Snøhetta – Il ristorante sottomarino

Under – un “periscopio” di cemento scivolato nel mare dalle frastagliate rive norvegesi  – è un ristorante semi-sommerso con vista sottomarina.

Racchiuso in un guscio di cemento di 34 m, Under è collocato sulla riva e inclinato affinché per cinque metri rimanga al di sotto della superficie dell’acqua, appoggiandosi al fondale marino. Rivendica il titolo di primo ristorante subacqueo d’Europa ed è l’ultima “sperimentazione in materia di confini” dello studio Snøhetta.

“Under propone combinazioni inaspettate di pronomi e preposizioni, e lancia una sfida alle regole che determinano la collocazione fisica di un individuo nell’ambiente” afferma il fondatore di Snøhetta, Kjetil Trædal Thorsen. “In questo edificio, ci si trova sott’acqua, sul fondale marino, tra terra e mare. È un progetto che apre nuove prospettive e modi di vedere il mondo, al di là e al di sotto del livello dell’acqua.”

“Il progetto sottolinea il delicato equilibrio ecologico tra terra e mare e ci porta a riflettere riguardo a modelli sostenibili di consumo responsabile.”

Questo nuovo ristorante da 35-40 coperti si trova a Lindesnes, la punta più meridionale della costa norvegese, a circa un’ora e mezza di strada dal più vicino aeroporto. Ma Snøhetta è ora al lavoro su un’attrazione turistica ancor più remota, all’estremità opposta del paese: un hotel nel Circolo Polare Artico, accessibile solo via mare. 

A proteggere gli ospiti dall’infrangersi delle onde, mura di cemento spesse mezzo metro, con una finestra 11x3,4 metri affacciata sulle profondità marine. La struttura in cemento grezzo ha una duplice funzione: invita patelle e altre creature acquatiche ad attaccarvisi, assicurando al contempo ai commensali una vista animata nonché possibili ingredienti per le loro pietanze.

“Come un periscopio sommerso, la grande finestra mostra il fondale marino al mutare delle stagioni e delle condizioni climatiche” afferma lo studio. “La struttura è progettata in modo da integrarsi nel corso del tempo all’ambiente marino, dato che la ruvidità del guscio in cemento fungerà da barriera corallina artificiale accogliendo patelle e alghe kelp.”

Attraverso un sistema di videocamere, biologi marini potranno studiare il comportamento dei pesci e la biodiversità attorno al ristorante, fornendo una consulenza allo Chef Nicolai Ellitsgaard e al suo team di sedici persone al fine di valutare le tempistiche migliori per la cattura del pesce. 

La cucina è posizionata all’estremità più vicina alla riva, mentre la sala, completata con arredi minimal, occupa la zona più prossima alla finestra panoramica. 

La luce del sole che penetra dalle acque torbide color acquamarina, crea un ambiente di grande impatto per gli ospiti i quali, attraverso un foyer rivestito in legno di quercia, si addentrano nel ristorante raggiungendo la sala dove sul soffitto tessuti dalle tonalità scure rievocano l’effetto del sole calante.

Dopo il tramonto, un sistema di illuminazione artificiale rischiara il fondale richiamando i pesci alla finestra. La struttura esterna – realizzata sulla riva e sul fondale, con l’ausilio dell’acqua che ne ha agevolato il posizionamento – è ancorata con una lastra di cemento.

Architetto:
Snøhetta
Cliente:
(Ubostad Gaute and Ubostad Stig (Havhotell Lindesnes
collaboratrici:
Kvadrat, Grohe, iGuzzini, Hamran

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