Hugo Pratt inizia il suo percorso da fumettista facendo arte nei luoghi più improbabili. Nato a Rimini, era un vagabondo erudito, il cui personaggio più celebre — Il Corto Maltese — sarebbe diventato il fulcro di un universo vividamente illustrato. La sua carriera artistica comincia a 14 anni, negli anni Trenta, distribuendo schizzi di militari degli Altipiani alle truppe in Etiopia. Tre decenni più tardi, il suo amato protagonista avrebbe preso vita in Una ballata del mare salato, il graphic novel più celebre di Pratt.
Prima di dare vita a Corto Maltese, Pratt viaggia tra i continenti — dall’Africa alle Americhe, fino all’Europa — circondandosi di fumettisti e artisti internazionali. Il suo lavoro viene inevitabilmente influenzato: è un’opera intrisa di riferimenti e ricca di dettagli storici, che si insinuano nei racconti grafici sotto forma di cameo illustrati.
La mostra più grande di sempre dedicata a Hugo Pratt è in un palazzo del XV secolo
La retrospettiva sui fumetti di Hugo Pratt, al Palazzo delle Papesse di Siena, celebra una delle figure più affascinanti della cultura pop italiana: l’autore di Corto Maltese.
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- Ann Dingli
- 29 luglio 2025
Oggi i suoi disegni arricchiscono le pareti del Palazzo delle Papesse — una residenza nobiliare costruita tra il 1460 e il 1495 lungo la strada in pendenza di Via di Città, a pochi passi dalla celebre Piazza del Campo di Siena. Progettato da Bernardo Rossellino, scultore e architetto del Rinascimento fiorentino, il palazzo è noto per la sua facciata essenziale e austera in travertino, e per il suggestivo cortile interno che si sviluppa in altezza lungo tutto l’edificio, creando un microclima di ombra e suoni ovattati nel cuore di quello che oggi è uno degli spazi d’arte simbolo della città.
Ai piani superiori del palazzo, l’allestimento curato da Giovanni Mezzedimi gioca con le proporzioni e l’intensità dei materiali per dare nuova vita all’opera di Pratt su uno sfondo inedito. Si tratta della più ampia raccolta mai esposta del suo lavoro: un catalogo esaustivo di tavole, opere grafiche meno note e acquerelli. Il tutto si staglia sugli interni imbiancati del palazzo, le cui sale sono sovrastate da volte affrescate con scene circolari incorniciate da dettagli botanici,giocosi e decorativi. Le opere di Pratt sono suddivise per temi in stanze dedicate, con un’esposizione organizzata in una serie minimale di display, la cui ripetizione evita un eccesso di stimoli visivi in un contesto già così riccamente connotato.
Il progetto di Mezzedimi cerca un dialogo tra due contesti: l’architettura rinascimentale che ospita la mostra e l’universo vasto e immaginifico di Pratt. Gran parte dello spazio è lasciato libera da interventi, permettendo che le proporzioni, la luce, i pavimenti e i soffitti materici del palazzo restino protagonisti dell’esposizione. Il design è rispettoso del luogo, ma si dichiara con forme decise — in particolare con una serie di solide vetrine espositive in legno, poggiate su gambe a piramide, disseminate ritmicamente all’interno di molte sale.
La palette adottata nell'allestimento è minimale e questo si articola in tre tipologie di opere: murales a parete di grande formato, realizzati tramite stampe murali o proiezioni video dei disegni di Pratt; espositori verticali in legno massello; e una serie di cornici a parete progettate su misura in legno e perspex, che presentano sequenze o dettagli ingranditi delle tavole di Pratt.
Una serie di oggetti trovati e repliche si intrecciano con le opere esposte, creando una linea temporale tridimensionale delle vicende che hanno segnato la vita di Pratt. Maschere gigantesche, sculture e tessuti raccontano i suoi viaggi e mostrano come l’artista abbia integrato ciò che vedeva nelle sue opere — gli oggetti sono esposti accanto alle illustrazioni in cui compaiono.
Si tratta di una mostra ampia e ambiziosa, che tenta di catturare la vastità della produzione di un artista estremamente prolifico. Diverse interpretazioni si susseguono nei tre piani, aiutando il pubblico a trovare un punto focale in mezzo alla massa copiosa di contenuti illustrati in mostra. In alcune sale, suoni, proiezioni e scenografie grafiche di grande formato animano le opere di Pratt, ingrandendole e mettendole in movimento. In altri spazi, l’attenzione si concentra sui dettagli dei disegni originali. In un ambiente più raccolto, una stanza è stata completamente oscurata e al suo interno è stato creato un volume in legno verniciato di nero, che concentra l’attenzione su espositori sospesi in vetro, illuminati da una luce calda, dove sono esposte pagine originali di fumetti.
È facile immaginare come Pratt avrebbe incorporato nelle sue illustrazioni i colori caldi e i suoni di Siena, se fosse ancora in attività oggi. La mostra, che porta il sottotitolo “geografie immaginarie”, è destinata a viaggiare prima a Roma e successivamente a Venezia, città in cui lo stesso Pratt ha vissuto. In questo modo, l’avventuroso racconto di Corto Maltese e dei suoi compagni continua a evolversi, incorniciato in nuovi contesti nel tempo e nello spazio.
- “Hugo Pratt. Geografie immaginarie”
- Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem
- Palazzo delle Papesse, Via di Città 126, Siena
- 11 aprile-19 ottobre 2025