architetto Harry Seidler e ai suoi collaboratori artisti come Calder e Frank Stella, e “For All That Breathes On Earth”, sull'architetta paesaggista Jung Youngsun, organizzata con il MMCA di Seul per celebrare i 140 anni di relazioni culturali tra Corea e Italia.
Procuratie di Piazza San Marco, Foto: Alessandra Chemollo

17. No Stone Unturned. Conceptual Photography, Fondazione Querini Stampalia, dal 5 maggio al 23 novembre
La Fondazione Querini Stampalia inaugura una nuova fase della sua storia culturale con una visione rinnovata sotto la guida di Cristiana Collu. Ridefinita negli spazi e nel linguaggio, la Fondazione apre il nuovo corso con “No Stone Unturned”, la più ampia mostra veneziana mai dedicata a John Baldessari, figura chiave dell’arte concettuale. Oltre settanta opere per esplorare il suo uso pionieristico della fotografia e il suo ruolo decisivo nella nascita di nuovi linguaggi visivi. Nell’Area Scarpa, l’esposizione “L’impronta leggera” presenta il progetto Diriyah Art Futures, mentre i leoni e le leonesse di Davide Rivalta abitano gli spazi di Campo Santa Maria Formosa e Campiello Querini.
Area Scarpa, Fondazione Querini Stampalia. Foto: Adriano Mura. Courtesy: Fondazione Querini Stampalia, Venezia