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15 case al mare imperdibili

Dal Messico alla Corea passando per il Mediterraneo, tra sculture spaziali e rifugi nascosti, una selezione di case per l’estate che celebrano la vita su mari e oceani.

Senza voler ridiscutere la storia millenaria di un legame istintuale che unisce mare ed esseri umani quando si tratta di habitat, senza disseppellire Omero e Battiato, ci è facile riconoscere che però questo legame ha una molteplicità di volti davvero difficile da abbracciare tutta in una volta.

C’è l’archetipo, tra il vacanziero e il naturalista, del pied dans l’eau, della casa sulla spiaggia. Ma ci sono diverse, profonde ramificazioni su cui questo legame si è costruito, e si può dire che negli anni Domus ne abbia esplorate molte, se non tutte.
Al vivere sul mare si legano le mitologie, anche moderne, di interi territori, come il Mediterraneo della Costa Azzurra, l’Atlantico di Fire Island, le filosofie East coast e West coast. Su questo modo di vivere sono cresciuti interi immaginari e stili, come il moderno delle ville italiane degli anni ‘60, già anticipato da progetti lungimiranti come quelli di Daneri, o portato poi avanti da visioni di paesaggio come quelle liguri di Torre del Mare e Arenzano, o di Umberto Riva in Sardegna.
O, a pensarci bene, si sono anche letteralmente inventati interi paesaggi, con tutto un loro personale linguaggio di rapporto con la natura, come succede in Costa Smeralda.

In tutte queste espressioni, più o meno economiche, mimetiche, selvatiche, da spiaggia, da scogli o da pineta, la casa resta l’epicentro del legame in qualche modo sotterraneo – subacqueo, meglio – che ci unisce al mare. Abbiamo selezionato alcuni tra i progetti più recenti presentati da Domus che a questo legame hanno saputo dare un racconto e una materialità. 

Surf House, Drawing Works (Kim Youngbae)

Questa casa a Yangyang è stata pensata per essere funzionale per chi pratica il surf, uno sport molto diffuso in questa località sull’oceano in Corea del Sud. All’ingresso della casa un patio con doccia è illuminato da un grande foro che mette visivamente in comunicazione il piano terra, con i locali di servizio e la zona notte per gli ospiti, e il primo piano. Un’attenzione particolare è data alla composizione materica, che tiene conto della salinità del luogo.

Casa Falésia D’El Rey, ida arquitectos

I volumi geometrici di questa casa in Portogallo sfruttano il gioco di pieni e vuoti per creare spazi intimi e vista sull’oceano. L’ampia scala esterna, oltre ad essere il collegamento alla terrazza sul tetto, si configura come un imponente elemento scultoreo. 

Casa Cabrita Moleiro, Atelier Data

Situata su un’altura in Vale d’el Rei, con una spettacolare vista verso il paesaggio agreste e l’Atlantico in lontananza, Casa Cabrita Moleiro fa convivere le tracce di un passato rurale con un linguaggio architettonico contemporaneo. Nella ristrutturazione sono stati impiegati materiali di provenienza locale, riciclati e tenuti a vista, in contrasto al bianco candido caratteristico delle costruzioni della zona. La memoria del luogo è riconoscibile anche nella tradizionale “Açoteia Algarvia”, la copertura piana praticabile tipica della regione, con vista mare e storicamente utilizzata per essiccare i prodotti al sole. 

Casa a El Torón, Ignacio Urquiza Arquitectos

Una sequenza di terrazze, scalinate e camminamenti sono l’elemento centrale di questa casa in Messico, che segue il profilo della collina sulla quale si colloca. L’interazione visiva e fruitiva tra spazio domestico e naturale è l’obiettivo principale di un progetto che nasce in una riserva naturale. Proprio per questo l’80% degli alberi esistenti sul sedime del costruito è stato ripiantumato e in fase di cantiere sono stati adottati accorgimenti logistici tali da non compromettere la vegetazione.

Topless House, Avignon Architecte

Topless House è una casa per le vacanze sulla costa atlantica, rinnovata da Avignon Architecte collocando un nuovo volume architettonico al posto della vecchia veranda. Il punto forte dell’intervento è un tetto removibile che offre diverse configurazioni spaziali: scorrendo, lascia entrare la luce nella cucina e diventa superficie aggettante verso l’esterno, creando un patio outdoor coperto.

NCaved, Mold Architects

Scavata nel terreno roccioso di un'isola greca, questa casa è riparata dall’intensità degli elementi atmosferici sfruttando il suo posizionamento rispetto ai venti forti del nord. Ventilazione e illuminazione naturale, vetrate performanti, muri di pietra e tetto verde sono solo alcune delle strategie adottate da Mold Architects per renderla un gioiello di efficienza energetica. 

Vivir frente al mar, studio Xpiral

Per la ristrutturazione di una casa di pescatori fronte mare, lo studio spagnolo Xpiral ha ampliato gli spazi tramite un container, avvolto in un telone arancione e posizionato sul tetto. 

Sentinel House, Aurelien Chen

Maison Sentinel, afficciata alle coste della Bretagna, si sviluppa in tre volumi, ognuno dei quali segue e rispetta gli allineamenti dell’edificato rurale circostante. Il volume principale, – una struttura in legno simile a un fienile con un tetto a tre facce – si alza su due piani per offrire uno scorcio privilegiato sull’oceano. I colori si ispirano alla campagna bretone: rosso cedro per i rivestimenti, copertura in zinco, pareti bianche e legno tinto di nero.

Casa Sal, RIMA Design Group

In Bassa California, Messico, lo studio messicano RIMA Design Group progetta una residenza privata caratterizzata da una continuità estetica tra esterno e interno, con pareti in terra battuta, pareti di cemento e travi in legno, in sintonia con la palette cromatica tipica della regione. 

Casa Cova, anonimous

Una casa per vacanze ispirata all'architettura vernacolare in Messico, Casa Cova si trova tra l’Oceano Pacifico e la catena montuosa di Oaxaca. Sviluppato come residenza multifamigliare, il progetto si sviluppa attorno ad una palapa centrale a cui si affiancano gli spazi  privati. Anche la scelta di materiali costruttivi intende marcare un forte legame con le tradizioni locali: legno e calcestruzzo sono i materiali prediletti. 

El Gauchal House, Iván Bravo

Casa El Gauchal è situata di fronte alla baia di Navidad in Cile, a pochi chilometri dalla costa: un rifugio per le vacanze affacciato sul mare, che richiama la tradizionale cabina da spiaggia. L’architettura occupa una superficie di circa 110 mq ed è destinata ad ospitare fino a 14 persone, poichè a differenza delle costruzioni locali si sviluppa verticalmente, con l’obiettivo di offrire una vista panoramica sul paesaggio e sul mare.

Cosmos House, S-AR architects

A due passi dall’oceano Pacifico, lo studio di architettura S-AR progetta una residenza modulare pensata per permearsi nel paesaggio naturale. Il cuore della struttura in cemento grezzo è costituito dall’accostamento di quattro moduli quadrati, ognuno dei quali corrisponde ad una stanza tra soggiorno, cucina, camera da letto e bagno. Una griglia esterna delineata da un colonnato crea una successione di patii ed una scala esterna dà accesso al tetto attrezzato che offre un unico colpo d’occhio sulla foresta e l’oceano.

Bondi Bombora House, Luigi Rosselli Architects

Una casa a tre piani ispirata alle onde sulla famosa spiaggia di Bondi, a pochi passi dal centro di Sydney, Bondi Bombora House è pensata per ospitare una famiglia trigenerazionionale. Le forme sinuose e i mosaici blu attingono agli elementi naturali del paesaggio urbano e naturale. 

Hourglass Corral, DECA Architecture

L’Hourglass Corral, completato recentemente a Milos dallo studio ateniese DECA Architecture è il più recente dei corrals (recinti) che hanno realizzato negli ultimi dieci anni sulla costa meridionale dell’isola. Completamente scavata nel paesaggio, la planimetria di questa residenza non è impostata su di una griglia cartesiana ma si conforma alle regole di composizione organica del territorio e dal livello del suolo emergono quasi unicamente i lucernari circolari, volti ad illuminare le diverse aree della casa.

Fire Island

Non propriamente una residenza ma un collettivo di residenze su di un'isola al largo di Long Island, Fire Island è composta da tante piccole comunità che sorgono su una striscia di sabbia tra la Great South Bay e l’Oceano Atlantico. Ha attirato personaggi come Andy Warhol, Liza Minnelli e Yoko Ono ed è raggiungibile solo in traghetto. Inizialmente popolata da piccole baracche di legno e a volte anche solo  semplici tende, negli anni ’60 l’isola cominciò ad ospitare personalità sempre più glamour e le architetture da spiaggia divennero sempre più sofisticate, chic e minimaliste.

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