
L’energia del domani nasce dalle idee di oggi
Enel proroga al 30 agosto 2025 la data per partecipare al contest internazionale “WinDesign”. Un’opportunità unica per immaginare il nuovo design delle turbine eoliche.
Snøhetta – Il ristorante sottomarino


Under – un “periscopio” di cemento scivolato nel mare dalle frastagliate rive norvegesi – è un ristorante semi-sommerso con vista sottomarina. Racchiuso in un guscio di cemento di 34 m, Under è collocato sulla riva e inclinato affinché per cinque metri rimanga al di sotto della superficie dell’acqua, appoggiandosi al fondale marino. Leggi l’articolo completo
Un ingegnoso appartamento salvaspazio a Buenos Aires



Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Sin título-1
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

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Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

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Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

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Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.

Appartamento Segui, Carol Burton, 2019
Carol Burton ha creato un open space con mezzanino in cui un unico volume bianco include bagno, cucina e vano scale con armadio.
Nel quartiere Palermo, Carol Burton ristruttura un appartamento di 54 mq aprendo lo spazio e creandone di nuovo sotto una scala-armadio. A Palermo, il quartiere più giovane e creativo di Buenos Aires, un vecchio ufficio di 54 mq situato in uno stabile degli anni ’40 è stato convertito dall’architetto Carol Burton in un appartamento di due locali composto da piano terra e mezzanino. Leggi l’articolo completo
Gli intramontabili: 20 divani di design



Cini Boeri, Strips, Arflex, 1972
“Fagotti morbidi sui quali arrangiarsi, nei quali infilarsi, lavabili, disfabili, rifacibili, snodati”, così Cini Boeri ha definito i moduli di Strips, un sistema modulare di divani e letti configurabili in molteplici conformazioni. L’intuizione è stata creare una struttura schiumata e morbida, che richiamasse la piuma dei vecchi cuscini, ricoperta con trapunte come dei vestiti, facilmente sfoderabili grazie al sistema di cerniere. Strips, premiato con il Compasso d’Oro nel 1979 ed esposto nei principali musei di design nel mondo, è una risposta ancora attuale ai cambiamenti di vita e alla richiesta di flessibilità negli spazi della casa.
Il divano è rivestito da una trapunta al posto della normale fodera e composto da un ampio sistema di elementi tra divani letto, sofà con e senza braccioli, dormeuse e pouf, che permette conformazioni infinite. La struttura è in metallo e multistrato di pioppo, mentre l’imbottitura è in poliuretano sagomato a densità differenziata e fibra di poliestere, rivestita in tessuto o pelle.

Mario Bellini, Le Bambole, B&B Italia, 1970
L’idea di partenza per il divano era quella di una “sporta” contenente materiale amorfo che, poggiata a terra e schiacciandosi, modellava il contenuto. Successivamente si è arrivati all’idea di un grande cuscino armato: una forma naturale, “libera”, difficile da sintetizzare in un disegno di progetto, ma semplice da percepire. Come diceva Bellini: “Le Bambole non sono rivestite in tessuto, ma costruite in tessuto”, infatti, all’interno dello schiumato è annegata un’ossatura – gli spigoli verticali e le membrature elastiche – che si fondono con l’imbottitura. Compasso d’Oro nel 1979, Le Bambole sono un sistema di poltrona, divano a due e tre posti e pouf che, negli anni Settanta, è stato ritratto da Oliviero Toscani con la modella Donna Jordan in top less, rompendo i codici di comunicazione del settore.
Divano in schiuma di poliuretano flessibile a freddo Bayfit e fodera in fibra di poliestere, rivestimento in tessuto o pelle. Telaio interno in tubolari e profilati d’acciaio. Dimensioni: 74x106/241x89cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Basket 011, Cappellini, 2005
Richiama il divano per esterni con la struttura in metallo a vista e il teorema di cuscini per sedere comodi. Ma è un prodotto per l’interno con un’estetica “casual” che gioca sui colori e sulla morbidezza del sistema di cuscini. Anche le modalità di aggancio di questi ultimi riprendono i divani per esterno: i cuscini della seduta sono fissati tramite cuciture o cerniere a quello grande, che a sua volta è agganciato alla struttura con il veltro – come se si dovesse rimuoverli per proteggerli dalle intemperie.
Divano con struttura in metallo verniciato e rivestimento sfoderabile sia in tessuto che in pelle. Dimensioni: 82x190/230x90cm.

Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, LC2, Cassina, 1928/1965
È l’archetipo del divano di design. LC2 fa parte della serie dei Fauteuil Grand Confort – poltrona, divani a due e a tre posti e pouf – con strutture in acciaio cromato rivestite con cuscini indipendenti. Sono arredi intesi come “attrezzature domestiche” ed esprimono appieno la logica del razionalismo, che vuole la separazione tra le parti per facilitare e razionalizzare la produzione industriale. La poltrona fu esposta al Salon d’Automne a Parigi nel 1929 ed è stata rieditata da Cassina esclusiva dal 1965. La collezione LC è stata ampliata negli anni includendo la maggior parte degli arredi creati da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, sotto la direzione della Fondation Le Corbusier e di Charlotte Perriand, in collaborazione con Filippo Alison.
Divani a due o tre posti e pouf con struttura in acciaio cromato trivalente (CR3) lucido o verniciato. Cuscini indipendenti con imbottitura in poliuretano espanso schiumato e ovatta di poliestere o in piuma. Rivestimento in pelle o tessuto. Dimensioni: 68x130/180x70cm.

Vico Magistretti, Maralunga, Cassina, 1973
“Non penso di progettare mobili e cose che avranno una vita breve, altrimenti rinuncerei in partenza. Un buon disegno non deve avere mai fine, ma ripetersi in un arco di tempo molto lungo”, diceva Magistretti che con Maralunga ha creato un prodotto senza tempo. Tuttavia dirompente rispetto agli schemi e alle modalità di produzione dei divani di allora. Si dice, infatti, che l’intuizione dello schienale sia nata proprio dalla rottura di un prototipo mal riuscito. Così, grazie a un meccanismo di una catena di bicicletta nascosta dentro il poggiatesta, è possibile cambiare trasformare, ribaltandolo, lo schienale per assumere differenti posizioni di seduta. Anche informali.
Cassina presenta il divano Maralunga in una versione dalle dimensioni più aggiornate: con la seduta più ampia del 35% in larghezza e del 10% in profondità. La struttura è in tubolare di ferro e l’imbottitura in poliuretano espanso flessibile con rivestimento in tessuto o pelle. Lo schienale è dotato di poggiatesta ribaltabile, indipendente per ogni posto. Dimensioni: 105x214/310x100cm.
Foto G. Brancato

Francesco Binfaré, Flap, Edra, 2000
Non è un divano ma un paesaggio in trasformazione. È un imbottito inedito perché dotato di nove parti inclinabili in maniera indipendente per offrire libere posizioni di relax. Flap è una delle pietre miliari di Edra e, nelle edizioni speciali, è stato rivestito nei tessuti più disparati, anche a lavorazione arazzo, su disegno dello stesso Binfaré, e con Swarovski. In posizione piana può trasformarsi in letto, mentre come seduta può alloggiare fino 14 persone.
Struttura in tubolare in acciaio con parti mobili agganciate su doppi meccanismi d’acciaio, può assumere fino a sei inclinazioni. Il basamento è in metallo spazzolato e cromato mentre l’imbottitura è realizzata a mano con oltre 180 pezzi di poliuretano elastico e traspirante. Rivestimento in pelle o tessuto. Dimensioni: 34/84x355x166cm.

Antonio Citterio, Cestone, Flexform, 2008
“Il tempo è un giudice inflessibile e destina all’oblio tutto ciò che è del tutto privo di contenuti autentici”, un’affermazione inesorabile di Antonio Citterio che non sembra riguardare molti dei suoi prodotti, divenuti grandi classici. Uno è Cestone, che si distingue per i dettagli manifatturieri e per la concezione del divano da posizionarsi al centro stanza e non lungo il perimetro del soggiorno. Le parti più nobili del divano, infatti, sono la schiena e i fianchi che mostrano l'intreccio artigianale in cuoio, cifra caratteristica di Flexform, con un effetto “damier”.
Divano componibile con telaio di metallo e pannelli in cuoio intrecciato, basamento in metallo e legno, imbottitura in poliuretano stampato e cuscini in piuma con inserto in materiale indeformabile. Rivestimento in tessuto sfoderabile o in pelle. Dimensioni (versione singola a due e tre posti): 67x225/310x97cm.

Carlo Colombo, Skyline, Giorgetti, 2019
Più che un divano componibile, Skyline è concepito come un’architettura domestica per l’ampia modularità e, dunque, la possibilità compositiva, e per la varietà degli accessori che si innestano negli imbottiti creando un’alternanza di pieni e vuoti. Gli elementi di appoggio svolgono la doppia funzione di bracciolo e di vano contenitore, mentre i poggiatesta sono dotati di meccanismi nascosti per cambiarne l’inclinazione. Con un design sobrio e conformazioni da mini a maxi, Skyline è pensato per essere riconfigurato più volte nel tempo.
Serie di divani componibili, chaise longue, seduta bifacciale e pouf disponibile in tre misure di larghezza, il divano presenta una struttura in multistrato e legno massello e cinghie elastiche. La seduta è in poliuretano espanso flessibile e memory foam. I braccioli e gli schienali sono in poliuretano espanso ad alta densità, rivestiti in fibra. L’imbottitura è in piuma d’oca con rivestimento, completamente sfoderabile, in tessuto o pelle. Sono proposte 21 conformazioni differenti tra divani lineari e angolari.

Studio 65, Bocca, Gufram, 1970
Un sofà che è entrato a far parte dell’immaginario collettivo al pari delle opere di Andy Wharol o di altri capolavori della pop art. Bocca è un divano in poliuretano che sperimenta non solo questa tecnologia, allora poco usata in questo settore, ma soprattutto altri linguaggi formali, espressione delle avanguardie artistiche internazionali. Qualche curiosità che pochi sanno del celeberrimo divano: negli Stati Uniti è conosciuto come Marylin sofa, in omaggio alla mitica diva di Hollywood. E il segreto della sua “naturale” bellezza sta nei due angoli della bocca leggermente diversi, proprio come le labbra umane. È stato ritratto dai fotografi più celebri del mondo quali David La Chapelle o Richard Avedon ed è stato prodotto in molteplici varianti, anche in chiave ironica come Dark Lady, una bocca con piercing e un rivestimento lucido simile al latex.
Divano in morbido poliuretano rivestito in tessuto. La versione Dark Lady è dotata di piercing rimovibile in metallo cromato. Dimensioni: 85x212x80cm.

Philippe Starck, Bubble Club, Kartell, 2000
Vera e propria icona, premiato con il Compasso d'Oro nel 2001, il divano Bubble Club evoca la forma del classico divano artigianale per interni in un prodotto industriale per esterno, interamente realizzato in un unico stampo rotazionale di materiale plastico. Come l'azienda stessa lo definisce, è il “divano della nonna”, che in questa decontestualizzazione trova la sua forza e ironia. Fanno parte della famiglia anche la poltrona e il tavolino, che danno vita a una sorta di salotto industriale.
Divano realizzato in polietilene e polietilene colorato in massa stampati. Dimensioni: 76x189x75cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Ploum, Ligne Roset, 2011
Il divano nasce da una ricerca del duo francese sul comfort combinando due materiali: un rivestimento stretch e un poliuretano espanso ultramorbido. Ploum presenta anche una leggera asimmetria nella versione grande, dove il lato destro dello schienale è un po’ più alto del sinistro, così la seduta destra è più profonda della sinistra e la chiusura a cerniera è decentrata. Lievi variazioni geometriche che modificano l’angolazione delle persone sedute, favorendo la conversazione.
Divano realizzato con una struttura in tubolare, filo e griglia di acciaio e imbottitura in poliuretano espanso ad alta resilienza, con strato di contatto in poliuretano espanso ultramorbido, rivestiti con una stoffa in maglia doppio strato trapuntata, impunturata a vista. Dimensioni divano a due posti: 66x170x94cm.

Piero Lissoni, Extrasoft, Living Divani, 2008
Quintessenza della morbidezza, Extrasoft cerca forme diverse di intendere il relax, incontrando ambienti e stili di vita più informali. È un divano modulare dalla forma rassicurante, che sostituisce il rigore con un'immagine più dolce: sedute accoglienti e ospitali si accostano l’una all’altra in geometrie regolari ma con contorni incerti. Gli elementi componibili sono di diverse dimensioni, per interno ed esterno. Nella conformazione a isola, i volumi diventano un arcipelago irregolare.
Divano con struttura in legno di pioppo e abete tamburato per l'indoor e in multistrato marino per l'outdoor. Imbottitura in poliuretano espanso a densità differenziata rivestita con materassino in piuma d’oca e rivestimento in pelle o in tessuto. Dimensioni sedute: 35x94x68/94cm; 35x120x68/94cm; 35x120/134x94/120cm; 35

Rodolfo Dordoni, Hamilton, Minotti, 2004
È uno dei primi divani componibili a elevata modularità che oggi è arrivata a 53 elementi. È caratterizzato dalle basi raso terra, con il dettaglio della fascia in metallo che corre come una cornice lungo tutto il perimetro del sistema. Presenta un'estetica sobria ed elegante, che lo ha reso un long seller presente negli ambienti più diversi.
Divano con struttura in legno massello e imbottitura in poliuretano espanso a quote differenziate e ad alta resilienza. I cuscini delle sedute e degli schienali sono in piuma d’oca canalizzata con inserto in poliuretano ad alta resilienza. Il rivestimento è in pelle e in tessuto sfoderabile. La base è costituita da una cornice con telaio in metallo a sezione ovale 40x20 mm e finitura black-nickel lucida.

Ron Arad, Victora & Albert, Moroso, 2000
Il divano nasce dall’idea di un nastro piegato e modellato a creare una seduta con schienale asimmetrico. La scelta del nome Victoria and Albert è un omaggio al famoso museo di Londra, presso il quale nel 2000 si è tenuta una mostra antologica sul lavoro di Ron Arad. Divano iconico, le sue linee morbide e ininterrotte ne hanno segnato la fortuna e l’impiego frequente nel contract alberghiero, ma anche in molti set televisivi.
Divano con struttura in acciaio rivestita con poliuretano espanso schiumato a freddo; il rivestimento è cucito su misura, esprimendo la capacità sartoriale dell’azienda. Tre dimensioni: 107x205x95cm; 107x255x95cm; 142x297x125cm.

Marcel Wanders, Furrow, Natuzzi, 2018
Le collaborazioni con Marcel Wanders e Mario Bellini, così come con Ross Lovegrove nel 2019, segnano una svolta nella produzione di Natuzzi verso progetti più autoriali, lasciando libertà ai designer di esprimere il proprio stile e la personale visione sia del territorio pugliese, sia delle capacità manifatturiere dell’azienda di Santeramo in Colle. Il divano di Wanders ha un’immagine folk: le cuciture a contrasto, il bicolore e il cuoio del rivestimento richiamano il mondo ippico, mentre i colori e i materiali dei complementi rimandano alla terra pugliese.
Divano in cuoio bicolore con cuciture a contrasto. Le imbottiture sono in poliuretano e Climalight, microfibre siliconate, traspiranti e anallergiche. Dimensioni: 84X230x98cm.

Jean Marie Massaud, Sydney, Poliform, 2016
È un divano che appare aerodinamico, non statico, perché costituito da linee inclinate e sfuggenti. Jean Marie Massaud sembra citare il car design. E inserisce riferimenti anche al mondo dell’ufficio, con basi a razze anziché su piedini. Il nome Sydney, infatti, vuole evocare l’anima sfaccettata della città multiculturale. Altro elemento distintivo sono le cuciture a vista.
La struttura è in legno con imbottitura con derivati di poliuretano a quote differenziate; rivestimento finale in tessuto sfoderabile. Cucitura a cordoncino in otto colori. Piedini in metallo verniciato brown-nichel lucido e opaco. Dimensioni: 71x140/155,5/180/190x101cm.

Renzo Frau, Chester, Poltrona Frau, 1912
Capostipite dei divani a lavorazione capitonné, Chester è stato disegnato dal fondatore di Poltrona Frau. È uno dei primi prodotti a catalogo dell'azienda di Tolentino e rimanda al modello classico dell’Inghilterra edoardiana e a quelle sedute che popolavano i club e le country house inglesi. Mai uscito di produzione, Chester è caratterizzato anche dal bracciolo ricurvo e dalla serie di chiodini che rifiniscono il rivestimento in pelle. Negli anni è stato rivisto nelle proporzioni e interpretato in più modelli: con sedute a quattro o cinque posti e con pouf.
Divano con struttura portante in faggio stagionato, lo schienale e i braccioli sono imbottiti in crine vegetale, modellato a mano. Il molleggio è ottenuto con molle biconiche legate manualmente e fissate su cinghie di juta. Il cuscino della seduta è in poliuretano espanso e piuma d'oca. Dimensioni: 67x160/208x91cm.

Archizoom Associati, Super Onda, Poltronova, 1967
Come molti dei pezzi disegnati dal gruppo Archizoom, Superonda è una sfida alle convenzioni borghesi, stimolando la creatività e la fantasia dell’utente. È il primo divano privo di scocca, costituito da due onde, ricavate da un unico blocco di poliuretano segato da un taglio a “S” in due parti, che s’incastrano e si sovrappongono generando differenti configurazioni. Leggerezza e componibilità consentono di variarne l’uso: divano, letto e chaise longue.
Divano privo di scocca con due blocchi di poliuretano tagliato a “S” e rivestimento in sky lucido nei colori bianco, nero e rosso. Dimensioni: 38x240x100cm.

BStudio – Marco Boga, Piumottoø8, Busnelli, 2008
È un monolite di morbidezza dalle forme arrotondate che vanno a coprire i piedini e arrivano fino a terra. BStudio con Marco Boga reinterpretano un classico di Arrigo Arrigoni degli anni Settanta.Composto da un’imbottitura in poliuretano espanso e piuma d’oca, le proporzioni e l’idea di rotondità cambiano a seconda che si tratti del divano a due o tre posti, della poltrona o del pouf. Così la tattilità: in tessuto o in pelle, Piumottoø8 dimostra doti camaleontiche che lo rendono adatto agli ambienti più diversi.
La struttura portante è in profilato di metallo mentre l’imbottitura, priva di C.F.C., è composta da poliuretano espanso indeformabile a densità differenziata e da fibra 100% poliestere. Le sedute in piuma d’oca hanno l’anima portante in poliuretano espanso indeformabile. Rivestimento in tessuto sfoderabile o in pelle. Dimensioni: 72x194/220/260/295x64cm.

Cini Boeri, Strips, Arflex, 1972
“Fagotti morbidi sui quali arrangiarsi, nei quali infilarsi, lavabili, disfabili, rifacibili, snodati”, così Cini Boeri ha definito i moduli di Strips, un sistema modulare di divani e letti configurabili in molteplici conformazioni. L’intuizione è stata creare una struttura schiumata e morbida, che richiamasse la piuma dei vecchi cuscini, ricoperta con trapunte come dei vestiti, facilmente sfoderabili grazie al sistema di cerniere. Strips, premiato con il Compasso d’Oro nel 1979 ed esposto nei principali musei di design nel mondo, è una risposta ancora attuale ai cambiamenti di vita e alla richiesta di flessibilità negli spazi della casa.
Il divano è rivestito da una trapunta al posto della normale fodera e composto da un ampio sistema di elementi tra divani letto, sofà con e senza braccioli, dormeuse e pouf, che permette conformazioni infinite. La struttura è in metallo e multistrato di pioppo, mentre l’imbottitura è in poliuretano sagomato a densità differenziata e fibra di poliestere, rivestita in tessuto o pelle.

Mario Bellini, Le Bambole, B&B Italia, 1970
L’idea di partenza per il divano era quella di una “sporta” contenente materiale amorfo che, poggiata a terra e schiacciandosi, modellava il contenuto. Successivamente si è arrivati all’idea di un grande cuscino armato: una forma naturale, “libera”, difficile da sintetizzare in un disegno di progetto, ma semplice da percepire. Come diceva Bellini: “Le Bambole non sono rivestite in tessuto, ma costruite in tessuto”, infatti, all’interno dello schiumato è annegata un’ossatura – gli spigoli verticali e le membrature elastiche – che si fondono con l’imbottitura. Compasso d’Oro nel 1979, Le Bambole sono un sistema di poltrona, divano a due e tre posti e pouf che, negli anni Settanta, è stato ritratto da Oliviero Toscani con la modella Donna Jordan in top less, rompendo i codici di comunicazione del settore.
Divano in schiuma di poliuretano flessibile a freddo Bayfit e fodera in fibra di poliestere, rivestimento in tessuto o pelle. Telaio interno in tubolari e profilati d’acciaio. Dimensioni: 74x106/241x89cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Basket 011, Cappellini, 2005
Richiama il divano per esterni con la struttura in metallo a vista e il teorema di cuscini per sedere comodi. Ma è un prodotto per l’interno con un’estetica “casual” che gioca sui colori e sulla morbidezza del sistema di cuscini. Anche le modalità di aggancio di questi ultimi riprendono i divani per esterno: i cuscini della seduta sono fissati tramite cuciture o cerniere a quello grande, che a sua volta è agganciato alla struttura con il veltro – come se si dovesse rimuoverli per proteggerli dalle intemperie.
Divano con struttura in metallo verniciato e rivestimento sfoderabile sia in tessuto che in pelle. Dimensioni: 82x190/230x90cm.

Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, LC2, Cassina, 1928/1965
È l’archetipo del divano di design. LC2 fa parte della serie dei Fauteuil Grand Confort – poltrona, divani a due e a tre posti e pouf – con strutture in acciaio cromato rivestite con cuscini indipendenti. Sono arredi intesi come “attrezzature domestiche” ed esprimono appieno la logica del razionalismo, che vuole la separazione tra le parti per facilitare e razionalizzare la produzione industriale. La poltrona fu esposta al Salon d’Automne a Parigi nel 1929 ed è stata rieditata da Cassina esclusiva dal 1965. La collezione LC è stata ampliata negli anni includendo la maggior parte degli arredi creati da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, sotto la direzione della Fondation Le Corbusier e di Charlotte Perriand, in collaborazione con Filippo Alison.
Divani a due o tre posti e pouf con struttura in acciaio cromato trivalente (CR3) lucido o verniciato. Cuscini indipendenti con imbottitura in poliuretano espanso schiumato e ovatta di poliestere o in piuma. Rivestimento in pelle o tessuto. Dimensioni: 68x130/180x70cm.

Vico Magistretti, Maralunga, Cassina, 1973
“Non penso di progettare mobili e cose che avranno una vita breve, altrimenti rinuncerei in partenza. Un buon disegno non deve avere mai fine, ma ripetersi in un arco di tempo molto lungo”, diceva Magistretti che con Maralunga ha creato un prodotto senza tempo. Tuttavia dirompente rispetto agli schemi e alle modalità di produzione dei divani di allora. Si dice, infatti, che l’intuizione dello schienale sia nata proprio dalla rottura di un prototipo mal riuscito. Così, grazie a un meccanismo di una catena di bicicletta nascosta dentro il poggiatesta, è possibile cambiare trasformare, ribaltandolo, lo schienale per assumere differenti posizioni di seduta. Anche informali.
Cassina presenta il divano Maralunga in una versione dalle dimensioni più aggiornate: con la seduta più ampia del 35% in larghezza e del 10% in profondità. La struttura è in tubolare di ferro e l’imbottitura in poliuretano espanso flessibile con rivestimento in tessuto o pelle. Lo schienale è dotato di poggiatesta ribaltabile, indipendente per ogni posto. Dimensioni: 105x214/310x100cm.
Foto G. Brancato

Francesco Binfaré, Flap, Edra, 2000
Non è un divano ma un paesaggio in trasformazione. È un imbottito inedito perché dotato di nove parti inclinabili in maniera indipendente per offrire libere posizioni di relax. Flap è una delle pietre miliari di Edra e, nelle edizioni speciali, è stato rivestito nei tessuti più disparati, anche a lavorazione arazzo, su disegno dello stesso Binfaré, e con Swarovski. In posizione piana può trasformarsi in letto, mentre come seduta può alloggiare fino 14 persone.
Struttura in tubolare in acciaio con parti mobili agganciate su doppi meccanismi d’acciaio, può assumere fino a sei inclinazioni. Il basamento è in metallo spazzolato e cromato mentre l’imbottitura è realizzata a mano con oltre 180 pezzi di poliuretano elastico e traspirante. Rivestimento in pelle o tessuto. Dimensioni: 34/84x355x166cm.

Antonio Citterio, Cestone, Flexform, 2008
“Il tempo è un giudice inflessibile e destina all’oblio tutto ciò che è del tutto privo di contenuti autentici”, un’affermazione inesorabile di Antonio Citterio che non sembra riguardare molti dei suoi prodotti, divenuti grandi classici. Uno è Cestone, che si distingue per i dettagli manifatturieri e per la concezione del divano da posizionarsi al centro stanza e non lungo il perimetro del soggiorno. Le parti più nobili del divano, infatti, sono la schiena e i fianchi che mostrano l'intreccio artigianale in cuoio, cifra caratteristica di Flexform, con un effetto “damier”.
Divano componibile con telaio di metallo e pannelli in cuoio intrecciato, basamento in metallo e legno, imbottitura in poliuretano stampato e cuscini in piuma con inserto in materiale indeformabile. Rivestimento in tessuto sfoderabile o in pelle. Dimensioni (versione singola a due e tre posti): 67x225/310x97cm.

Carlo Colombo, Skyline, Giorgetti, 2019
Più che un divano componibile, Skyline è concepito come un’architettura domestica per l’ampia modularità e, dunque, la possibilità compositiva, e per la varietà degli accessori che si innestano negli imbottiti creando un’alternanza di pieni e vuoti. Gli elementi di appoggio svolgono la doppia funzione di bracciolo e di vano contenitore, mentre i poggiatesta sono dotati di meccanismi nascosti per cambiarne l’inclinazione. Con un design sobrio e conformazioni da mini a maxi, Skyline è pensato per essere riconfigurato più volte nel tempo.
Serie di divani componibili, chaise longue, seduta bifacciale e pouf disponibile in tre misure di larghezza, il divano presenta una struttura in multistrato e legno massello e cinghie elastiche. La seduta è in poliuretano espanso flessibile e memory foam. I braccioli e gli schienali sono in poliuretano espanso ad alta densità, rivestiti in fibra. L’imbottitura è in piuma d’oca con rivestimento, completamente sfoderabile, in tessuto o pelle. Sono proposte 21 conformazioni differenti tra divani lineari e angolari.

Studio 65, Bocca, Gufram, 1970
Un sofà che è entrato a far parte dell’immaginario collettivo al pari delle opere di Andy Wharol o di altri capolavori della pop art. Bocca è un divano in poliuretano che sperimenta non solo questa tecnologia, allora poco usata in questo settore, ma soprattutto altri linguaggi formali, espressione delle avanguardie artistiche internazionali. Qualche curiosità che pochi sanno del celeberrimo divano: negli Stati Uniti è conosciuto come Marylin sofa, in omaggio alla mitica diva di Hollywood. E il segreto della sua “naturale” bellezza sta nei due angoli della bocca leggermente diversi, proprio come le labbra umane. È stato ritratto dai fotografi più celebri del mondo quali David La Chapelle o Richard Avedon ed è stato prodotto in molteplici varianti, anche in chiave ironica come Dark Lady, una bocca con piercing e un rivestimento lucido simile al latex.
Divano in morbido poliuretano rivestito in tessuto. La versione Dark Lady è dotata di piercing rimovibile in metallo cromato. Dimensioni: 85x212x80cm.

Philippe Starck, Bubble Club, Kartell, 2000
Vera e propria icona, premiato con il Compasso d'Oro nel 2001, il divano Bubble Club evoca la forma del classico divano artigianale per interni in un prodotto industriale per esterno, interamente realizzato in un unico stampo rotazionale di materiale plastico. Come l'azienda stessa lo definisce, è il “divano della nonna”, che in questa decontestualizzazione trova la sua forza e ironia. Fanno parte della famiglia anche la poltrona e il tavolino, che danno vita a una sorta di salotto industriale.
Divano realizzato in polietilene e polietilene colorato in massa stampati. Dimensioni: 76x189x75cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Ploum, Ligne Roset, 2011
Il divano nasce da una ricerca del duo francese sul comfort combinando due materiali: un rivestimento stretch e un poliuretano espanso ultramorbido. Ploum presenta anche una leggera asimmetria nella versione grande, dove il lato destro dello schienale è un po’ più alto del sinistro, così la seduta destra è più profonda della sinistra e la chiusura a cerniera è decentrata. Lievi variazioni geometriche che modificano l’angolazione delle persone sedute, favorendo la conversazione.
Divano realizzato con una struttura in tubolare, filo e griglia di acciaio e imbottitura in poliuretano espanso ad alta resilienza, con strato di contatto in poliuretano espanso ultramorbido, rivestiti con una stoffa in maglia doppio strato trapuntata, impunturata a vista. Dimensioni divano a due posti: 66x170x94cm.

Piero Lissoni, Extrasoft, Living Divani, 2008
Quintessenza della morbidezza, Extrasoft cerca forme diverse di intendere il relax, incontrando ambienti e stili di vita più informali. È un divano modulare dalla forma rassicurante, che sostituisce il rigore con un'immagine più dolce: sedute accoglienti e ospitali si accostano l’una all’altra in geometrie regolari ma con contorni incerti. Gli elementi componibili sono di diverse dimensioni, per interno ed esterno. Nella conformazione a isola, i volumi diventano un arcipelago irregolare.
Divano con struttura in legno di pioppo e abete tamburato per l'indoor e in multistrato marino per l'outdoor. Imbottitura in poliuretano espanso a densità differenziata rivestita con materassino in piuma d’oca e rivestimento in pelle o in tessuto. Dimensioni sedute: 35x94x68/94cm; 35x120x68/94cm; 35x120/134x94/120cm; 35

Rodolfo Dordoni, Hamilton, Minotti, 2004
È uno dei primi divani componibili a elevata modularità che oggi è arrivata a 53 elementi. È caratterizzato dalle basi raso terra, con il dettaglio della fascia in metallo che corre come una cornice lungo tutto il perimetro del sistema. Presenta un'estetica sobria ed elegante, che lo ha reso un long seller presente negli ambienti più diversi.
Divano con struttura in legno massello e imbottitura in poliuretano espanso a quote differenziate e ad alta resilienza. I cuscini delle sedute e degli schienali sono in piuma d’oca canalizzata con inserto in poliuretano ad alta resilienza. Il rivestimento è in pelle e in tessuto sfoderabile. La base è costituita da una cornice con telaio in metallo a sezione ovale 40x20 mm e finitura black-nickel lucida.

Ron Arad, Victora & Albert, Moroso, 2000
Il divano nasce dall’idea di un nastro piegato e modellato a creare una seduta con schienale asimmetrico. La scelta del nome Victoria and Albert è un omaggio al famoso museo di Londra, presso il quale nel 2000 si è tenuta una mostra antologica sul lavoro di Ron Arad. Divano iconico, le sue linee morbide e ininterrotte ne hanno segnato la fortuna e l’impiego frequente nel contract alberghiero, ma anche in molti set televisivi.
Divano con struttura in acciaio rivestita con poliuretano espanso schiumato a freddo; il rivestimento è cucito su misura, esprimendo la capacità sartoriale dell’azienda. Tre dimensioni: 107x205x95cm; 107x255x95cm; 142x297x125cm.

Marcel Wanders, Furrow, Natuzzi, 2018
Le collaborazioni con Marcel Wanders e Mario Bellini, così come con Ross Lovegrove nel 2019, segnano una svolta nella produzione di Natuzzi verso progetti più autoriali, lasciando libertà ai designer di esprimere il proprio stile e la personale visione sia del territorio pugliese, sia delle capacità manifatturiere dell’azienda di Santeramo in Colle. Il divano di Wanders ha un’immagine folk: le cuciture a contrasto, il bicolore e il cuoio del rivestimento richiamano il mondo ippico, mentre i colori e i materiali dei complementi rimandano alla terra pugliese.
Divano in cuoio bicolore con cuciture a contrasto. Le imbottiture sono in poliuretano e Climalight, microfibre siliconate, traspiranti e anallergiche. Dimensioni: 84X230x98cm.

Jean Marie Massaud, Sydney, Poliform, 2016
È un divano che appare aerodinamico, non statico, perché costituito da linee inclinate e sfuggenti. Jean Marie Massaud sembra citare il car design. E inserisce riferimenti anche al mondo dell’ufficio, con basi a razze anziché su piedini. Il nome Sydney, infatti, vuole evocare l’anima sfaccettata della città multiculturale. Altro elemento distintivo sono le cuciture a vista.
La struttura è in legno con imbottitura con derivati di poliuretano a quote differenziate; rivestimento finale in tessuto sfoderabile. Cucitura a cordoncino in otto colori. Piedini in metallo verniciato brown-nichel lucido e opaco. Dimensioni: 71x140/155,5/180/190x101cm.

Renzo Frau, Chester, Poltrona Frau, 1912
Capostipite dei divani a lavorazione capitonné, Chester è stato disegnato dal fondatore di Poltrona Frau. È uno dei primi prodotti a catalogo dell'azienda di Tolentino e rimanda al modello classico dell’Inghilterra edoardiana e a quelle sedute che popolavano i club e le country house inglesi. Mai uscito di produzione, Chester è caratterizzato anche dal bracciolo ricurvo e dalla serie di chiodini che rifiniscono il rivestimento in pelle. Negli anni è stato rivisto nelle proporzioni e interpretato in più modelli: con sedute a quattro o cinque posti e con pouf.
Divano con struttura portante in faggio stagionato, lo schienale e i braccioli sono imbottiti in crine vegetale, modellato a mano. Il molleggio è ottenuto con molle biconiche legate manualmente e fissate su cinghie di juta. Il cuscino della seduta è in poliuretano espanso e piuma d'oca. Dimensioni: 67x160/208x91cm.

Archizoom Associati, Super Onda, Poltronova, 1967
Come molti dei pezzi disegnati dal gruppo Archizoom, Superonda è una sfida alle convenzioni borghesi, stimolando la creatività e la fantasia dell’utente. È il primo divano privo di scocca, costituito da due onde, ricavate da un unico blocco di poliuretano segato da un taglio a “S” in due parti, che s’incastrano e si sovrappongono generando differenti configurazioni. Leggerezza e componibilità consentono di variarne l’uso: divano, letto e chaise longue.
Divano privo di scocca con due blocchi di poliuretano tagliato a “S” e rivestimento in sky lucido nei colori bianco, nero e rosso. Dimensioni: 38x240x100cm.

BStudio – Marco Boga, Piumottoø8, Busnelli, 2008
È un monolite di morbidezza dalle forme arrotondate che vanno a coprire i piedini e arrivano fino a terra. BStudio con Marco Boga reinterpretano un classico di Arrigo Arrigoni degli anni Settanta.Composto da un’imbottitura in poliuretano espanso e piuma d’oca, le proporzioni e l’idea di rotondità cambiano a seconda che si tratti del divano a due o tre posti, della poltrona o del pouf. Così la tattilità: in tessuto o in pelle, Piumottoø8 dimostra doti camaleontiche che lo rendono adatto agli ambienti più diversi.
La struttura portante è in profilato di metallo mentre l’imbottitura, priva di C.F.C., è composta da poliuretano espanso indeformabile a densità differenziata e da fibra 100% poliestere. Le sedute in piuma d’oca hanno l’anima portante in poliuretano espanso indeformabile. Rivestimento in tessuto sfoderabile o in pelle. Dimensioni: 72x194/220/260/295x64cm.
L’arredo più antico della storia del mobile è espressione di trasformazione tecnica e degli stili di vita. Ecco alcuni tra i divani più iconici dal secondo Novecento. Quintessenza del design del mobile italiano, il divano è un prodotto che esprime artigianalità e capacità industriale. Leggi l’articolo completo
Una casa unifamiliare in Boemia innova il paesaggio suburbano


Atelier 111 progetta un’abitazione sobria ed elegante, che si differenzia contesto saturo di costruzioni vernacolari e senza qualità. Atelier 111 ha completato una residenza unifamiliare a Litvínovice, un piccolo villaggio nel sud della Boemia. La casa si trova in un paesaggio suburbano senza nessuna qualità particolare né punti di riferimento notevoli. Leggi l’articolo completo
Il meglio della design week 2019



Roberto Sironi, Human Code
Chiesa di San Bernardino alle Monache in Via Lanzone 13, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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SIAM, 5VIE, Milano Design Week, via Santa Marta 18
Foto Henrik Blomqvist

Carlo Massoud, “Il pesce e gli astanti”
Oratorio della Passione in Piazza Sant’Ambrogio, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Anton Alvarez, “L’ultima cera”
Chiesa di San Bernardino alle Monache in Via Lanzone 13, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Nilufar Depot
"FAR", Studio Vedèt e Space Caviar, Milano Design Week 2019, via Lancetti 34
Foto Henrik Blomqvist

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Knoll celebrates Bauhaus
OMA, in collaborazione con Domitilla Dardi, Milano Design Week 2018, piazza Bertarelli

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Pezo Von Ellrichshausen a The Litta Variations
Corso Magenta 24, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

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Corso Magenta 24, Milano Design Week 2019
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Pleasure & Treasure
Sala Reale delle Stazione Centrale di Milano, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Foto Henrik Blomqvist

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Pezo Von Ellrichshausen a The Litta Variations
Corso Magenta 24, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

COS x Mamou Mani
Palazzo Isimbardi, Corso Monforte 35, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Palazzo Isimbardi, Corso Monforte 35, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

COS x Mamou Mani
Palazzo Isimbardi, Corso Monforte 35, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Superdesign Show
Korean Design show, Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Superdesign Show
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Foto Gabriele Zanon

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
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Superdesign Show
Korean Design show, Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Superdesign Show
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Superdesign Show
Enorme studio, Astral Bodies by FInsa. Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Courtesy Enorme

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Superdesign Show
Enorme studio, Astral Bodies by FInsa. Superstudio, via Tortona 27, Milan Design Week 2019
Courtesy Enorme

Superdesign Show
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Courtesy Enorme

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto MG

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto MG

“A Piece of Sky” di Stephan Hürlemann per Sky-Frame
Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Pattern as Time”, DNP DAI NIPPON PRINTING CO, Giappone
Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“UNFLUENCER - De-sinnning the Designer”, Georg Lendorff, FREITAG
Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Breeze of light”, Oki Sato studio Nendo per Daikin
Spazio Tenoha, Via Vigevano 18, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Breeze of light”, Oki Sato studio Nendo per Daikin
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Foto Henrik Blomqvist

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Foto Henrik Blomqvist

Wallpaper* Handmade X
Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Wallpaper* Handmade X
Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
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“No Man’s Land”, Raf Simons con Kvadrat
via Archemide 26, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“No Man’s Land”, Raf Simons con Kvadrat
via Archemide 26, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“No Man’s Land”, Raf Simons con Kvadrat
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Foto Henrik Blomqvist

Versace, allestimento di Sasha Bikoff e Andy Dixon
Via del Gesù 12, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

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Via del Gesù 12, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

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“Masterly - The Dutch in Milano”
Palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Masterly - The Dutch in Milano”
Palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Masterly - The Dutch in Milano”
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Installazione di Jólan van der Wiel per Issey Miyake
Showroom Issey Miyake, Via Bagutta 12, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Installazione di Jólan van der Wiel per Issey Miyake
Showroom Issey Miyake, Via Bagutta 12, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Foto Henrik Blomqvist

“Different Bodies”, KADK
Spazio Gamma, via Pastrengo 7, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

“Different Bodies”, KADK
Spazio Gamma, via Pastrengo 7, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

“Different Bodies”, KADK
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Foto Giulia Di Lenarda

DIMORESTUDIO per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
Foto di Gabriele Zanon

DIMORESTUDIO per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
Foto di Gabriele Zanon

Dimorestudio per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
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“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
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“Geo-Design”, Design Academy di Eindhoven
Via Marco Aurelio 21, Milano Design Week 2019
Foto Nicole Marnati

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The Pursuit of Possession, 1+1 Gallery, Mr. Lawrence
via San Fermo 7, Milano Design Week 2019

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“IQOS World Revealed” Alex Chinneck per Philip Morris
Opificio 31, via Tortona 31, Milano Design Week 2019

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Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
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“Weaving the Cosmos”, Tomás Saraceno per Bulgari
Civico Planetario Ulrico Hoepli, Corso Venezia, 57. Milano Design Week 2019
Foto Andrea Raffin

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Chiesa di San Bernardino alle Monache in Via Lanzone 13, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Chiesa di San Bernardino alle Monache in Via Lanzone 13, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Nilufar Depot
"FAR", Studio Vedèt e Space Caviar, Milano Design Week 2019, via Lancetti 34
Foto Henrik Blomqvist

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OMA, in collaborazione con Domitilla Dardi, Milano Design Week 2018, piazza Bertarelli

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Pezo Von Ellrichshausen a The Litta Variations
Corso Magenta 24, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

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Pleasure & Treasure
Sala Reale delle Stazione Centrale di Milano, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Foto Henrik Blomqvist

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COS x Mamou Mani
Palazzo Isimbardi, Corso Monforte 35, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

COS x Mamou Mani
Palazzo Isimbardi, Corso Monforte 35, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

COS x Mamou Mani
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Foto Henrik Blomqvist

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Superdesign Show
Korean Design show, Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Superdesign Show
Korean Design show, Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
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Superdesign Show
Enorme studio, Astral Bodies by FInsa. Superstudio, via Tortona 27, Milano Design Week 2019
Courtesy Enorme

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
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Superdesign Show
Enorme studio, Astral Bodies by FInsa. Superstudio, via Tortona 27, Milan Design Week 2019
Courtesy Enorme

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Courtesy Enorme

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto MG

Louis Vuitton, Objets Nomades
Palazzo Serbelloni, corso di Porta Venezia 16, Milano Design Week 2019
Foto MG

“A Piece of Sky” di Stephan Hürlemann per Sky-Frame
Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“UNFLUENCER - De-sinnning the Designer”, Georg Lendorff, FREITAG
Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 7bis - 31bis, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Breeze of light”, Oki Sato studio Nendo per Daikin
Spazio Tenoha, Via Vigevano 18, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Breeze of light”, Oki Sato studio Nendo per Daikin
Spazio Tenoha, Via Vigevano 18, Milan Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Breeze of light”, Oki Sato studio Nendo per Daikin
Spazio Tenoha, Via Vigevano 18, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Wallpaper* Handmade X
Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Wallpaper* Handmade X
Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Wallpaper* Handmade X
Salone dei Tessuti, via San Gregorio 29, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“No Man’s Land”, Raf Simons con Kvadrat
via Archemide 26, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“No Man’s Land”, Raf Simons con Kvadrat
via Archemide 26, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

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Foto Henrik Blomqvist

Versace, allestimento di Sasha Bikoff e Andy Dixon
Via del Gesù 12, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Versace, allestimento di Sasha Bikoff e Andy Dixon
Via del Gesù 12, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Versace, allestimento di Sasha Bikoff e Andy Dixon
Via del Gesù 12, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Masterly - The Dutch in Milano”
Palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Masterly - The Dutch in Milano”
Palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Masterly - The Dutch in Milano”
Palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

Installazione di Jólan van der Wiel per Issey Miyake
Showroom Issey Miyake, Via Bagutta 12, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Installazione di Jólan van der Wiel per Issey Miyake
Showroom Issey Miyake, Via Bagutta 12, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

Installazione di Jólan van der Wiel per Issey Miyake
Showroom Issey Miyake, Via Bagutta 12, Milano Design Week 2019
Foto Henrik Blomqvist

“Different Bodies”, KADK
Spazio Gamma, via Pastrengo 7, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

“Different Bodies”, KADK
Spazio Gamma, via Pastrengo 7, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

“Different Bodies”, KADK
Spazio Gamma, via Pastrengo 7, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

DIMORESTUDIO per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
Foto di Gabriele Zanon

DIMORESTUDIO per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
Foto di Gabriele Zanon

Dimorestudio per Dior
Casa degli Atellani, Corso MAgenta 65, Milano Design Week 2019
Foto di Gabriele Zanon

“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Affinity in Autonomy”, Sony
Spazio Zegna in via Savona 56 A, Milano Design Week 2019
Foto Gabriele Zanon

“Geo-Design”, Design Academy di Eindhoven
Via Marco Aurelio 21, Milano Design Week 2019
Foto Nicole Marnati

“Geo-Design”, Design Academy di Eindhoven
Via Marco Aurelio 21, Milano Design Week 2019
Foto Nicole Marnati

“Geo-Design”, Design Academy di Eindhoven
Via Marco Aurelio 21, Milano Design Week 2019
Foto Nicole Marnati

The Pursuit of Possession, 1+1 Gallery, Mr. Lawrence
via San Fermo 7, Milano Design Week 2019

The Pursuit of Possession, 1+1 Gallery, Mr. Lawrence
via San Fermo 7, Milano Design Week 2019

“IQOS World Revealed” Alex Chinneck per Philip Morris
Opificio 31, via Tortona 31, Milano Design Week 2019

“IQOS World Revealed” Alex Chinneck per Philip Morris
Opificio 31, via Tortona 31, Milano Design Week 2019

“IQOS World Revealed” Alex Chinneck per Philip Morris
Opificio 31, via Tortona 31, Milano Design Week 2019

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

Formafantasma x Dzek
Ex-Cinere, via Venini 85, Milano Design Week 2019
Foto Giulia Di Lenarda

“Weaving the Cosmos”, Tomás Saraceno per Bulgari
Civico Planetario Ulrico Hoepli, Corso Venezia, 57. Milano Design Week 2019
Foto Andrea Raffin

“Weaving the Cosmos”, Tomás Saraceno per Bulgari
Civico Planetario Ulrico Hoepli, Corso Venezia, 57. Milano Design Week 2019
Foto Andrea Raffin
Per chi si affaccia al Fuorisalone nel weekend, abbiamo selezionato cinque progetti da non perdere, accompagnati da decine di altri visti nel corso della settimana. Sono innumerevoli i lavori di qualità che hanno definito questo Salone del Mobile, da un lato improntati a una responsabilità progettuale in linea con i temi della XXII Triennale di Milano, e dall’altro a una restituzione impeccabile del processo creativo: da concept potenti a realizzazioni ineccepibili che rispondono alle esigenze dei committenti, al loro coinvolgimento attraverso una bontà estetica. Leggi l‘articolo completo
Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur



Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Camillo Nardi Greco, colonia marina, Chiavari, Italia, 1935

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Vittorio Bonadè Bottino, colonia marina Fiat "Edoardo AgnellI", Marina di Massa, Italia, 1933. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ingegner Montanari, colonia marina ex Croce Rossa italiana, Marina di Ravenna, Italia, 1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ingegner Montanari, colonia marina ex Croce Rossa italiana, Marina di Ravenna, Italia, 1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Camillo Nardi Greco, colonia marina, Chiavari, Italia, 1935

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Michele Busiri Vici, colonia marina "Le Navi", Cattolica, Italia, 1932

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Giuseppe Vaccaro, colonia marina "Agip", Cesenatico, Italia, 1937-1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Mario Loreti, colonia marina "Costanzo Ciano", Milano Marittima, Italia, 1937-1939. Foto © Massimo Simini

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Vittorio Bonadè Bottino, colonia marina Fiat "Edoardo AgnellI", Marina di Massa, Italia, 1933. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ingegner Montanari, colonia marina ex Croce Rossa italiana, Marina di Ravenna, Italia, 1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ingegner Montanari, colonia marina ex Croce Rossa italiana, Marina di Ravenna, Italia, 1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

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Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

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Angiolo Mazzoni, colonia marina, Calambrone, Italia, 1925-1933

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938. Foto © Gabriele Basilico

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938

Icone costiere: appunti sulle colonie estive italiane da Mussolini alla Valtur
Ettore Sottsass, Alfio Guaitoli, colonia marina "28 ottobre", Marina di Massa, Italia, 1938. Foto © Gabriele Basilico
Nel 1985, Domus dedica un lungo approfondimento alle architetture balneari del regime, fondamentale tema di sperimentazione per il razionalismo italiano. Fino almeno alla metà del Settecento, le coste europee furono, e furono considerate, la pericolosa soglia di un continente che prosperava nell’entroterra. Leggi l’articolo completo
20 modi per rendere più grande una casa piccola



AirBn’P Home
Position Collective ha progettato un piccolo appartamento a Budapest, uno spazio altamente personalizzabile e confortevole per i soggiorni brevi. Foto Balázs Glódi

AirBn’P Home
Position Collective ha progettato un piccolo appartamento a Budapest, uno spazio altamente personalizzabile e confortevole per i soggiorni brevi. Foto Balázs Glódi

Toronto. Un miniloft organizzato come il sistema solare
Uno spazio aperto con tutti i servizi concentrati in un unico corpo centrale. StudioAC riorganizza lo spazio in piccolo.

Toronto. Un miniloft organizzato come il sistema solare
Uno spazio aperto con tutti i servizi concentrati in un unico corpo centrale. StudioAC riorganizza lo spazio in piccolo.

Un ingegnoso appartamento salvaspazio a Buenos Aires
Nel quartiere Palermo, Carol Burton ristruttura un appartamento di 54 mq aprendo lo spazio e creandone di nuovo sotto una scala-armadio. Foto Gonzalo Viramonte

Un ingegnoso appartamento salvaspazio a Buenos Aires
Nel quartiere Palermo, Carol Burton ristruttura un appartamento di 54 mq aprendo lo spazio e creandone di nuovo sotto una scala-armadio. Foto Gonzalo Viramonte

Madrid. Telai di metallo creano un paesaggio domestico libero da gerarchie
Per ristrutturare un appartamento nella capitale spagnola Zooco Estudio utilizza un sistema di travi e pilastri indipendenti dalla struttura esistente. Foto Imagen Subliminal

Madrid. Telai di metallo creano un paesaggio domestico libero da gerarchie
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Parigi. Un’isola di alluminio divide lo spazio nel loft di Sabo project
Il loft si trova in un edificio industriale del 1920 nel XI Arrondissement di Parigi. Propone uno stile raw chic e un sapiente uso degli spazi. Foto Alexandre Delaunay

Parigi. Un’isola di alluminio divide lo spazio nel loft di Sabo project
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Nuovi paesaggi domestici in Spagna
L’architetto spagnolo Valentín Sanz Sanz ristruttura un appartamento con un progetto a metà tra la piccola architettura e il grande complemento d’arredo. Foto Luis Díaz Díaz

Nuovi paesaggi domestici in Spagna
L’architetto spagnolo Valentín Sanz Sanz ristruttura un appartamento con un progetto a metà tra la piccola architettura e il grande complemento d’arredo. Foto Luis Díaz Díaz

Una casa di 50 mq in un palazzo del Novecento ristrutturata secondo le regole della psicanalisi
Un nuovo caso di urbanistica interna a Milano: lo Studio Quinzii Terna cura la trasformazione di un interno borghese in un gioco introspettivo degno di Scale of the Universe.

Una casa di 50 mq in un palazzo del Novecento ristrutturata secondo le regole della psicanalisi
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Un appartamento a Torino è spogliato del superfluo per l’affitto su Airbnb
La struttura di cemento e gli impianti sono i protagonisti del progetto di Blaarchitettura, che è liberato di arredi e oggetti inutili. Foto Beppe Giardino

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Una mansarda di 30 mq ristrutturata secondo le regole del progetto urbano
Untitled architecture progetta un piccolo interno a Milano applicando le regole della progettazione urbanistica, trasformando la casa in un sistema organico e stratificato. Foto Giovanni Emilio Galanello

Una mansarda di 30 mq ristrutturata secondo le regole del progetto urbano
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Taipei. Un appartamento extra-small per una città metropolitana
PhoebeSayswow Architects ha concepito l’appartamento di 33 mq come un interno giocoso che sfrutta una doppia altezza parziale. Foto Hey!Cheese

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IKEA lancerà una linea di armadi motorizzati nel 2020
La nuova linea Rognan è pensata per ottimizzare l’uso dello spazio in appartamenti molto piccoli.

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Milano. Un mini-appartamento con poco spazio ma tanti usi
Taac! Poco più di trenta metri quadrati ma non manca nessuna funzione dell'abitare, grazie a un sistema di elementi mobili e scorrevoli. Foto Luca Broglia

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Barcellona. Un mini-appartamento caldo e versatile
Ylab Arquitectos rinnova un piccolo appartamento a Barcellona sfruttando al meglio lo spazio.

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New York. BIG progetta piccole case dall’atmosfera ‘hygge’
L’ultimo progetto di BIG si focalizza sugli spazi minimi, con un modulo abitativo a falda che offre il tipico comfort nordico ovunque venga installato.

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Un mini spazio di Joe Colombo
Nell'ambiente, che Colombo progetta a Milano nel 1968, si può rileggere la sua personale concezione dell'abitare.

Un mini spazio di Joe Colombo
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Dal territorio all’abitante: il prototipo di una “casa-portico” in Messico
Lo studio di architettura Rozana Montiel, ripensa la tradizionale casa messicana dello stato di Morelos dotandola di ampi spazi semiaperti e coperti che si adattano alle esigenze dell’abitante. Foto Sandra Pereznieto

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Lo studio di architettura Rozana Montiel, ripensa la tradizionale casa messicana dello stato di Morelos dotandola di ampi spazi semiaperti e coperti che si adattano alle esigenze dell’abitante. Foto Sandra Pereznieto

Madrid. Un attico con una stanza-giardino
Lo studio Langarita Navarro Arquitectos ha ristrutturato un attico nel Barrio de Salamanca a Madrid, valorizzandone le caratteristiche singolari.

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Un rifugio austero di legno e cemento guarda i fiordi norvegesi
Sanden+Hodnekvam Arkitekter progetta una capanna ideale, composta da un volume triangolare di CLT che si poggia su una solida base di cemento.

Un rifugio austero di legno e cemento guarda i fiordi norvegesi
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La casa del futuro è scavata in una parete di sughero
Nella stanza di un grattacielo a Pechino, Archstudio si immagina lo stile di vita del futuro e propone di tornare all’essenza dell’abitare stimolando l’interazione tra uomo e ambiente. Foto Jin Weiqi

La casa del futuro è scavata in una parete di sughero
Nella stanza di un grattacielo a Pechino, Archstudio si immagina lo stile di vita del futuro e propone di tornare all’essenza dell’abitare stimolando l’interazione tra uomo e ambiente. Foto Jin Weiqi

Una mini torre a Tokyo larga solo 2,7 metri
Il piccolo edificio progettato da SO&CO a Ginza è un campanile contemporaneo per rispondere alle esigenze di spazio in una città dove spazio non ce n’è. Foto Takumi Ota

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AirBn’P Home
Position Collective ha progettato un piccolo appartamento a Budapest, uno spazio altamente personalizzabile e confortevole per i soggiorni brevi. Foto Balázs Glódi

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Toronto. Un miniloft organizzato come il sistema solare
Uno spazio aperto con tutti i servizi concentrati in un unico corpo centrale. StudioAC riorganizza lo spazio in piccolo.

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Un ingegnoso appartamento salvaspazio a Buenos Aires
Nel quartiere Palermo, Carol Burton ristruttura un appartamento di 54 mq aprendo lo spazio e creandone di nuovo sotto una scala-armadio. Foto Gonzalo Viramonte

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Madrid. Telai di metallo creano un paesaggio domestico libero da gerarchie
Per ristrutturare un appartamento nella capitale spagnola Zooco Estudio utilizza un sistema di travi e pilastri indipendenti dalla struttura esistente. Foto Imagen Subliminal

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Parigi. Un’isola di alluminio divide lo spazio nel loft di Sabo project
Il loft si trova in un edificio industriale del 1920 nel XI Arrondissement di Parigi. Propone uno stile raw chic e un sapiente uso degli spazi. Foto Alexandre Delaunay

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Nuovi paesaggi domestici in Spagna
L’architetto spagnolo Valentín Sanz Sanz ristruttura un appartamento con un progetto a metà tra la piccola architettura e il grande complemento d’arredo. Foto Luis Díaz Díaz

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Una casa di 50 mq in un palazzo del Novecento ristrutturata secondo le regole della psicanalisi
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Un appartamento a Torino è spogliato del superfluo per l’affitto su Airbnb
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Una mansarda di 30 mq ristrutturata secondo le regole del progetto urbano
Untitled architecture progetta un piccolo interno a Milano applicando le regole della progettazione urbanistica, trasformando la casa in un sistema organico e stratificato. Foto Giovanni Emilio Galanello

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Taipei. Un appartamento extra-small per una città metropolitana
PhoebeSayswow Architects ha concepito l’appartamento di 33 mq come un interno giocoso che sfrutta una doppia altezza parziale. Foto Hey!Cheese

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IKEA lancerà una linea di armadi motorizzati nel 2020
La nuova linea Rognan è pensata per ottimizzare l’uso dello spazio in appartamenti molto piccoli.

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Milano. Un mini-appartamento con poco spazio ma tanti usi
Taac! Poco più di trenta metri quadrati ma non manca nessuna funzione dell'abitare, grazie a un sistema di elementi mobili e scorrevoli. Foto Luca Broglia

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Barcellona. Un mini-appartamento caldo e versatile
Ylab Arquitectos rinnova un piccolo appartamento a Barcellona sfruttando al meglio lo spazio.

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New York. BIG progetta piccole case dall’atmosfera ‘hygge’
L’ultimo progetto di BIG si focalizza sugli spazi minimi, con un modulo abitativo a falda che offre il tipico comfort nordico ovunque venga installato.

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Un mini spazio di Joe Colombo
Nell'ambiente, che Colombo progetta a Milano nel 1968, si può rileggere la sua personale concezione dell'abitare.

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Dal territorio all’abitante: il prototipo di una “casa-portico” in Messico
Lo studio di architettura Rozana Montiel, ripensa la tradizionale casa messicana dello stato di Morelos dotandola di ampi spazi semiaperti e coperti che si adattano alle esigenze dell’abitante. Foto Sandra Pereznieto

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Madrid. Un attico con una stanza-giardino
Lo studio Langarita Navarro Arquitectos ha ristrutturato un attico nel Barrio de Salamanca a Madrid, valorizzandone le caratteristiche singolari.

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Sanden+Hodnekvam Arkitekter progetta una capanna ideale, composta da un volume triangolare di CLT che si poggia su una solida base di cemento.

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La casa del futuro è scavata in una parete di sughero
Nella stanza di un grattacielo a Pechino, Archstudio si immagina lo stile di vita del futuro e propone di tornare all’essenza dell’abitare stimolando l’interazione tra uomo e ambiente. Foto Jin Weiqi

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Una mini torre a Tokyo larga solo 2,7 metri
Il piccolo edificio progettato da SO&CO a Ginza è un campanile contemporaneo per rispondere alle esigenze di spazio in una città dove spazio non ce n’è. Foto Takumi Ota

Una mini torre a Tokyo larga solo 2,7 metri
Il piccolo edificio progettato da SO&CO a Ginza è un campanile contemporaneo per rispondere alle esigenze di spazio in una città dove spazio non ce n’è. Foto Takumi Ota
Una selezione di venti piccoli progetti apparsi su Domus che creano più spazio grazie a una buona organizzazione degli interni, da Budapest a Madrid. Gli interni possono sembrare più grandi se lo spazio è organizzato bene: utilizzare le altezze per creare un secondo piano, avere un ripostiglio sotto le scale o il letto, spostare le pareti lungo il pavimento ottenendo stanze con funzioni diverse, adattare i mobili alle esigenze, o utilizzare un blocco centrale per dividere meglio un appartamento. Leggi l’articolo completo
Brasile. Quando un architetto progetta la sua casa

A San Paolo, l’architetto Flavio Castro ha progettato e completato la Box House, un ritiro per sé stesso che nasce da un gesto semplice. FCstudio ha realizzato un progetto residenziale per Flavio Castro, fondatore dello studio stesso. Leggi l’articolo completo
L’Al Janoub Stadium di Zaha Hadid Architects rappresenta le diseguaglianze del nostro tempo


È stato inaugurato ad Al Wakrah, in Qatar, lo stadio di calcio più iconico di quella che i critici considerano già la peggiore Coppa del Mondo di sempre. È stato inaugurato al pubblico l’Al Janoub Stadium, il primo impianto sportivo ad essere commissionato per i Mondiali di Calcio che si terranno in Qatar nel 2022. Leggi l‘articolo completo
Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane



Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, pianta piano terra (cucina e soggiorno in comune)

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, pianta piano terra (padiglione per la meditazione)

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, sezione con dettagli tecnici

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, Baja California, Messico, 2019. Foto © Jose Maria Gonzalez Villavicencio

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, pianta piano terra (cucina e soggiorno in comune)

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Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, pianta piano terra (padiglione per la meditazione)

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan

Illusioni ottiche: un bed & breakfast di terra cruda fluttua sulle campagne messicane
Santos Bolívar, Bed & Breakfast Santulan, sezione con dettagli tecnici
Il progetto di Santos Bolívar, ispirato alla cultura indù, riflette sul rapporto tra vita privata e vita collettiva, e tra architettura e natura. A prima vista, il Bed & Breakfast Santulan sembra adattarsi all’altimetria del terreno dolcemente ondulato su cui sorge, assecondarne gli avvallamenti, enfatizzarne l’orizzontalità. Al contrario, il progetto di Santos Bolívar rimette continuamente in discussione la quota zero del suo sedime. Leggi l’articolo completo
Immagine di apertura: Snøhetta, Under. Foto Ivar Kvaa