Forever is Now, torna la mostra d’arte di fronte alle piramidi

Le installazioni site-specific partono dal paesaggio intorno alle piramidi di Giza per riflettere sul nostro futuro.

The Ghost Temple, di Sam Shendi. Image courtesy of AFP.

Ra, di Sabine Marcelis. Image courtesy of AFP.

Horizon, di Costas Varotsos. Image courtesy of AFP.

From The Inside Out, di JR. Image courtesy of AFP.

Lupine Aurora, di Arne Quinze. Image courtesy of AFP.

Treasures, di Azza Al Qubaisi. Image courtesy of AFP.

Reality is Timeless, di Rashid Al Khalifa. Image courtesy of AFP.

Temple •I• di Stephan Breuer. Image courtesy of AFP.

Observatory Meta Oiko di Artur Lescher. Image courtesy of AFP.

Translucent Pyramid, di Rashed Al Shashai. Image courtesy of AFP.

As Above So Below (Dome Of Starry Sky), di Mohamed Banawy. Image courtesy of AFP.

Egyptian Woman in the Form of the Goddess Hathor di Carole A. Feuerman. Image courtesy of AFP.

Mirror Gate, di Pilar Zeta. Image courtesy of AFP.

Meditation On Light di Dionysios. Image courtesy of AFP.

La terza edizione della mostra annuale di arte contemporanea nel deserto egiziano, fondata da Nadine Abdel Ghaffar, Forever is Now III, sarà visitabile a Giza fino al 18 novembre, con le Piramidi del famoso sito Unesco a farle da maestoso sfondo.

Quattordici artisti di varie nazionalità – tra cui JR, Sabine Marcelis, Sam Shendi e Costas Varotsos – hanno esplorato con le loro sculture temi che dal passato si estendono fino al futuro, attraversando il presente e informando la civiltà umana: sole, energia, acqua, architettura, territorio, geografia, divinità, geometria, simboli, volta celeste, orizzonte e giustizia sociale sono solo alcune delle ispirazioni che hanno portato allo sviluppo delle diverse opere. Sicuramente il dialogo col luogo, col paesaggio e con le architetture che ospita rappresenta uno dei punti cardine della mostra.

“Per me, l’orizzonte ha sempre rappresentato una previsione del futuro, verso qualcosa che sta per arrivare, che definisce il concetto spaziale di orizzonte, ma allo stesso tempo determina la nostra posizione verso la vita,” ha dichiarato l’artista greco Costas Varotsos.

Lo street artist francese JR ha invece sviluppato una piattaforma globale per sostenere le varie comunità nel difendere i loro valori, portando a un cambiamento locale e globale. La sua installazione, “From the Inside Out”, ambisce a far riflettere i visitatori sul potere che ha l’arte nell’amplificare le diverse voci, promuovendo la giustizia sociale.

The Ghost Temple, di Sam Shendi.

Image courtesy of AFP.

Ra, di Sabine Marcelis.

Image courtesy of AFP.

Horizon, di Costas Varotsos.

Image courtesy of AFP.

From The Inside Out, di JR.

Image courtesy of AFP.

Lupine Aurora, di Arne Quinze.

Image courtesy of AFP.

Treasures, di Azza Al Qubaisi.

Image courtesy of AFP.

Reality is Timeless, di Rashid Al Khalifa.

Image courtesy of AFP.

Temple •I• di Stephan Breuer.

Image courtesy of AFP.

Observatory Meta Oiko di Artur Lescher.

Image courtesy of AFP.

Translucent Pyramid, di Rashed Al Shashai.

Image courtesy of AFP.

As Above So Below (Dome Of Starry Sky), di Mohamed Banawy.

Image courtesy of AFP.

Egyptian Woman in the Form of the Goddess Hathor di Carole A. Feuerman.

Image courtesy of AFP.

Mirror Gate, di Pilar Zeta.

Image courtesy of AFP.

Meditation On Light di Dionysios.

Image courtesy of AFP.