2026 euro: questo è il prezzo che si trova sui siti ufficiali per partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Milano-Cortina, quella che si terrà a San Siro, lo stadio che forse scomparirà, con partecipazioni come quella di Mariah Carey. Un numero quasi profetico, perché il 2026 è un anno particolarmente performativo, che si sta costruendo davanti ai nostri occhi, tra annunci, date e imperdibili “not to be missed” che spuntano ovunque. Manifestazioni per gli appassionati d’arte come quella di Venezia, la storica Whitney Biennale di New York, la Gwangju Biennale nella Repubblica di Corea e la sedicesima edizione di Manifesta che si terrà nella regione della Ruhr in Germania, ma anche un pullulare di eventi espositivi legati all’architettura e al design, con edifici attesissimi che inaugureranno in tutto il mondo. E poi, ci sono le manifestazioni sportive che fanno sorgere nuove architetture come le Olimpiadi di Milano-Cortina e le ricorrenze annuali come il Salone del Mobile di Milano e l’inaugurazione del Padiglione della Serpentine che compirà 25 anni – dopo il primo di Zaha Hadid nel 2001, ogni anno cambia il progettista e quello di quest’anno era stato affidato a Marina Tabassum. Domus ha la sua personale lista di eventi, che vi sveleremo man mano durante l’anno. Per ora, però, teniamola semplice con cinque eventi che ogni lettore di Domus non dovrebbe perdersi nel 2026.
I 5 eventi a cui non puoi mancare nel 2026, tra arte, design e architettura
Foto di Dwayne joe su Unsplash
Sagrada Família: immagini del cantiere in completamento
Courtesy Art Basel
Foto Matteo Bellomo
Estadio Azteca, Città del Messico. Courtesy Wikimedia Commons
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- La redazione di Domus
- 25 dicembre 2025
Biennale pan-africana di architettura 2026
Nairobi, Kenya, dal 1 settembre 2026
Questo è l’anno delle mostre di architettura. Tra la Biennale di Tallinn, in Estonia, quella di Oslo, e quella di Sharjah negli Emirati Arabi Uniti, è difficile non chiedersi se le geografie della professione si stanno spostando, e i fulcri della ricerca cambiando. La dimostrazione potrebbe essere la nuova grande piattaforma dedicata all’architettura africana che inaugurerà quest’anno a Nairobi, in Kenya. È la prima iniziativa di questo tipo pensata da e per l’Africa, e che coinvolge solo paesi del continente. Parla da sola sulle intenzioni del progetto la scelta della sede principale: il Kenyatta International Convention Centre (Kicc), edificio costruito nel 1973 e simbolo dell’architettura africana post-indipendenza. “From Fragility to Resilience” è il tema scelto dall’architetto somalo‑italiano Omar Degan per questa prima edizione.
L’Uia World Congress of Architects e il centenario di Gaudí a Barcellona
Barcellona, Spagna, 28 giugno – 2 luglio 2026
Il 2026 segnerà il centenario della morte di Antoni Gaudí e il completamento, dopo 145 anni, della sua Sagrada Família. Non a caso, proprio quest’anno Barcellona è World Capital of Architecture secondo Unesco e l’International Union of Architects (Uia) e ospita il congresso annuale organizzato dall’Unione. Nato negli anni ‘30 a Bruxelles per unire le associazioni professionali di architetti a livello mondiale, l’evento include più di 200 relatori internazionali e porta con sé una serie di eventi collaterali diffusi per la città. Soprattutto, è l’appuntamento internazionale dove si definiscono le nuove traiettorie della professione, i temi caldi e le urgenze. Quest’anno, con il titolo di “Becoming. Architectures for a Planet in Transition”, tutto ruota intorno al tema dell’architettura come risposta concreta alle trasformazioni ecologiche, sociali, tecnologiche e culturali del mondo.
Art Basel Paris 2026
Parigi, Francia, 23 – 25 ottobre 2026
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy Art Basel
Immagine: veduta dell’installazione della performance Kermit The Frog, Even di Alex Da Corte, Fridericianum, Kassel, 2024. Courtesy dell’artista e del Fridericianum, Kassel.
Courtesy Art Basel
Immagine: Stefan Rinck, Camarillo in Disguise, 2025. Courtesy Semiose, Parigi. Foto: Aurélien Mole
Courtesy Art Basel
Immagine: Joël Andrianomearisoa, Les Herbes Folles du Vieux Logis, 2020–2025. Courtesy dell’artista e di Almine Rech. © Studio Joël Andrianomearisoa. Foto di E. Sander. Il progetto sarà presentato all’Hôtel de la Marine di Parigi.
Courtesy Art Basel
Immagine: Julius von Bismarck, The Elephant in the Room (Otto von Bismarck), 2023. Courtesy dell’artista; Alexander Levy, Berlino; Sies + Höke, Düsseldorf. © L’artista, VG Bild-Kunst, Bonn 2025. Foto di Roman März. Il progetto sarà presentato al Petit Palais di Parigi.
Courtesy Art Basel
Courtesy the artist and Art Basel
Courtesy Art Basel
Courtesy the artist.
Immagine: Un’installazione di Ad Minoliti a Paris Internationale. Foto © Margot Montigny. Courtesy dell’artista e di Crèvecoeur, Parigi.
In foto: La Chapelle Saint-Louis de la Salpêtrière. Hôpital Pitié-Salpêtrière, AP-HP – Foto: Lympa Architectures.
Foto: Vincent Leroux. Courtesy Charles Zana.
Immagine: Gerhard Richter, KI. Badende (Small Bather), 1994. Olio su tela. © Gerhard Richter 2025 (20102025). Courtesy the artist and David Zwirner
In foto: Lygia Pape, Ttéia 1, C, 2003-2025. Filo dorato, legno, chiodi, luce. Dimensioni variabili. Collezione Pinault. Courtesy Projeto Lygia Pape. Veduta della mostra “Lygia Pape. Weaving Space”, Bourse de Commerce – Pinault Collection, Parigi, 2025. © Tadao Ando Architect & Associates, Niney et Marca Architectes, agence Pierre-Antoine Gatier. Foto: Nicolas Brasseur/Pinault Collection.
© Rirkrit Tiravanija, 2025.
Courtesy dell’artista e della Galerie Chantal Crousel, Parigi.
Immagine: Photo-souvenir: Daniel Buren, Fruits d’automne, Île-de-France, 2002. © DB-ADAGP, Parigi.
Crediti : Trevor Yeung.
Courtesy the artist and Galerie Allen, Paris.
Immagine: Paola Siri Renard, Midway Kin, 2025 (dettaglio). Courtesy Kunstverein Ludwigshafen. Foto: Marco Vedana
Immagine: Helene Appel, Soap Water, 2025. Acrilico e acquerello su lino. Foto: A. Mole. Courtesy Semiose, Parigi.
In foto: Lupa, 2025. H 198 × L 102 × P 40 cm. Cemento, pino, faggio, acciaio.
Informazioni aggiuntive sull’immagine: veduta della mostra “Chloroplast Machinery” al CAP Saint-Fons.
Courtesy gli artisti. Foto: Blaise Adilon.
Su Domus l’abbiamo decretato l’appuntamento imperdibile se ti interessa l’arte. Più di Berlino, più di Londra, più di New York e di qualunque altra città europea, Parigi, la capitale dell’impressionismo, dell’Art Nouveau e di grandi musei come il Louvre e il Palais de Tokyo, da qualche anno a questa parte sta vivendo una rinascita, grazie a questa fiera d’arte contemporanea e moderna nata nel 2022 e parte del circuito di manifestazioni nato a Basilea. Nel 2026 Art Basel Paris sarà ospitata al Grand Palais, appena restaurato, e accoglierà più di 200 gallerie da 40 paesi, e si accompagnerà a un numero sorprendente di mostre collaterali: alla Fondation Cartier pour l’art contemporain con la nuova sede progettata da Jean Nouvel, alla Fondation Louis Vuitton che oggi ospita una monumentale retrospettiva su Gerhard Richter e in tanti altri luoghi iconici della città.
3daysofdesign 2026
Copenaghen, Danimarca, 10 – 12 giugno 2026
Il festival diffuso di design scandinavo nella capitale del design scandinavo: per tre giorni, anche nel 2026, Copenaghen si animerà con nuove collezioni, prodotti e prototipi di marchi di design danesi e internazionali diffusi in tutti i quartieri della città. Al contrario di tante altre manifestazioni di settore, l’ingresso è gratuito, in linea con l’idea – tutta Ikea – di un design più che democratico.
Fifa World Cup 2026
USA, Canada, Messico, 11 giugno – 19 luglio 2026
Gli eventi sportivi – l'abbiamo capito con le Olimpiadi Milano-Cortina - sono un fenomeno più che globale, che prende tutto: dalla cultura pop, alla ricerca tecnologica e scientifica. Soprattutto, spesso sono un grande acceleratore per l’architettura. L’edizione 2026 della FIFA World Cup sarà la prima a essere organizzata congiuntamente da tre paesi – Stati Uniti, Messico e Canada – e la prima ad estendersi su una scala continentale. E mentre gli undici stadi messi a disposizione dagli Stati Uniti si estendono per migliaia di chilometri dal Texas al New Jersey, il Messico sta ristrutturando uno degli stadi più storici del mondo: l’Estadio Azteca in Città del Messico, la metropoli caotica che quest’anno ha fatto da sfondo anche alle mostre di Fondazione Prada.
Immagine di apertura: Courtesy Art Basel Paris
Nairobi, Kenya, dal 1 settembre 2026
Barcellona, Spagna, 28 giugno – 2 luglio 2026
Paris, France, 23–25 October 2026
Copenhagen, Denmark, 10–12 giugno 2026
USA, Canada, Messico, 11 giugno – 19 luglio 2026