Si tratta della prima personale dell’artista in un museo italiano. La mostra allestita al Castello di Rivoli comprende tre installazioni pensate per lo spazio torinese, da sperimentare in prima persona, con il corpo e con la mente. Il lavoro dell’artista italiana – che ha vissuto a New York e Berlino e ha partecipato a rassegne intrenazionali – è basato su interventi spesso ambientati in contesti urbani nei quali l’elemento destabilizzante è fondamentale.

Come “La Canoa in Volo” dell’85, che sospesa nell’aria attraversa i canali berlinesi: o ancora “Aquarel” dell’88, una panchina fatta di assi di specchi collocata in un cespuglio di ortiche (tema ripreso nella Biennale di Venezia dove la Esposito ha portato una panchina galleggiante); e “La Sagrada Familia” del 1993, il passeggio in un mercato popolaere di una famiglia composta da un padre nero e una madre bianca che spingono una carrozzina un pesce.

All’impiego di materiali che rientrano nell’esperienza del vivere la Esposito affianca l’uso di aromi, di modulazioni di luce naturale, alimenti e suoni, per creare un’esperienza sempre diversa in base alle sensazioni provocate in ogni fruitore.

Al Castello di Rivoli, la mostra si apre con l’opera intitolata “Sala d’aspetto” (1999): semplici panche del museo sono disposte come accade in una comune sala d’aspetto; goccia a goccia, due distillatori estraggono essenze, mentre altri oggetti disposti dall’artista producono lievi alterazioni all’interno dell’ambiente. “Sereno-variabile” (2002) nasce dalla collaborazione con il compositore Stefano Maria Longobardi: la musica composta convive o si alterna a quella di uccellini ospitati nelle gabbie solitamente impiegate per uso domestico.

fino a 1.9.2002
Bruna Esposito
Castello di Rivoli
piazza Mafalda di Savoia, Torino
T +39-011-9565220
https://www.castellodirivoli.org