“Dov’è la vittoria?”

Il calcio è lo sport più popolare al mondo e ha origini antichissime. Il suo fascino ha conquistato anche gli artisti: passiamo in rassegna alcuni dipinti che raccontano e celebrano il gioco del pallone.

Cinquantuno partite, undici città, e ventiquattro squadre che hanno rappresentato le loro nazioni nel Campionato europeo di Calcio. Tra gironi, gruppi, eliminazioni dirette, ottavi, quarti e semifinali, lo scorso 11 luglio si è disputata un’intensa finale che svela i segreti di uno degli sport più amati. Ogni nazione ha seguito le partite con il fiato sospeso, nella speranza a che la propria squadra portasse la palla in rete. A trionfare però è stata l’Italia, una nazione che ha nel sangue questo gioco. Un popolo che ama, prega e tifa. Dal campionato di calcio nazionale a quello mondiale, il calcio è lo sport più seguito in tutto il mondo. Tensione, strategia, tattica e tecniche offrono uno spettacolo unico.

Naturalmente anche la pittura ha raccontato lo sport, soprattutto il calcio, dalle narrazioni olimpioniche dei pittori dell’800 a quelle più contemporanee, dove diversi artisti hanno provato a raccontarne il fascino. Cronologicamente le prime manifestazioni del calcio si rintracciano nel XV secolo a.C., in estremo Oriente, sotto l’Imperatore Xeng Ti. Un oggetto sferico, creato attraverso l’unione di sostanze vegetali annodate, faceva parte dell’addestramento militare che ne prevedeva il possesso. Secoli più avanti arrivò anche in Grecia, dove già il campo d’allentamento era  già diviso in due. Fu però in Italia, durante il Rinascimento, nel pieno splendore dell’età medicea, che questo sport assunse le caratteristiche sia ludiche che agonistiche che oggi conserva. Le regole prevedevano già la formazione di squadre, che erano formate da numeri variabili di giocatori.

Les joueurs de football, Henri Rousseau. Olio su tela, 1908.

Nel Re Lear, Shakespeare fa pronunciare a Kent queste parole: “Beccati questa, cattivo giocatore di calcio”. Fu proprio l’Inghilterra, alla fine del XX secolo, ad introdurre le regole contemporanee del gioco, dove probabilmente l’invasione di Cesare nell’isola giocò una parte fondamentale.

Mario Zanini (San Paolo 1907-1971), artista brasiliano, attraverso uno stile espressionista, puntato tutto sull’avanguardia, ritrae il momento più importante ed emozionante del gioco. Nel dipinto Football, il portiere è di spalle, l’iconica maglia numero 1 di colore rosso occupa lo spazio in primo piano. Un giocatore senza volto tenta il tiro fatidico. Appena dietro di lui i difensori, quasi inermi, come se il colpo di punta avesse già un destino certo. La scena è colorata, perfettamente equilibrata dal corpo del portiere, che sposta tutto il suo peso verso destra poiché a sinistra la scena è già piena di altre figure, riportando così simmetria verso il giocatore più indietro, che attende, di esultare.

Più classico e meno intenso è il dipinto di un altro noto artista: Henri Julien Félixx Rousseau. Nell’opera Les joueurs de football il pittore ritrae la parte più ludica dello sport. Il dipinto, dal gusto un pò naif, racconta  quattro personaggi vestiti con buffe divise a righe. Il dipinto non descrive il gioco del calcio, ma uno sport, che per quanto sia diverso, si avvicina molto: il rugby. L’opera fu una tra le ultime dei lavori di Rousseau, che in quel periodo dipingeva sopratutto scenari esotici. Una composizione semplice e ordinata, dove l’elemento naturale incornicia il soggetto. I personaggi sembrano irreali, poiché ritratti senza dimensioni corrette. Corpi piatti, volti stereotipati, quasi improbabili dal punto di vista anatomico (le loro gambe sono molto corte e il busto occupa uno spazio sproporzionato) e sopratutto i loro corpi non hanno ombre. L’opera fu esposta nel 1908 al Salon de Indidpéndants dove riscosse grande successo.

Footballers Prefer Shell, Paul Nash. 1935
Footballers Prefer Shell, Paul Nash. Litografia, 1935.

Un’opera quasi cubista è invece quella dell’inglese Paul Nash, eseguita nel 1935, dove la sua evoluzione di pittore astratto prende forma: The Footballers prefer Shell. Il disegno al centro è incorniciato da due frasi, di cui una è appunto il titolo, dicono. “You can be sure of shell. Footballers prefer Shell”. Linee dritte e bilanciate, uno studio quasi architettonico della scena sembra essere il vero soggetto. Le figure vanno via, lasciando spazio a quello che è il vero soggetto, quel che subisce l’azione: il pallone. Quasi una grisaille dai toni tenui è quella che ci presenta l’artista inglese. Fredda, dura, severa e violenta. L’oggetto entra a tutta forza nella rete e non conta chi sia l’artefice del tiro, conta solo la velocità e la spinta del pallone.

Marcello Marchesi, scrittore, regista e sceneggiatore italiano, riassunse attraverso parole giocose l’idea del calcio: “Devo fare una cura di calcio/ imparare cioè/ cos'è/ e cercare di capire i segreti/ del Campionato/ o sarò radiato/ dalla vita incivile.” Una folle passione che sfocia alcune volte nel fanatismo e nella degenerazione, basti pensare agli scontri dopo la finale Inghilterra-Italia, ma in realtà il calcio è un grande sport, fatto di fatica, perseveranza, divertimento e amore.

Immagine di apertura: Football, Mario Zanini. Data sconosciuta

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