Riti ancestrali per tempi moderni

Una piccola, elegante mostra alla Fondazione Arumjigi di Seul modernizza l’antico rituale coreano del Chuseok.

Il tenere insieme il rispetto per gli antenati, i nonni, la famiglia – concetti legati alla tradizione confuciana ma diffusi oltre i confini religiosi – con gli ancestrali riti del raccolto, molto sentiti in tutta l’Asia, si sposa con la modernità laica dello sviluppo capitalistico che il paese ha vissuto, con una straordinaria accelerazione negli ultimi trent’anni. È questo il Chuseok, che mette il nucleo famigliare al centro delle relazioni, quantomeno nell’immaginario collettivo dei coreani.

Ancestral rites for modern times. Veduta dell'installazione, Fondazione Arumjigi, Seul

La fondazione Arumjigi, che si occupa di tenere vive le tradizioni della Corea negli ambiti del cibo, dell’abbigliamento ma anche degli edifici, lavora per la conservazione delle tecniche artigianali trasformandole e modernizzandole, mantenendo la raffinatezza dei saperi, recuperando capacità sull’orlo della sparizione e introducendo variazioni formali e materiali adeguati alla realtà odierna. Certo le vicende politiche del Paese, inclusa la possibile riunificazione delle due Coree, e il quasi improvviso passaggio alla modernità fanno sì che lo spaesamento, la perdita della propria storia sia sentita con forza e l’élite culturale se ne sta facendo carico, non senza un occhio alle opportunità di business che si legano al turismo di lusso in cerca di esotismo con l’aria condizionata.

Ancestral rites for modern times L'eredità del rito ancestrale della famiglia confuciana tradizionale. Il capofamiglia di Yun Jeung  

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Ancestral rites for modern times Tavola rituale moderna formale e dignitosa

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Ancestral rites for modern times Yang Yu Wan, stoviglie rituali in vetro

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Ancestral rites for modern times Tavola rituale per abitanti in appartamento

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Ancestral rites for modern times Ki Wook, stoviglie rituali in ceramica e legno  

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Ancestral rites for modern times Lee In Chin, stoviglie rituali in ceramica

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Ancestral rites for modern times Kwon Dae Sup, stoviglie rituali in porcellana

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Ancestral rites for modern times Kim Hyeon Sung, stoviglie rituali in ottone

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Ancestral rites for modern times Kim Deok Ho, Lee In Wha, stoviglie rituali in ceramica

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Ancestral rites for modern times Lee Geon Min, stoviglie rituali nomadiche

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Ancestral rites for modern times Veduta dell'installazione

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La mostra, divisa in tre parti, coglie i cambiamenti in atto e li racconta con grazia. Nella prima parte sono state allestite le tavole rituali dedicate al filosofo Yi Hwang (1501-1570), e a Yun Jeung (1629-1714) studioso noto per la vita semplice e frugale che ha vissuto. Entrambi riferimenti della dinastia Joseon che rappresenta il cuore della cultura coreana a cui si devono i caratteri dell’alfabeto e l’unificazione dei popoli che abitavano la penisola e che è oggi il lascito culturale a cui attingere per conservare e ricostruire la “coreanità”.

Nella seconda parte sono allestite le tavole contemporanee. Semplici ed eleganti dimostrano che i rituali si possono osservare anche in un appartamento, dove vive ormai il 48% dei coreani. Non manca l’invito ai single, 28% della popolazione, a non dimenticare la famiglia. Certo è una famiglia ideale e immaginaria che magari vive lontana nelle campagne, oppure semplicemente non c’è più. Compaiono anche un intero set per la tavola rituale in vetro, un materiale inusuale per questo tipo di stoviglie e un set che sta in una valigetta, da portarsi dietro quando si viaggia o quando si va a celebrare il Chuseok sulla tomba degli antenati.

  • Ancestral rites for modern times
  • ARUMJIGI Culture Keepers Foundation
  • fino al 2 novembre 2018
  • 17 Hyoja-ro, Jongno-gu, Seul, Corea