Bjarke Ingels di Big guest editor di Domus per il 2025
“A differenza di altre forme d’arte, l’architettura non riguarda la rappresentazione, ma l’accoglienza”, spiega il fondatore di Big, che firmerà dieci numeri di Domus nel 2025.
Guest Editor 2025
“A differenza di altre forme d’arte, l’architettura non riguarda la rappresentazione, ma l’accoglienza”, spiega il fondatore di Big, che firmerà dieci numeri di Domus nel 2025.
Le parole dell’architetto danese, guest editor di Domus per il 2025, tracciano la missione che guiderà la nostra rivista nel corso del prossimo anno.
Dalla Mountain di Copenhagen a Mountain View, California, passando per la Norvegia e il Bhutan, una selezione di opere racconta il pensiero di uno dei più vivaci protagonisti della scena architettonica contemporanea, Guest Editor Domus 2025.
Con questo editoriale Maria Giovanna Mazzocchi Bordone, presidente di Editoriale Domus, saluta l’arrivo di Bjarke Ingels nel ruolo di guest editor 2025.
“Concentrandoci sulla sovrapposizione produttiva tra pragmatismo e utopia, noi architetti possiamo ancora una volta ritrovare la libertà di cambiare la superficie del nostro pianeta, per adattarla al meglio alle forme della vita contemporanea” (Bjarke Ingels, Guest Editor Domus 2025)
Nel numero di Domus di febbraio, l’architetto danese esplora la terra, un materiale universale e straordinariamente versatile, che ha dato origine al modulo per eccellenza dell’architettura: il mattone.
Primo materiale ad ospitare l’uomo e a testimoniarne l’attività artistica, la pietra ha plasmato l’architettura dal suo principio, con significati strutturali, decorativi e politici, scrive il guest editor 2025.