Il primo giorno, sul palco dell’Ariston, Fiorello ha esordito con un mantello simile ai tappeti dell'Infiorata di Noto. L’opera è stata creata a mano da Beatrice Beneforti, 25 anni appena compiuti, diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze e laureata in Fotografia all’università di Bologna. Beneforti ha un talento nel trasformare gli scarti dei rifiuti in opere d’arte o abiti di moda. L’artista ha lavorato e prodotto il mantello per Scart, l’azienda toscana parte del Gruppo Hera, la multiutility con sede a Bologna si occupa di igiene urbana, acqua ed energia. L’abito è stato realizzato utilizzando come base un tessuto rosso di “fine pezza” dove sono stati applicati circa 1.000 fiori di varie dimensioni e petali, tutto realizzato con materiali di scarto industriale. “Quel mantello lo feci per caso circa due anni fa”, racconta Beneforti, “ero in azienda per consegnare un altro progetto proprio mentre era presente anche lo staff di Claudia Tortora, la costumista di Fiorello. Vedendo quel lavoro mi chiesero di collaborare con loro”.