Le creature di Bosa

Colore e gioco uniscono le due nuove collezioni di ceramica Bosa: presentati a Maison&Objet 2017 i primati di Elena Salmistraro e i piccoli mostri di Giovanni Motta.

A Maison&Objet 2017 l’azienda trevisana Bosa ha presentato i lavori in ceramica di Giovanni Motta e Elena Salmistraro, con mostriciattoli che recuperano stati emozionali perduti e scimmie che evocano il rapporto tra uomo e primate. 

Giovanni Motta, Momonsters per Bosa, 2017
Giovanni Motta, Momonsters per Bosa, 2017
Elena Salmistraro, Primates per Bosa, Cercopithecus Kandti – cercopiteco dorato, appartenente alla famiglia dei cercopitecidi africani, 2017
Elena Salmistraro, Primates per Bosa, Cercopiteco di Brazza – appartenente alla famiglia dei cercopitecidi africani, 2017

  I Momonsters sono protagonisti del regno di Giovanni Motta, designer veronese che trova ispirazione dai cartoon giapponesi e dagli schizzi dei suoi figli. Sono piccole sculture realizzate in ceramica che recuperano gli stati d’animo generati dai ricordi. “Un mostro – dal latino monstrum: prodigio, portento – è una cosa straordinaria come straordinario è vivere una certa emozione”, spiega il designer. 

Giovanni Motta, Momonsters per Bosa, 2017

Anche Elena Salmistraro usa una palette cromatica vivace per la sua collezione di vasi Primates, ispirata al potere della somiglianza tra scimmia e uomo. I vasi sono un pretesto per riportare questo animale nel nostro ambiente domestico. 

Elena Salmistraro, Primates per Bosa, Mandrillo – appartenente alla famiglia dei cercopitecidi africani, 2017