Come “La Canoa in Volo” dell’85, che sospesa nell’aria attraversa i canali berlinesi: o ancora “Aquarel” dell’88, una panchina fatta di assi di specchi collocata in un cespuglio di ortiche (tema ripreso nella Biennale di Venezia dove la Esposito ha portato una panchina galleggiante); e “La Sagrada Familia” del 1993, il passeggio in un mercato popolaere di una famiglia composta da un padre nero e una madre bianca che spingono una carrozzina un pesce.
All’impiego di materiali che rientrano nell’esperienza del vivere la Esposito affianca l’uso di aromi, di modulazioni di luce naturale, alimenti e suoni, per creare un’esperienza sempre diversa in base alle sensazioni provocate in ogni fruitore.
Al Castello di Rivoli, la mostra si apre con l’opera intitolata “Sala d’aspetto” (1999): semplici panche del museo sono disposte come accade in una comune sala d’aspetto; goccia a goccia, due distillatori estraggono essenze, mentre altri oggetti disposti dall’artista producono lievi alterazioni all’interno dell’ambiente. “Sereno-variabile” (2002) nasce dalla collaborazione con il compositore Stefano Maria Longobardi: la musica composta convive o si alterna a quella di uccellini ospitati nelle gabbie solitamente impiegate per uso domestico.
fino a 1.9.2002
Bruna Esposito
Castello di Rivoli
piazza Mafalda di Savoia, Torino
T +39-011-9565220
http://www.castellodirivoli.org
