Nel 1941 Eliot Noyes, l’architetto allora direttore del dipartimento di Industrial Design al MoMA, e futuro responsabile di tutto ciò che sarebbe stato design in IBM – dalla linea della macchina da scrivere Selectric alla selezione di figure come Mies, Zanuso e Saarinen per gli edifici – aveva pubblicato il libro Organic Design and Home Furnishings, uno dei tanti segni di come all’epoca gli Stati Uniti stessero cercando una loro specifica via al Moderno. Noyes, che dopo la laurea a Harvard aveva lavorato con Gropius e Breuer, aveva poi avvicinato anche le architetture di Wright, e due decenni dopo il libro eccolo progettare sull’isola di Marha’s Vineyard, davanti alle coste del Massachusetts, una casa estiva che è un prisma di legno dalle sfumature organiciste, e in qualche modo anticipatore delle configurazioni ‘a cannocchiale’ di certe case di fine millennio, dove trovano spazio anche delle decorazioni domestiche in gesso ispirate alle tecniche di Costantino Nivola. Domus la pubblica nell’agosto del 1964, sul numero 417.  

Eliot Noyes, arch.

Il nome dell’isola è Martha’s Vineyard, sulla costa del Massachusetts: vi si arriva per aeroplano o ferry boat. La casa sorge isolata, nel verde naturale – macchia e pini – ma dalla casa si vedono sia il mare che il paese, Menemsha, piccolo centro di pesca del pescespada. E qui la famiglia e gli ospiti vengono infatti, d’estate, per la pesca, il nuoto, la vela; in libertà. Tutta di legno – cipresso fuori, e abete rosso, dentro – la casa appare come un grande capannone di pianta quadrata, a copertura inclinata. All’interno, la caratteristica della distribuzione è che il volume sia sempre percepibile intero, nelle sue dimensioni totali: il soggiorno è a tutt’altezza e contiene la scala, e sul soggiorno si affacciano, dall'alto, aperte, le camere degli ospiti e figli.

La casa può ospitare fino a dieci persone; ha anche un grande ambiente per il deposito degli arnesi sportivi; e un portico profondo e ombroso davanti alla parete, tutta vetrata, del soggiorno. La cucina è inserita nel soggiorno (come appare dalla pianta), poiché qui è la padrona di casa, con i suoi ospiti e figli, ad occuparsene.