“Dancing is what we make of falling”: Una mostra sul ruolo dell’arte in tempo di crisi

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ripensano gli spazi dell’arte come luoghi di dibattito.

In un tempo descrivibile nei termini della battuta d’arresto, in cui una gran quantità di scene urbane sembra chiudersi a qualsiasi prospettiva di intersezionalità e inclusività, di Altro o di fuori norma, le istituzioni e gli spazi d’arte sono fortemente chiamati a un riposizionamento. Dalle Officine Grandi Riparazioni, la risposta è che “Dancing is what we make of falling”, danzare è ciò che facciamo del cadere, constatazione di quanto l’arte è chiamata a fare in un tempo di crisi (in una citazione del poeta e ricercatore Fred Moten). La mostra combina le arti visuali con il respiro di un public program, nel quadro generale di una lettura critica di società e città da parte di gruppi generalmente minoritari, o mancanti di una voce adeguatamente forte.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Goldschmied & Chiari, DUMP QUEEN #1, 2008, courtesy gli artisti

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Hardeep Pandhal, A Nightmare on BAME Street, 2018. Courtesy l’artista.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Jacolby Satterwhite, Frame da Country Ball 1989-2012, 2012, still. Courtesy l’artista e Lundgren Gallery, Palma de Mallorca.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Jacolby Satterwhite, Frame da Reifying Desire 3, 2014, still. Courtesy l’artista e Lundgren Gallery, Palma de Mallorca.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Loretta Fahrenholz, Frame da Ditch Plain, 2013. Courtesy  l’artista

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Tracey Moffat, Frame da Lip, 1999. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Tracey Moffat, Frame da Love, 2003. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Tracey Moffat, Frame da Doomed, 2007. Courtesy l’artista e Tyler Rollins Fine Arts, New York.  

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Roee Rosen, The Dust Channel, 2016, Courtesy the artist and Galleria Riccardo Crespi, Milano

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"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 Sonia Boyce e Ain Bayley, Frame da Oh Adelaide, 2010. Courtesy  l’artista e APALAZZOGALLERY

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 “Dancing is what we make of falling”, Veduta delle Officine Grandi Riparazioni durante l’evento, 2018.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 “Dancing is what we make of falling”, Performers partecipanti a The Dark Side Ball, 2018.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

"Dancing is what we make of falling", immagini dalla mostra alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino, 2018 “Dancing is what we make of falling”, Performers partecipanti a The Dark Side Ball, 2018.

Alle OGR di Torino una mostra di video e un public program ricollocano lo spazio d’arte come spazio di dibattito.

La fuga dei personaggi subalterni dalle distopie hollywoodiane di Tracey Moffat, l’utopia CGI di Jacolby Satterwhite fatta di voguing e familiarità, l’advocacy di Wu Tsang per la comunità trans, le street crew di zombie di Loretta Fahrenholz, l’ossessione per l’aspirapolvere di Roee Rosen, la Carmen Miranda delle discariche di Goldschmid & Chiari, la critica al coloniale di Hardeep Pandal e i corpi femminili afroamericani di Sonia Boyce: tutti questi statement/un-statement di critica si uniscono ai contributi pensati appositamente per lo spazio OGR e i suoi fruitori da una serie di artisti, curatori, ricercatori, attivisti, e da una House torinese che tiene sul luogo il suo secondo ball.

Come a riaprire un nuovo capitolo per Sexuality and Space di Beatriz Colomina, è anche una critica dell’interazione tra corpo e spazio, pubblico e domestico, ad assumere una cruciale rilevanza nel dispositivo di DIWWMOF. Sottolinea uno dei due curatori, Samuele Piazza: “Nei video di Satterwhite emerge un mondo che segue leggi fisiche proprie, come i corpi dei protagonisti di Fahrenholz si insinuano invece contro i palazzi di vetro di Manhattan o le strade dissestate di una Brooklyn post uragano Sandy, ritagliandosi uno spazio, come immagini registrate da un cellulare. Il lavoro di Hardeep Pandhal trasfigura la strada su cui l’artista è cresciuto a Birmingham in una animazione. In altri casi questo rapporto è semplicemente indicale, dagli scarti prodotti dalla città, per Goldschmied e Chiari,  al rimosso dei campi di detenzione dei rifugiati secondo Roee Rosen. Lo spazio fisico di mostra tenta invece di aggiungersi come safe space all’interno della città, dando voce a tante realtà esistenti sul territorio dando loro possibilità di incontro e risonanza nelle varie collaborazioni”.

  • Dancing is what we make of falling
  • Officine Grandi Riparazioni
  • Corso Castelfidardo, 22 10128 - Torino
  • 13, 21 , 28, 30 Settembre, 5, 12, 19 Ottobre 2018
  • Samuele Piazza, Valentina Lacinio
  • Tracey Moffat, Jacolby Satterwhite, Wu Tsang, Loretta Fahrenholz, Roee Rosen, Hardeep Pandhal Goldschmid & Chiari, Sonia Boyce, Ramona Ponzini, Drifters, Ligia Lewis, Benni Bosetto, Kiki House of Savoia, Dafne Boggeri, TISANA, RPW Watts, Enrico Boccioletti, Irene Dionisio, Lucrezia Calabrò Visconti, Nicoletta Vallorani, Ilenia Caleo