In vendita appartamento alla Trellick, celebre torre brutalista di Londra disegnata dal… cattivo di 007

Nella capitale britannica è in vendita un appartamento alla Trellick Tower, una delle icone del brutalismo mondiale e di Londra. Un edificio popolare diventato però un simbolo di stile urban e pop contemporaneo, anche grazie al cinema e alla musica.

Esiste un regno spigoloso ma non meno fantastico, in cui il brutalismo è una estetica irresistibile e la Trellick Tower di Londra un palazzo dei sogni. Un incubo? Una utopia? A scorrere Instagram e TikTok, si direbbe che sia un posto vero; c’è chi la Trellick Tower la ama così tanto che si dispera per andarci a vivere, ci entra per salire le scale e fare un video, suona alle porte per vedere gli appartamenti dentro come sono, si apposta ai suoi piedi per ammirarla incantanto. Addirittura c'è un profilo Instagram dedicato solo alla Trellick. Notizia del giorno, che tu sia un iscritto al fan club del brutalismo o un creator senza fissa dimora, si è liberato un appartamento, prezzo quasi 700mila pound.

Art of the Memory Palace, Dusk at Trellick Tower, 2019

Ma cosa rende speciale la Trellick? Fondamentalmente, come tutte le cose che hanno un successo veramente duraturo, la torre è una contraddizione vivente. O meglio, è al crocevia di parecchi paradossi. E di una fantastica storia che ha a che fare con la spia più amata da tutti, l’ultima vera icona Brit dopo la morte di Elisabetta II: James Bond.

La Trellick Tower è dove si incontrano l’ottimismo moderno e il fallimento delle politiche urbane, lo scotto della gentrificazione e il sogno ribelle di vivere nei posti che i nostri nonni odiavano, pur abitandoci, più tutta una reimmaginazione della Trellick elaborata a valle delle sottoculture londinesi, fin dal punk per arrivare a oggi, tra fan dei blur e giovani cybergoth che si trascinano al tramonto lungo gli argini dello Grand Union Canal per scattare una foto della Trellick da appendere in cameretta mentre ascoltano un mix di Bauhaus e Molchat Doma.

Oggi la Trellick di Goldfinger è un mito. E pensare che il progettista di quell’edificio era talmente detestato da dare il nome a uno dei villain più famosi della storia.

La Trellick Tower è un progetto che risale agli anni Sessanta quando era stato commissionato dalla città di Londra. Tutto tranne che fancy, pura edilizia popolare di borgata. 31 piani, più di 200 appartamenti e un design che lo renderà celebre, con un corpo principale collegato tramite passerelle a una torre di servizio separata. Lo firma Erno Goldfinger (certo, GOLDFINGER, come quel film… ma ci arriviamo) – l’architetto è di origini ungheresi, ma si è trasferito a Londra da decenni a quel punto, ha messo la firma su alcuni nuovi edifici modernisti e ha già anche firmato un progetto gemello alla Trellick, la Balfron Tower, che sta dall’altra parte di Londra, a est, a Poplar. Per testarne la bontà, Goldfinger ci vive pure per un certo periodo. La monumentalità della Trellick Tower, una fortezza brutalista dura e cattiva, calata in una London che non è più molto Swinging anche se geograficamente non poi così lontana dagli ameni prati di Hyde Park, si accompagna a una crescente fama da gangster.


Negli anni Settanta e Ottanta, Trellick viene associata al crimine, alla droga e ai problemi sociali che affliggono Londra; al tempo stesso, ma forse proprio per questo, diventa una icona punk, post-punk, rave e underground, attrae musicisti e scrittori e fotografi e videomaker. Il gruppo post punk The Fall la cita in un pezzo, i Blur la inseriscono nel video di For Tomorrow, Patrick Keiller la include nel suo film psicogeografico su Londra. La leggenda urbana vuole che i Clash, che sono di zona, ci girino un video. Poi negli anni Novanta gli scenari urbani diventano improvvisamente fighi, con la jungle di Goldie e i video disturbanti di Cunningham per Aphex Twin che diventano una reference visuale globale, e la Trellick inizia a non essere più un enorme brutto anatroccolo, diventerà  una icona. E la torre ideale dove abitare per moltissimi.

Gorillaz, Meanwhile EP, 2021 (illustrazioni all'album ambientate sotto la Trellick Tower)

Oggi la Trellick Tower è un edificio tutelato come Grade II*, il che significa che ha un interesse architettonico e storico speciale. Conta esattamente 217 appartamenti, di cui alcuni ancora social housing, ma molti altri diventati di proprietà privata. Complice la rivalutazione culturale e immobiliare, vivere qui è oggi un lusso per pochi, e alcuni appartamenti hanno raggiunto valutazioni vicine al milione di sterline. All’interno convivono quindi residenti storici, creativi, professionisti e appassionati di architettura brutalista che hanno scelto di abitare un pezzo di storia, non senza contraddizioni: la torre resta pur sempre un’icona di edilizia popolare, concepita per tutt’altro che per il mercato del lusso. “An exemplary exercise in modernist architecture, with an emphasis on spacious interiors, natural light and practical materials”: così il sito The Modern House introduce la vendita del quadrilocale di 75mq attualmente in vendita nella torre.


Oggi la Trellick di Goldfinger è un mito. E pensare che il progettista di quell’edificio era talmente detestato da dare il nome a uno dei villain più famosi della storia. Detestato, almeno, da Ian Fleming, l’autore della serie di 007, uno scrittore super tradizionalista che il modernismo non doveva amarlo troppo (insieme a tutta una serie di cose genericamente “moderne”, tanto che spesso si propone di espungere dalle sue storie le parti più difficilmente digeribili per il sensibilissimo pubblico di oggi).

Tant’è: negli anni ‘30, Goldfinger progetta una casa ad Hampstead, sempre a Londra. Una abitazione modernista che esiste ancora oggi – è gestita dal National Trust. Lì vicino abitava Fleming, un grande amante dell’architettura tradizionale britannica: non avrebbe mai perdonato a Goldfinger di avere trasfigurato quel bel quartiere dove viveva con il suo edificio razionalista. E così diede il suo nome al cattivo dell’omonimo romanzo. Nel 1964 fu girato il film con Sean Connery che lo avrebbe impresso indelebilmente nell’immaginario. Seguì anche una minaccia di causa con un risarcimento in denaro: Fleming propose, con sarcasmo, di rimborsare un penny per ogni copia venduta. Tutto questo, ovviamente, non impedì a Goldfinger, quello vero, Erno l’architetto, di progettare l’edificio che l’ha reso celebre.

L’appartamento in vendita all’ interno della Trellick Tower. Foto: Courtesy The Modern House

Immagine di apertura: Foto di Flemming Ibsen con licenza CC BY-NC 2.0 da Flickr

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto Ethan Nunn da Wikimedia Commons 

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House

Ernő Goldfinger, Trellick Tower, Londra, Regno Unito, 1972 Foto: Courtesy The Modern House