Design Week 2026, Alcova ti farà visitare la villa di Franco Albini a Milano che nessuno ha mai visto

Dopo la breve parentesi brianzola, dal 20 al 26 aprile Alcova torna all’Ospedale di Baggio e apre, per la prima volta al grande pubblico, la leggendaria Villa Pestarini di Franco Albini.

Dal 20 al 26 aprile 2026, Alcova torna con la sua undicesima edizione alla Design Week di Milano. La piattaforma curatoriale e sperimentale fondata da Joseph Grima e Valentina Ciuffi, che ogni anno trasforma spazi dimenticati o inaccessibili in un laboratorio di ricerca sul design, al punto da diventare quasi più famosa per le location che per quello che ci mette dentro, ha scelto per questa edizione due luoghi simbolici della città di Milano.

Uno è un gradito ritorno: l’Ospedale Militare di Baggio aveva ospitato Alcova nel 2021 e nel 2022. L’altra, invece, è una novità. Si tratta di Villa Pestarini, l’unica villa progettata dal grande architetto Franco Albini, mai aperta al pubblico in 87 anni di storia. 

Domus 144, dicembre 1939

Un volume bianco rettangolare immerso in un isolotto di verde: Villa Pestarini è un gioiello dell’architettura razionalista milanese, poco fuori dalla circonvallazione esterna e a pochi minuti a piedi dalla fermata della metropolitana Bande Nere.

Albini la progetta alla fine degli anni Trenta come abitazione privata per una famiglia — la stessa che ancora oggi ne custodisce la memoria — e che, fino a oggi, non l’aveva mai aperta al pubblico.  
È anche un’eccezione per un architetto famoso soprattutto per i suoi grandi progetti di edilizia residenziale, e che raramente si è occupato di abitazioni private. Gio Ponti l’ha fatta pubblicare su Domus 144, nel 1939

Le facciate in vetrocemento, la scala in marmo a pedata bassa, gli arredi pensati su misura, le partizioni scorrevoli e le ampie finestre affacciate sul giardino: tutti gli elementi che compongono la villa che ospiterà Alcova nel 2026 sono rimasti intatti, proprio come li aveva immaginati Albini. Un miracoloso processo di conservazione, raro nel panorama delle residenze private, e visitabile per la prima (e forse unica) volta. 

In un percorso che si sposta sempre più fuori dal centro di Milano, la villa sarà collegata con l’Ospedale Militare di Baggio a Primaticcio, il gigantesco complesso di edifici progettato dopo la Prima Guerra Mondiale che nei giorni della manifestazione aprirà anche lui al pubblico due spazi inediti: la chiesa con l’ex canonica e un archivio storico. 

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