"L'arte mi ha tenuto fuori dalla
galera", sosteneva Jan Fabre nel
1981 con una performance dedicata
a Jacques Mesrine, uno dei
ladri più famosi di Francia.
"E
fuori dai musei", aggiunge oggi,
a distanza di vent'anni, riproponendo
e ampliando la performance
nelle sale del Louvre. La
tematica della libertà si estende
dunque al sistema dell'arte,
rappresentato dal museo dei
musei: il Louvre. Nella sala che
ospita la Nike di Samotracia,
Fabre ha cambiato numerosi
travestimenti interpretando
diversi personaggi della malavita.
L'artista fiammingo è stato
anche invitato dal museo francese
a confrontarsi con le opere
delle scuole pittoriche del Nord
Europa. "L'Ange de la métamorphose"
– questo il titolo della
mostra aperta fino al 7 luglio
– traccia un insolito itinerario
affiancando una trentina di opere
(disegni a penna, sculture di
ossa umane, dipinti con tracce
di sangue) ai quadri di Bosch,
Rubens, Van Eyck e Rembrandt.
Per l'occasione Fabre ha disegnato
anche una tazzina per
la Illy art collection, che sarà
prodotta in mille esemplari. Elena Sommariva
www.louvre.fr
Art kept me out of jail
"L'arte mi ha tenuto fuori dalla galera", sosteneva Jan Fabre nel 1981 con una performance dedicata a Jacques Mesrine, uno dei ladri più famosi di Francia.
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- 04 giugno 2008