Tra le giovani artiste italiane più famose nel mondo, Vanessa Beecroft è la protagonista di una mostra curata da Giacinto Di Pietrantonio alla Galleria d’Arte Moderna di Bergamo (fino al 29 luglio).

Per la prima volta, l’attenzione non è rivolta alle performance che l’hanno fatta conoscere – gli ormai celeberrimi quadri viventi popolati da modelle seminude, algide e immobili –, ma piuttosto all’opera pittorica, che caratterizza la prima fase, intensamente introspettiva, del suo lavoro: 35 tele e 450 tra disegni e acquarelli su carta svelano così alla GAMEC la parte più intima e meno nota della sua ricerca.

Una produzione tutt’altro che di secondo piano: così come il suo percorso artistico prende le mosse dalla pittura, nella pittura più tradizionale (dalle atmosfere metafisiche di De Chirico alla pittura rinascimentale fiamminga, fino a Botticelli e Piero della Francesca) affondano le radici delle sue performance. E.S.

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