"Negli ultimi trent'anni, l'architetto portoghese Eduardo Souto de Moura ha prodotto un consistente corpo di lavoro capace di mostrare i caratteri della contemporaneità pur conservando l'eco delle tradizioni architettoniche.
La sua opera è la prova convincente del potenziale espressivo dell'idioma moderno e della sua capacità di adattarsi a condizioni locali differenti.
Eduardo Souto de Moura vince il premio Pritzker 2011
La giuria premia il coraggio della normalità dell'architetto portoghese. Di seguito, la motivazione della giuria.
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- 29 marzo 2011
- Washington
Sempre sensibile al contesto – inteso nel significato più ampio – e radicato in tempo, luogo e funzione, l'architettura di Souto de Moura rinsalda il senso della storia mentre espande la gamma di espressioni della contemporaneità. Già nei suoi primi lavori, risalenti ai primi anni Ottanta, Souto de Moura ha mostrato una coerenza d'approccio che rifiuta la facile adesione ai trend del momento. All'epoca, decisamente fuori moda, ha sviluppato un percorso del tutto personale durante l'apice dell'epoca Postmoderna. Se guardiamo indietro, oggi, i suoi primi edifici possono apparire normali ma non dobbiamo dimenticare quanto fossero coraggiose all'epoca in cui queste opere furono concepite.
La versatilità della sua pratica architettonica è evidente nella varietà delle commesse cui a dato risposta con successo: progetti dalla scala domestica a quella urbana.
Molti dei suoi primi lavori degli anni Ottanta riguardavano casa unifamiliari: rimangono tra i lavori più significativi.
Col tempo, tuttavia, la scala del suo lavoro si è ampliata: lo stadio Municipal di Braga, progettato nel 2000, è muscoloso, monumentale e molto a suo agio nel paesaggio in cui si insedia; la torre Burgo, progettata all'inizio degli anni Novanta e costruita un decennio più tardi, è composta da due edifici affiancati, con scale diverse, uno verticale, si slancia in altezza, mentre l'altro, orizzontale, si allinea al suolo: dialogano l'uno con l'altro e con il paesaggio urbano; il museo Paula Rêgo, a Cascais, completato nel 2008 – un gruppo di volumi nascosti tra gli alberi – è un'opera civile e al tempo stesso intima, appropriata per l'esposizione dell'arte.
Nell'apparente semplicità formale, le architetture di Souto de Moura intrecciano riferimenti complessi ai caratteri dei luoghi, della regione del paesaggio, a più ampi elementi della storia dell'architettura.
Nell'annunciare la scelta della giuria, Thomas J. Pritzker ha sottolineato che, “per la seconda volta nella storia del premio è stato scelto un architetto portoghese." La prima è stata nel 1992 quando Alvaro Siza è stato insignito del premio
Spesso la semplicità delle geometrie è sottolineata dal gioco tra pieno e vuoto o tra luce e ombra. Il restauro e la trasformazione del monastero di Santa Maria do Bouro, a Braga, per esempio, ha messo in luce la sua capacita di interpretazione in un edificio fortemente connotato.
Souto de Moura, infatti, ha saputo creare spazi coerenti con la storia ma moderni nella concezione. La forza delle sue opere deriva spesso dalla giustapposizione di elementi e concetti. La sua capacità unica di abbracciare la realtà con il mezzo dell'astrazione crea un linguaggio architettonico capace di trasformare il mondo fisico in metafisica.
Souto de Moura è un architetto affascinato dalla bellezza e dall'autenticità dei materiali. La conoscenza della tecnica costruttiva e la sensibilità per i materiali sono sempre visibili nei suoi edifici. Mostra confidenza nell'usare un materiale antico come la pietra o nel prendere ispirazione da un dettaglio moderno di Mies van der Rohe. L'uso ragionato del rame, della pietra, del cemento e del legno nel Centro Culturale di Porto, completato nel 1991, per esempio, è un testamento della sua capacità di coniugare i materiali in maniera espressiva. Modificando marciapiedi, strutture, percorsi e spazi pubblici per la metropolitana di Porto, ha conferito, poi, nuovo significato allo spazio pubblico. Nella Casa 2, costruita a Bom Jesus, nel 2007, ha saputo esprimere un inusuale ricchezza attraverso il trattamento del calcestruzzo delle pareti esterne.
L'architettura di Eduardo Souto de Moura, non è ovvia, frivola, o pittoresca. È piena di intelligenza e serietà. Il suo lavoro richiede un incontro duraturo, non una rapida occhiata. E come la poesia, è capace di comunicare emozioni a coloro che si prendono il tempo di ascoltare. I suoi edifici hanno una capacità unica di trasmettere caratteristiche apparentemente contrastanti: potenza, modestia, spavalderia e finezza, autorevolezza pubblica e senso di intimità. Tutte allo stesso tempo. Per l'architettura senza sforzo, serena, e semplice, e per la cura e la poesia che pervade ogni progetto, Eduardo Souto de Moura riceve il Premio Pritzker per Architettura 2011".
Presidente
The Lord Palumbo
Architectural Patron, Chairman of the Trustees, Serpentine Gallery
Former Chairman of the Arts Council of Great Britain
Former Chairman of the Tate Gallery Foundation
Former Trustee of the Mies van der Rohe Archive at the Museum of Modern Art, New York
London, England
Alejandro Aravena
Architect and Executive Director of Elemental
Santiago, Chile
Carlos Jimenez
Professor, Rice University School of Architecture
Principal, Carlos Jimenez Studio
Houston, Texas
Glenn Murcutt
Architect and Pritzker Laureate 2002
Sydney, Australia
Juhani Pallasmaa
Architect, Professor and Author
Helsinki, Finland
Renzo Piano
Architect and Pritzker Laureate 1998
Paris, France and Genoa, Italy
Karen Stein
Writer, editor and architectural consultant
New York, New York
Executive Director
Martha Thorne
Associate Dean for External Relations
IE School of Architecture
Madrid, Spain