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Crisi dell’acqua, gentrificazione, architetture per la collettività. Sfoglia la gallery e scopri i contenuti del numero di febbraio.

Editoriale. Acqua, per favore! Il numero di gennaio di Domus ci ha insegnato qualcosa. Abbiamo usato le numerose osservazioni ricevute per aggiustare il tiro. Il desiderio d’inquadrare e quantificare i progetti che pubblichiamo continua ad aumentare. I parametri utilizzati per misurare i contenuti pubblicati sono indicati dagli effetti che questi progetti hanno in termini di capacità (spazio e utilizzo), sostenibilità, tempo ed economia. Questi parametri sono illustrati nelle schede associate a ciascuna descrizione del progetto. Le categorie che raggruppano gli approcci verso un’agenda globale sono sempre più chiare: paesaggio, urbanistica, architettura, prodotti, arte, politica, governance, agenti, utenti, critici, cinema. Prendiamo nota delle reazioni. Come nel caso della polemica “I Amsterdam”, i fatti hanno ha già commentato l’articolo di gennaio. Ancora una volta, accogliamo con favore i vostri pareri.

Testo Winy Maas, foto Amanda Weidemann

I rischi dell’acqua sono opportunità Siamo ancora in tempo per salvare il pianeta, ma il cambiamento deve venire da noi, collettivamente. Intervista a Henk Ovink.

Testo Javier Arpa, foto Cynthia dan Elk, Ade Adekola, Tobin Jones

Geostories. Visioni per salvare il pianeta Per affrontare l’attuale crisi del cambiamento climatico, occorre
imparare a raccontare storie diverse.  

Progetto Design Earth, testo Rania Ghosn, El Hadi Jazairy

Greater Bay Area, Cina. Connettere 60 milioni di persone Confini ‘creativi’ e gigantesce opere infrastrutturali di collegamento sono le caratteristiche della più grande area metropolitana del mondo.

Testo Jason Hilgefort, foto Virgile Simon Bertrand, Ivan Dupont, IVY Photography, Marcel Lam Photography, Leo Xiao-Yong Wang

Hipsteria globale. Design per un mondo gentrificato L’immaginario hipster, filtrato nel linguaggio del design, ha reso omogenei i caffè di tutto il mondo.

Testo Rory Stott, foto Unsplash

Tetto inclusivo. Centro sportivo Heuried, Zurigo, CH Con un aggetto di 16 m, il tetto rappresenta l’elemento compositivo caratterizzante il progetto.

Progetto: EM2N Architekten AG; committente: Municipalità di Zurigo; architettura del paesaggio: Balliana Schubert, Landschaftsarchitekten AG. Foto Damian Poffet

Bremer Punkt. Abitazioni sociali componibili su richiesta Come molte altre citt. tedesche, Brema si trova ad affrontare una crescente scarsit. di alloggi, mentre la domanda di abitazioni a prezzi accessibili . in aumento. In risposta a tutto ci., la pi. grande cooperativa cittadina di edilizia residenziale, GEWOBA, ha prudentemente previsto d’incrementare il suo attuale quantitativo di 45.000 abitazioni.

Progetto: LIN Architects Urbanists. Foto Nikolai Wolff, Kay Michalak/fotoetage

Insieme. Residenze Greencity, Zurigo, CH L’edificio per appartamenti – tra i primi a essere realizzato all’interno del programma del nuovo quartiere Greencity, cui collaborano diversi studi di architettura – occupa un sito stretto e lungo, delimitato dalla ferrovia e da una strada.

Progetto: EM2N Architekten AG; committente Cooperative Wogeno, Cooperative Hofgarten, Zurigo. Direzione lavori
Losinger Marrazi AG, foto Damian Poffet

La città è una miniera! Rotor: un ritratto Decostruire l’architettura e costruire il sociale sono obiettivo e pratica del collettivo Rotor.

Progetto Rotor, testo Valéry Didelon. Foto Jean-François Flamey, Théophile Flécheux, Cécile Guichard

Veranda urbana. Centro Culturale Cais do Sertão, PE, Brasile Affacciato sul vecchio porto di Recife, area protetta come patrimonio nazionale, il nuovo museo si articola nel recupero di un magazzino storico e nella realizzazione di un’addizione di 5.000 mq.

Progetto: Brasil Arquitetura – Marcelo Ferraz & Francisco Fanucci. Committente: Stato di Pernambuco; ingegneria climatizzazione: TR Thérmica; illuminotecnica: LUX Projetos – Ricardo Heder. Acustica Harmonia Acústica – Akkerman, Holtz. Foto Nelson Kon

Finalmente! Tende-facciata. Facciata del Meret Oppenheim Hochhaus, Basilea, CH Il sistema di persiane scorrevoli e pieghevoli lungo la facciata definisce la forma e l’aspetto della torre.

Progetto Herzog & de Meuron, foto Adriano A. Biondo, Robert Hoesl

Come battere McDonald’s. Data Kitchen Berlino, DE Il primo ristorante automatico d’Europa è progettato attorno a uno slow food di qualità.

Concept Cookie Heinz Gindullis, SAP SE, testo Jan Knikker. Foto Stefan Lucks, Marcus Zumbansen

Avatar. Terra 2.0 Pandora è una lussureggiante e incontaminata foresta pluviale, un ecosistema in perfetto equilibrio grazie alla diretta interazione biochimica con i suoi abitanti. È la visione utopica di un rapporto più equo e spirituale degli esseri umani con gli animali, le piante, la natura e il cosmo intero.

Regia James Cameron; casa di produzione Twentieth Century Fox; Effetti speciali Weta Digital; anno 2009

Strade belle e slow subito. Avenida Carles Buïgas, Salou, Tarragona, ES Un progetto provvisorio e reversibile mostra come riqualificare lo spazio pubblico restituendo la strada ai pedoni.

Progetto Nuria Salvadó Aragonès, Ines de Rivera Marinel·lo, Daniel Lorenzo Almeida, Roger Sauquet. Foto Adrià Goula

I Robin Hood del mercato immobiliare. Coin Street Community Builders Dal movimento di opposizione Coin Street Action Group del 1977, le strategie di una comunità londinese a salvaguardia e
sviluppo del proprio quartiere.

Testo Aurora Fernández Per; progetti Haworth Tompkins Architects, Lifschutz Davidson Sandilands. Foto Morley von Sternberg, Edmund Sumner, Philip Vile

Urbanistica anarchica. ADM, Amsterdam Con lo sfratto di ADM, Amsterdam perde anche uno dei complessi architettonici più rappresentativi di quei progetti abitativi radicali e visionari che, in passato, la città sembrava in grado di realizzare. Da anni ormai sotto la pressione di una spietata speculazione immobiliare, la maggior parte dei suoi residenti fatica a trovare soluzioni abitative accessibili, nonostante le iniziative delle cooperative e di alcune agenzie pubbliche. In un contesto così poco incoraggiante, le architetture degli squatter esprimono ancora strategie di sovversione dei modelli e delle politiche abitative orientati al mercato, che guidano in modo incontrastato lo sviluppo delle città.

Testo Marina Otero Verzier. Foto Johannes Schwartz, C. Bouton

Super Bowl LIII Atlanta. Città temporanea In occasione della finale di football, una città effimera s’insinua nel tessuto urbano, offrendo ai suoi abitanti un’opportunità unica.

Testo, ricerca, elaborazioni grafiche: Stefano Andreani, Joanna-Maria Helinurm. Data dell’evento: 3 febbraio 2019

Rassegna. Soglie Porte e finestre che definiscono il confine tra il mondo interno e quello esterno, e la soglia che sancisce il limite tra gli ambienti sono alla base di qualsiasi progetto di architettura.

A cura di Giulia Guzzini

Una foto alla volta È dalle finestre di una villetta come questa che gli operai della Prosper Haniel, l’ultima miniera di carbone a chiudere in Germania, si affacciavano per prendere una boccata d’aria se il respiro si faceva affannoso. E quando smettevano di farlo, di loro si diceva che se n’erano “andati dalla finestra” (“Weg vom Fenster”).

Foto Nanna Heitmann, Bottrop, 2017, dalla serie Weg vom Fenster. Presentato da Raffaele Vertaldi

Nel numero di febbraio, Winy Maas parla dell’importanza dell’acqua e di una nuova generazione di progettisti che hanno lavorato a progetti visionari per salvare la Terra.

Il numero prosegue nella sezione “Dibattito” con un contributo dell’ambasciatore dell’acqua olandese Henk Ovink, che offre uno spaccato realistico – e drammatico – sulla situazione idrica in Europa e nel mondo, ma conclude con un messaggio di speranza: si può ancora salvare il pianeta ma a patto di farlo collettivamente.

La sezione Paesaggio è dedicata al lavoro speculativo Geostories di Design Earth, composto dal duo Rania Ghosn + E, Hadi Jazairy. Le loro illustrazioni si proiettano nel futuro e offrono nuovi spunti per abitare lo spazio e gli abissi. Viene presentato anche il progetto di decoro urbano a budget ridotto dell’Avenida Carles Buïgas a Tarragona, in Spagna.
In Urbanistica si parla della Greater Bay Area in Cina, l’area metropolitana più grande del mondo, dai confini ‘creativi’ e caratterizzata da gigantesche opere infrastrutturali. Il secondo focus è sul proliferare dell’estetica hipster mainstream ,definita da un immaginario stereotipato in un mondo gentrificato, che ha reso omogenei i caffè di tutto il mondo.

Avenida Carles Buïgas, Salou, Tarragona, Spagna. Foto Adrià Goula

La sezione Architettura è popolata da una serie di progetti per la collettività, dalle abitazioni sociali di LIN Architects in Germania e i progetti di EM2N a Zurigo, alla veranda urbana di Brasil Arquitetura a Recife, in Brasile. Un articolo racconta il lavoro del collettivo belga Rotor, e del loro approccio radicale al concetto di riuso in architettura. Il capitolo sui Prodotti per la città del futuro mette in luce i sistemi di persiane scorrevoli usati per la facciata del Meret Oppenheim Hochhaus di Herzog & de Meuron a Basilea, la cucina digitalizzata Data Kitchen a Berlino – il primo ristorante automatico d’Europa progettato attorno a uno slow food di qualità – e le strategie di salvaguardia del quartiere Coin Street a Londra.

Il numero si chiude con il caso dello sfratto di ADM, una delle ultime comunità indipendenti di Amsterdam, schiacciata da una spietata speculazione immobiliare. La città perde così uno dei complessi architettonici più rappresentativi di un approccio abitativo radicale e visionario.

L’evento di punta è il Super Bowl LIII Atlanta: in occasione della finale di football una città effimera si è insinuata nel tessuto urbano, offrendo ai suoi abitanti un’opportunità unica. La rassegna di questo mese è dedicata alle “soglie”, rappresentate al meglio dal lavoro di Petra Blaisse.

Editoriale. Acqua, per favore! Testo Winy Maas, foto Amanda Weidemann

Il numero di gennaio di Domus ci ha insegnato qualcosa. Abbiamo usato le numerose osservazioni ricevute per aggiustare il tiro. Il desiderio d’inquadrare e quantificare i progetti che pubblichiamo continua ad aumentare. I parametri utilizzati per misurare i contenuti pubblicati sono indicati dagli effetti che questi progetti hanno in termini di capacità (spazio e utilizzo), sostenibilità, tempo ed economia. Questi parametri sono illustrati nelle schede associate a ciascuna descrizione del progetto. Le categorie che raggruppano gli approcci verso un’agenda globale sono sempre più chiare: paesaggio, urbanistica, architettura, prodotti, arte, politica, governance, agenti, utenti, critici, cinema. Prendiamo nota delle reazioni. Come nel caso della polemica “I Amsterdam”, i fatti hanno ha già commentato l’articolo di gennaio. Ancora una volta, accogliamo con favore i vostri pareri.

I rischi dell’acqua sono opportunità Testo Javier Arpa, foto Cynthia dan Elk, Ade Adekola, Tobin Jones

Siamo ancora in tempo per salvare il pianeta, ma il cambiamento deve venire da noi, collettivamente. Intervista a Henk Ovink.

Geostories. Visioni per salvare il pianeta Progetto Design Earth, testo Rania Ghosn, El Hadi Jazairy

Per affrontare l’attuale crisi del cambiamento climatico, occorre
imparare a raccontare storie diverse.  

Greater Bay Area, Cina. Connettere 60 milioni di persone Testo Jason Hilgefort, foto Virgile Simon Bertrand, Ivan Dupont, IVY Photography, Marcel Lam Photography, Leo Xiao-Yong Wang

Confini ‘creativi’ e gigantesce opere infrastrutturali di collegamento sono le caratteristiche della più grande area metropolitana del mondo.

Hipsteria globale. Design per un mondo gentrificato Testo Rory Stott, foto Unsplash

L’immaginario hipster, filtrato nel linguaggio del design, ha reso omogenei i caffè di tutto il mondo.

Tetto inclusivo. Centro sportivo Heuried, Zurigo, CH Progetto: EM2N Architekten AG; committente: Municipalità di Zurigo; architettura del paesaggio: Balliana Schubert, Landschaftsarchitekten AG. Foto Damian Poffet

Con un aggetto di 16 m, il tetto rappresenta l’elemento compositivo caratterizzante il progetto.

Bremer Punkt. Abitazioni sociali componibili su richiesta Progetto: LIN Architects Urbanists. Foto Nikolai Wolff, Kay Michalak/fotoetage

Come molte altre citt. tedesche, Brema si trova ad affrontare una crescente scarsit. di alloggi, mentre la domanda di abitazioni a prezzi accessibili . in aumento. In risposta a tutto ci., la pi. grande cooperativa cittadina di edilizia residenziale, GEWOBA, ha prudentemente previsto d’incrementare il suo attuale quantitativo di 45.000 abitazioni.

Insieme. Residenze Greencity, Zurigo, CH Progetto: EM2N Architekten AG; committente Cooperative Wogeno, Cooperative Hofgarten, Zurigo. Direzione lavori
Losinger Marrazi AG, foto Damian Poffet

L’edificio per appartamenti – tra i primi a essere realizzato all’interno del programma del nuovo quartiere Greencity, cui collaborano diversi studi di architettura – occupa un sito stretto e lungo, delimitato dalla ferrovia e da una strada.

La città è una miniera! Rotor: un ritratto Progetto Rotor, testo Valéry Didelon. Foto Jean-François Flamey, Théophile Flécheux, Cécile Guichard

Decostruire l’architettura e costruire il sociale sono obiettivo e pratica del collettivo Rotor.

Veranda urbana. Centro Culturale Cais do Sertão, PE, Brasile Progetto: Brasil Arquitetura – Marcelo Ferraz & Francisco Fanucci. Committente: Stato di Pernambuco; ingegneria climatizzazione: TR Thérmica; illuminotecnica: LUX Projetos – Ricardo Heder. Acustica Harmonia Acústica – Akkerman, Holtz. Foto Nelson Kon

Affacciato sul vecchio porto di Recife, area protetta come patrimonio nazionale, il nuovo museo si articola nel recupero di un magazzino storico e nella realizzazione di un’addizione di 5.000 mq.

Finalmente! Tende-facciata. Facciata del Meret Oppenheim Hochhaus, Basilea, CH Progetto Herzog & de Meuron, foto Adriano A. Biondo, Robert Hoesl

Il sistema di persiane scorrevoli e pieghevoli lungo la facciata definisce la forma e l’aspetto della torre.

Come battere McDonald’s. Data Kitchen Berlino, DE Concept Cookie Heinz Gindullis, SAP SE, testo Jan Knikker. Foto Stefan Lucks, Marcus Zumbansen

Il primo ristorante automatico d’Europa è progettato attorno a uno slow food di qualità.

Avatar. Terra 2.0 Regia James Cameron; casa di produzione Twentieth Century Fox; Effetti speciali Weta Digital; anno 2009

Pandora è una lussureggiante e incontaminata foresta pluviale, un ecosistema in perfetto equilibrio grazie alla diretta interazione biochimica con i suoi abitanti. È la visione utopica di un rapporto più equo e spirituale degli esseri umani con gli animali, le piante, la natura e il cosmo intero.

Strade belle e slow subito. Avenida Carles Buïgas, Salou, Tarragona, ES Progetto Nuria Salvadó Aragonès, Ines de Rivera Marinel·lo, Daniel Lorenzo Almeida, Roger Sauquet. Foto Adrià Goula

Un progetto provvisorio e reversibile mostra come riqualificare lo spazio pubblico restituendo la strada ai pedoni.

I Robin Hood del mercato immobiliare. Coin Street Community Builders Testo Aurora Fernández Per; progetti Haworth Tompkins Architects, Lifschutz Davidson Sandilands. Foto Morley von Sternberg, Edmund Sumner, Philip Vile

Dal movimento di opposizione Coin Street Action Group del 1977, le strategie di una comunità londinese a salvaguardia e
sviluppo del proprio quartiere.

Urbanistica anarchica. ADM, Amsterdam Testo Marina Otero Verzier. Foto Johannes Schwartz, C. Bouton

Con lo sfratto di ADM, Amsterdam perde anche uno dei complessi architettonici più rappresentativi di quei progetti abitativi radicali e visionari che, in passato, la città sembrava in grado di realizzare. Da anni ormai sotto la pressione di una spietata speculazione immobiliare, la maggior parte dei suoi residenti fatica a trovare soluzioni abitative accessibili, nonostante le iniziative delle cooperative e di alcune agenzie pubbliche. In un contesto così poco incoraggiante, le architetture degli squatter esprimono ancora strategie di sovversione dei modelli e delle politiche abitative orientati al mercato, che guidano in modo incontrastato lo sviluppo delle città.

Super Bowl LIII Atlanta. Città temporanea Testo, ricerca, elaborazioni grafiche: Stefano Andreani, Joanna-Maria Helinurm. Data dell’evento: 3 febbraio 2019

In occasione della finale di football, una città effimera s’insinua nel tessuto urbano, offrendo ai suoi abitanti un’opportunità unica.

Rassegna. Soglie A cura di Giulia Guzzini

Porte e finestre che definiscono il confine tra il mondo interno e quello esterno, e la soglia che sancisce il limite tra gli ambienti sono alla base di qualsiasi progetto di architettura.

Una foto alla volta Foto Nanna Heitmann, Bottrop, 2017, dalla serie Weg vom Fenster. Presentato da Raffaele Vertaldi

È dalle finestre di una villetta come questa che gli operai della Prosper Haniel, l’ultima miniera di carbone a chiudere in Germania, si affacciavano per prendere una boccata d’aria se il respiro si faceva affannoso. E quando smettevano di farlo, di loro si diceva che se n’erano “andati dalla finestra” (“Weg vom Fenster”).