Nei suoi quasi sessant’anni di vita, il Wythe Diner di Williamsburg è riuscito nella singolare impresa di consolidare l’immaginario – o meglio, l’immagine – di un’America nostalgica e lontana, fatta di tazze di caffè fumanti, di pasti consumati a un bancone e notti insonni trascorse a guardare melanconicamente oltre i vetri illuminati dalle lampade al neon. La sua facciata cromata e quel profilo da “railcar” anni Cinquanta un po’ road movie e film noir, che dal 1968 stazionano all’angolo tra Wythe Avenue e North Third Street, sono diventati una parte integrante della storia urbana del quartiere, nonché lo sfondo perfetto per alcune produzioni cinematografiche di alto profilo che hanno segnato la storia del cinema americano. 

Per questo, quando il Wythe è stato delicatamente adagiato da una gru su un rimorchio e trasportato per qualche chilometro fino al complesso degli Steiner Studios, all’interno del Brooklyn Navy Yard dove avrà una nuova casa, per molti è stato come guardare allontanarsi l’ultimo baluardo di una città in dissolvenza. 

Era da anni, tuttavia, che il diner aveva perso la sua funzione originaria. Dopo la chiusura del 2018 da parte dell’ultimo proprietario e gestore, Sandy Stillman, era diventato un set per pop-up, eventi, servizi fotografici e perfino un temporary shop di Chanel nel 2023. Quando poi il terreno su cui sorgeva è stato venduto nell’estate del 2025 per 12,5 milioni di dollari a un gruppo di sviluppatori intenzionati a costruire un complesso residenziale misto, il rischio di una demolizione è apparso più che concreto.

A salvarlo è stato l’intervento di Doug Steiner degli Steiner Studios che, come ha raccontato il New York Post, ha deciso di preservare il Diner dalla gentrificazione trasferendo l’intera struttura per mantenerla intatta e trasformarla in un set cinematografico permanente. “Non stavo cercando un diner”, ha detto, “ma mi è sembrato un grande gesto di conservazione”.

Immagine di apertura: Wyther Diner, Williamsburg