Il più grande rinnovamento di Central Park da decenni è ad Harlem

Il più celebre e grande parco di Manhattan  si rinnova con il Davis Center: un nuovo polo sportivo e paesaggistico che restituisce dignità alla parte settentrionale di Central Park, quella di Harlem.

Per oltre un secolo e mezzo, Central Park è stato lo specchio mutevole di New York: un luogo simbolico che oggi si trasforma ancora una volta. L’apertura del nuovo Davis Center, un padiglione polifunzionale con piscina e pista di pattinaggio, segna la più grande trasformazione del parco da decenni.

Al margine nord del parco, dove Central Park incontra Harlem, sei ettari completamente ridisegnati restituiscono dignità a una zona a lungo trascurata. È qui che un tempo sorgeva il Lasker Rink, un impianto innovativo negli anni Sessanta ma poi degradato, emblema di un’urbanizzazione forzata che ha soffocato la visione originale di Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux, .i paesaggisti che hanno progettato Central Park

Il progetto del Davis Center è il risultato di anni di consultazioni pubbliche, progettazione partecipata e un investimento da 160 milioni di dollari, finanziato in parte dalla città e in parte da donazioni private.

Il nuovo padiglione è discreto, quasi nascosto nel paesaggio. I suoi materiali – granito grigio, ceramiche verdi, acciaio e vetro – dialogano con il contesto. Le porte a vetri si aprono sul deck della piscina, creando uno spazio continuo tra interno ed esterno, mentre un tetto verde erboso consente una vista panoramica dall’alto. In estate è una piscina capace di ospitare mille bagnanti; in inverno, una pista di pattinaggio; nelle mezze stagioni, un campo sportivo in erba sintetica.

Non si tratta solo di architettura. Il Davis Center reintegra l’acqua nel paesaggio, riaprendo il flusso del torrente Loch che oggi scorre nuovamente sotto l’arco in pietra di Huddlestone, come originariamente pensato. Una nuova passerella in legno galleggia sul lago, mentre i sentieri si collegano senza soluzione di continuità al resto del parco.

Per la comunità di Harlem, è la fine di una lunga esclusione. Per Central Park, un ritorno alla sua essenza pubblica e condivisa. E per New York, l’occasione di riscrivere la propria memoria urbana con sensibilità, ascolto e bellezza.

Immagine di apertura: Courtesy Central Park Conservancy

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