Nel 2025, la casa è stata una questione di significato: non possiamo dire che quest’anno abbia portato grandi cambi di rotta nel modo di concepire la casa, ma di sicuro lungo i mesi abbiamo visto molte case acquisire un nuovo significato, che si trattasse di quella degli Eames riaperta dopo gli incendi a Los Angeles, di quelle firmate Wright e restaurate da Diane Keaton, o di quella piccola, rosa e carichissima di messaggio calata da Bad Bunny in mezzo ai suoi live.

Il mercato continua a essere l’arena più calda su cui si gioca la partita dell’abitare: “possiamo davvero comprare case su Amazon?”, ci si chiede, mentre città come Milano continuano a far salire i valori, e mentre fasce di popolazione sempre più ampie sono escluse dall’accesso alla casa. Nel frattempo, sul mercato si sono presentate – alcune per la prima volta – moltissime icone moderne, aprendo nuovi capitoli per architetture Bauhaus, per ville di Wright, appartamenti di Le Corbusier, senza dimenticare la Bubble House a New York o un manifesto losangeleno come la Stahl House.

Nel frattempo, anche il cinema ha spinto in avanti gli immaginari, con interni “parlanti” come quelli di Guadagnino per Queer e After the Hunt, e gli appuntamenti internazionali di una comunità sempre più trasversale riunita attorno al design ci hanno portat ad esplorare case che stavano a metà tra il sorprenderci e l’interrogarci, a Venezia in Biennale come a Lisbona in Triennale, in Design Week a Milano con l’apertura della Villa Borsani – diventata a pagamento – o quella della Villa Pestarini di Albini, annunciata per il 2026. Ma soprattutto resta il significato che i nuovi progetti selezionati e pubblicati da Domus quest’anno hanno voluto dare alla casa contemporanea: sensibile, sostenibile, interspecie, sempre più spesso nata dal dialogo con la città, col paesaggio, con architetture esistenti che vengono ascoltate e riattivate.

Per questo nella nostra selezione per il 2025 troverete case che hanno avuto un nuovo significato per tutt noi quest’anno, e case che sono nate per continuare un lavoro costante dove il significato si costruisce, prima ancora dei muri e delle porte.

Domus ha incontrato Eames Demetrios e Adrienne Luce della Eames Foundation per riscoprire come questa “icona anti-iconica” del California Modern stia ispirando anche il futuro per una città in ripresa, in un modo diverso da quello che vi aspettereste. Continua a leggere

L’artista georgiana Tolia Astakhishvili ha trasformato nel corso di quattro mesi una casa veneziana che risale al ’400, ora sede veneziana della Nicoletta Fiorucci Foundation, rendendola un’opera d’arte totale. Il risultato è da brividi. Continua a leggere

Costruita per la residenza di Bad Bunny a Porto Rico, la Casita si è trasformata in simbolo della diaspora latina con riproduzioni a Miami e New York. Continua a leggere

Artista a tutto tondo, la grande attrice e regista recentemente scomparsa ha ricostruito gli interni perduti di una casa anni ’20 a Los Feliz, e poi ha abitato quelli di una residenza anni ’50 alle Pacific Palisades. Continua a leggere

Il designer francese racconta una ristrutturazione che ha il valore di un manifesto per il design: la ricerca di un “grado zero”, di una nuova semplicità, dopo i primi 25 anni della sua carriera. Continua a leggere

Con i due progetti nel Golfo di Baratti in Toscana, tra i pochi realizzati della sua carriera, l’architetto fiorentino metteva a punto la costruzione della sua idea di architettura, in una originale sintesi fra natura e tecnica. Continua a leggere

Domus ritorna a Carbuta, entroterra della riviera di Ponente, dove a fine ’60 l’architetto-pittore aveva creato la sua casa studio. Un dialogo che supera il brutalismo, tra forme organiche di cemento grezzo, forma del paesaggio e l’architettura di un vecchio frantoio. Continua a leggere

Studio Kyriakos Miltiadou ha progettato una casa come una scatola nella scatola che si decostruisce internamente, all’insegna di un concept abitativo introverso ma articolato e vissuto. Continua a leggere

Non solo elementi tradizionali recuperati: Büro Mühlbauer inserisce calcestruzzo e vetrocemento nella ristrutturazione di un ex fienile a Ingolstadt, creando un interno dagli echi brutalisti. Continua a leggere

Twobo Arquitectura ha sviluppato questa casa vicino a Girona come un sistema di patii e padiglioni, che invitano al movimento e alla sosta come nuovi rituali domestici tra ceramiche, cemento a vista e gelosie in terracotta. Continua a leggere