Architetture gonfiabili e container tra le risaie cinesi

In un villaggio tra le colline cinesi, una architettura leggera e modulare dà nuova vita a spazi che erano abbandonati da tempo, creando caffè, biblioteche e cinema.

Nel villaggio rurale di Dun’ao, parte della regione costiera cinese di Sizhoutou, la collaborazione tra Practice on Earth e Increments Studio ha trasformato i resti di vecchie strutture agricole in un piccolo sistema architettonico sperimentale. Il progetto, intitolato “Down in the Clouds” si sviluppa come una costellazione di tre micro-interventi disseminati tra risaie e colline.

Al posto di edifici dismessi, cartelloni pubblicitari e magazzini, sorgono infatti tre installazioni architettoniche che combinano container in acciaio e volumi gonfiabili. L’obiettivo dichiarato non è solo funzionale, ma anche emotivo: restituire ai visitatori un’esperienza di leggerezza, gioco e contemplazione, in armonia con la quiete naturale del luogo.

Increments Studio and Practice on Earth, Down in the Clouds, Dun’ao Village, Xiangshan,Ningbo, Zhejiang Province, 2024. Photo Wang Yun

Il primo intervento è il Cloud Café, una caffetteria racchiusa in una torre di container sovrastata da un grande elemento gonfiabile a forma di nuvola. La terrazza panoramica in cima alla torre è raggiungibile solo attraversando la struttura morbida, in un percorso che mescola materia e percezione. Il secondo episodio è il Leaning Cinema, un piccolo cinema inclinato dove il container, appoggiato su due soli punti, si piega con un’inclinazione di 15°. I supporti sono nascosti da anelli gonfiabili che ammorbidiscono l’impatto visivo, generando un contrasto ironico tra la massa del container e la leggerezza dei “palloncini” strutturali. 

Increments Studio and Practice on Earth, Down in the Clouds, Dun’ao Village, Xiangshan,Ningbo, Zhejiang Province, 2024. Credits Increments Studio and Practice on Earth

Infine, la Secret Reading Room è una stanza per la lettura, sospesa tra i campi, nascosta dentro una struttura in acciaio sorretta da sfere gonfiabili bianche. Non ci sono porte: si entra solo attraversando i volumi morbidi, scoprendone la natura tattile solo al momento del contatto.

La sfida tecnica principale è stata rendere permanenti elementi solitamente temporanei come i gonfiabili. Questo ha richiesto test, prototipi e un attento lavoro di cantiere, spesso più basato sul dialogo che sui disegni.

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