Fabrica sostituisce gli strumenti digitali con disegni e vetro

All’interno dello showroom SIlvera Bac a Parigi Fabrica celebra la bellezza del processo creativo con una collezione di vetro in edizione limitata.

Da oggi, 18 gennaio, la collezione “Drawing Glass” di Fabrica sarà in mostra presso il prestigioso showroom parigino Silvera Bac. Nata da un progetto realizzato nel 2013, la collezione indaga il design nel suo processo creativo e ne celebra così la bellezza e l’unicità. Immaginiamo di mettere da parte gli strumenti digitali e dedicarci invece a progettare secondo la modalità tradizionale, ‘analogica’: come fa un’idea, una rappresentazione fatta di linee su carta, a trasformarsi in un oggetto? In che modo può un designer rendere “leggibile” la propria visione creativa, consentendo così a chi ha il compito di produrla di ricevere l’informazione e tradurla in realtà? Sotto la curatela del direttore design di Fabrica Sam Baron, “Drawing Glass” racconta l’affascinante storia di 14 disegni fatti a mano che danno vita a una collezione di oggetti di vetro in edizione limitata.

Valentina Carretta, Friends, 2013. La forma di Friends è una ironica reinterpretazione di una cesta. Foto Kwan Shek Po
Sam Baron, Flags, 2013. Sembra che la libertà del vento lasci appesi questi tre pezzi di vedro squadrato, in una posizione fissata nel tempo. Foto Kwan Shek Po
Dean Brown, Measurements, 2013. I codici e le convenzione del disegno tecnico sono incorporate nel vetro stesso. Foto Kwan Shek Po
Charlotte Juillard, Correspondance, 2013. Una combinazine di bastoncini di vetro formano un portalettere. Foto Kwan Shek Po
Sam Baron, Fil, 2013. Quando la linea diventa realtà fisica, una corda si adagia a una struttura geometrica semplice. Foto Kwan Shek Po
Charlotte Juillard, Grimpette, 2013. La rappresentazione di una scala evoca l'idea di aspirazioni che s'innalzano. Foto Kwan Shek Po
Formafantasma, Mar gh'Era, 2013. Quando non lo si usa e resta su una mensola, la bottiglia e la tazza si immergono nel loro mondo di fantasia, diventando parte del porto immaginario di una città ancora da costruire. Foto Kwan Shek Po
Valentina Carretta, Natura Morta, 2013. Un omaggio all'arte. Foto Kwan Shek Po
Dean Brown, Perspective, 2013. Adottando il principio della prospettiva con un punto di fuga, due recipienti sferici sono fisicamente e concettualmente collegati. Foto Kwan Shek Po
Giorgia Zanellato, Reflections, 2013. Una struttura sottile supporta due "momenti di riflessione". Foto Kwan Shek Po
Ryu Yamamoto, Sara, 2013. Sara deriva dal carattere giapponese "皿" che significa piatto. Foto Kwan Shek Po
Charlotte Juillard, Tandem, 2013. Un oggetto ibrido fatto di due elementi complementari crea un vaso ornamentale curiosamente scultoreo. Foto Kwan Shek Po
Giorgia Zanellato, Triptych, 2013. Tre micro-architettura diventano "rifugi", creando un'unico sistema. Foto Kwan Shek Po
Ryu Yamamoto, Utsuwa, 2013. Utsuwa si ispira al carattere giapponese "器" che significa contenitore. Foto Kwan Shek Po

Le composizioni in scala 1:1 create da Sam Baron insieme al team di designer di fabrica (Dean Brown, Charlotte Juillard, Giorgia Zanellato, Ryu Yamamoto, and Valentina Carretta) e al rinomato duo italiano Trimarchi-Farresin di Studio Formafantasma vengono interpretate dal maestro vetraio Massimo Lunardon, che legge questi 14 disegni privi di misure e conferisce loro un’esistenza tridimensionale.

Fig.1 Charlotte Juillard, Correspondance, 2013
Fig.2 Sam Baron, Fil, 2013
Fig.3 Sam Baron, Flags, 2013
Fig.4 Valentina Carretta, Friends, 2013
Fig.5 Charlotte Juillard, Grimpette, 2013
Fig.6 Formafantasma, Mar gh'Era, 2013
Fig.7 Dean Brown, Measurements, 2013
Fig.8 Valentina Carretta, Natura Morta, 2013
Fig.9 Dean Brown, Perspective, 2013
Fig.10 Giorgia Zanellato, Reflections, 2013
Fig.11 Ryu Yamamoto, Sara, 2013
Fig.12 Charlotte Juillard, Tandem, 2013
Fig.13 Giorgia Zanellato, Triptych, 2013
Fig.14 Ryu Yamamoto, Utsuwa, 2013

Un vaso ornamentale dal carattere scultoreo curioso; una bottiglia e un bicchiere incastonati nel cantiere immaginario di una città ancora da costruire; un carattere giapponese che si evolve in un oggetto 3D: le 14 opere, che consistono sia nel disegno originale che nel pezzo in vetro (entrambi autografati e numerati), sono il risultato poetico dell’incontro tra arte e design.

  • Drawing Glass
  • 18 gennaio – 3 febbraio 2018
  • Sam Baron, Fabrica
  • Valentina Carretta, Giorgia Zanellato, Formafantasma, Charlotte Julliard, Dean Brown, Ryu Yamamoto
  • Massimo Lunardon
  • Silvera Bac
  • 43 Rue du Bac, Parigi