Diventato famoso negli anni Settanta per le sue provocazioni, dalla metà degli anni Ottanta Vito Acconci decide di lasciarsi alle spalle un passato da poeta, performer e artista concettuale e concentra la propria attenzione verso le installazioni pubbliche e l’architettura, che considera “un luogo per le sue performance”.

Tra le sue ultime opere, un’isola artificiale sulle acque del fiume Mur realizzata a Graz, capitale europea della cultura 2003, e un’installazione in PVC disegnata a Tokyo per la boutique di United Bamboo. L’esposizione allestita al MACBA mette a fuoco i primi venti anni di attività dell’artista newyorkese, dagli esordi agli anni Ottanta. Una sorta di viaggio culturale attraverso poesia, performance, fotografia, video, installazioni. Una curiosità: Acconci ha creato per la mostra, un database. Al suo interno, tredici ore di sound work. E.S.

Fino a 20.2.2005
Vito Hannibal Acconci Studio
Museu d’Art Contemporani de Barcelona, Barcelona
https://www.macba.es