Isola del Golfo Persico davanti alla costa di Abu Dhabi, Fahid si appresta a diventare il nuovo fiore all’occhiello tra i modelli residenziali dell’emirato. Il suo piano urbanistico, recentemente svelato dallo sviluppatore immobiliare Aldar, si ispira ad un ideale di benessere olistico e prevede la realizzazione di seimila residenze di lusso - alcune a firma di Kengo Kuma e Koichi Takada - pienamente integrate tra la vegetazione di palme e mangrovie.
La dimensione raccolta dell’isola, che si estende per poco meno di tre chilometri quadrati, non offre solo i presupposti per incarnare una bolla sociale, ma anche per offrire un quadro di vita lontano dalla frenesia metropolitana. Lo stretto rapporto con il mare offrirà a visitatori e nuovi abitanti un primo, inequivocabile vantaggio: ogni abitazione si troverà a non più di cinque minuti a piedi dal mare, di che approfittare delle spiagge cristalline. Un percorso nella natura di 10 km, il Berm Park, fungerà poi da hub per il fitness, con un percorso dedicato alla corsa e piste ciclabili che si collegano alla rete di Abu Dhabi. Il lungomare di 2 km avrà invece la vocazione di incarnare il cuore sociale, il punto di incontro dell’isola, mentre Coral Drive sarà l’arteria dedicata allo shopping. La creazione di zone d’ombra sarà accuratamente pianificata per garantire condizioni di pedonabilità nonostante il clima estremamente caldo della regione.
Oltre alla mobilità dolce e all’immersione nella natura – una novità per gli spazi urbani del Golfo - l’isola offrirà un ulteriore vantaggio strategico: la sua vicinanza con le altre isole-simbolo dell’emirato di Abu Dhabi, Yas Island, isola artificiale nata come destinazione per il lifestyle, e Saadiyat Island, dedicata all’offerta culturale e al wellness. Un arcipelago-triade in cui ogni vocazione insulare dialoga con le altre, trasformando intimità e connessione in un’opportunità per attrarre investimenti e residenti
