Nel 2025, Venezia e Possagno rendono omaggio a Carlo Scarpa con due mostre complementari che esplorano il rapporto privilegiato con le arti e l’approccio museografico dell’architetto veneziano. Mentre a Venezia “Il Correr di Carlo Scarpa 1953–1960” sarà dedicata allo studio, alla documentazione e alla restituzione filologica degli interventi museografici effettuati da Scarpa nel secondo dopoguerra nelle sale delle Procuratie Nuove, la “Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri dalla Collezione Gemin” di Possagno approfondirà il suo sodalizio creativo con l’esposizione Veneziana, attraverso opere d’arte, vetri e materiali d’archivio inediti. Se la prima mostra riflette sul rigore metodologico e la sensibilità materica che fanno di Scarpa un riferimento assoluto nella museografia internazionale, quella di Possagno illumina il suo rapporto profondo e continuo con il mondo delle arti, rivelando l'influenza decisiva della Biennale sul suo linguaggio progettuale.
“Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960”
Dal 1 maggio fino a ottobre 2025, il Museo Correr di Venezia riapre una pagina preziosa della propria storia con un’esposizione incentrata sull’approccio museografico di Scarpa. Il progetto, che anticipa i futuri lavori di riallestimento e manutenzione di entrambi i piani del Correr, si concentra sui due memorabili episodi scarpiani – il primo nel 1953 per le sale di Storia veneziana, il secondo nel 1959-60 per la Quadreria – proponendo una riflessione critica sul suo approccio progettuale sensibile e innovativo. La mostra ambisce a ricostruire la finezza di un pensiero che, nell’architettura come nel design, ha saputo esaltare la materia e il gesto artigianale, e lo fa attraverso le fotografie d’epoca dell’Archivio Fotografico MUVE e alcuni esemplari originali del sistema espositivo ideato per il museo: vetri, teche, supporti, snodi, incastri e i celebri cavalletti, dispositivi imprescindibili della grammatica visiva di Scarpa.
Più che una semplice operazione di tutela, “Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960” è quindi un invito a interfacciarsi con la metodologia dell'architetto: un metodo interpretativo in grado di entrare in risonanza con il contesto architettonico-ambientale senza mai sovrastarne la storia, in cui forma e funzione coesistono per generare un dialogo significativo – e rivelatore – tra spazio e opere d’arte.

“Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri dalla Collezione Gemin”
Parallelamente, dal 22 giugno 2025 all'11 gennaio 2026, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ospiterà “Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri dalla Collezione Gemin” a cura di Mario Gemin e Orietta Lanzarini. La mostra punterà a ricostruire il rapporto quarantennale tra Scarpa e la Biennale, per la quale realizzò allestimenti e interventi architettonici, nel tentativo di portare alla luce quella “geografia culturale” che ne influenzò la ricerca progettuale e biografica.
Il percorso sarà articolato in tre sezioni: una ricca selezione di opere, provenienti dalla collezione privata dell’allievo e collaboratore di Scarpa Luciano Gemin, di artisti come Gustav Klimt, Paul Klee, Alberto Giacometti e Giorgio Morandi, che segnarono l’universo culturale dell’architetto in modo significativo; una selezione di vetri muranesi realizzati per M.VM. Cappellin e Paolo Venini, testimonianza della sua indagine sulle potenzialità materiche del vetro; infine, una serie di disegni inediti e tre sculture che documentano il suo lavoro di ampliamento degli spazi espositivi del Padiglione Italia nel 1968, quando l’architetto veneziano si presentò in veste di artista.
Mostra: Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960 Dove: Museo Correr, Venezia, Italia Date: dal 1 maggio 2025 al 19 ottobre 2025
Mostra: Carlo Scarpa e le arti alla Biennale. Opere e vetri dalla Collezione Gemin A cura di: Mario Gemin e Orietta Lanzarini Dove: Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno, Italia Date: dal 22 giugno 2025 all'11 gennaio 2026

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