Editoriale. Domus 1032: Acqua, per favore!

Nel numero di febbraio, Winy Maas parla dell'importanza dell'acqua e di una nuova generazione di progettisti che hanno lavorato a progetti visionari per salvare la Terra.

Benvenuti ai prossimi passi verso il mondo di domani.

Il tono del numero è suggerito dalla giovane generazione di architetti che ha lavorato a una serie di ipotesi fantastiche e visionarie per salvare la Terra. Questo esercizio d’immaginazione planetaria include la necessità di garantire a tutti un approvvigionamento idrico sufficiente.
L’acqua per me sta diventando un tema sempre più affascinante. È una delle risorse più importanti per gli umani. Un corpo umano adulto è com- posto per il 60% di acqua, di cui dobbiamo rifornirci giornalmente; l’80% della popolazione mondiale vive a meno di 100 km dalle coste; gli uomini e l’acqua devono unirsi in simbiosi, unendo cicli antropogenici e naturali... In altre parole, per sopravvivere abbiamo bisogno di H2O.
Mentre in passato i conflitti riconducibili all’acqua erano per lo più le- gati ai processi di desertificazione e al loro impatto sotto forma di carestie drammatiche – fenomeni suscettibili di essere combattuti con piani d’irrigazione –, oggi l’acqua è diventata simbolo di un allarme pressante, un chiaro sintomo dei cambiamenti climatici che dominano i notiziari, in forme spesso inattese. 

L’Olanda è un territorio creato dall’uomo, e sarebbe sommersa dalle acque senza la tecnologia e le soluzioni ingegneristiche implementate nel corso dei secoli per proteggerla dalle inondazioni. È per tale ragione che in questo Paese c’è una grande esperienza in materia di acqua. Henk Ovink è il primo Inviato speciale per gli Affari internazionali sulle acque dei Paesi Bassi – un titolo che testimonia l’importanza del problema. Per questo numero gli abbiamo chiesto di parlare dell’acqua a livello mondiale. Ovink è in grado di affrontare le questioni relative all’acqua e le loro implicazioni come nessun altro. Seguire il suo account Twitter (@henkovink) è a dir poco affascinante: in pochi tweet veniamo a conoscere la situazione globale delle acque, abbiamo informazioni sul prosciugarsi del fiume Colorado, sull’affondamento del delta del Mekong, sulla siccità in Germania e sulle Ande e sui conflitti globali associati alla scarsità d’acqua. 

Ban Ki-moon ha dichiarato che “il cambiamento climatico non è solo un problema per il futuro, è una questione urgente oggi”. Quindi, cosa pos- siamo fare ora? Come conservare meglio l’acqua, non solo lungo i nostri fiumi, ma anche sugli altipiani, per esempio, dell’Oberland bernese? Pos- siamo stivarla sotto le nostre case? Possiamo sviluppare sistemi dedicati di accettazione e assicurazione? Come fermare l’evaporazione a livello globale? Piantando alberi su larga scala? E come facciamo a far scendere le temperature in montagna? O ad avere più neve? Come possiamo creare bacini d’acqua dolce dentro e intorno ai deserti?
Tutte queste domande possono portare a creare luoghi nuovi e affascinanti, nuovi paesaggi. Creiamoli! 
È un'agenda reale per il progetto!

Foto: Amanda Weideman

Speciale Guest Editor

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