Tadao Ando firma una galleria per celebrare le isole dell’arte in Giappone

Circondata da un pendio che all’inizio della primavera si ricopre di azalee, la Valley Gallery celebra i trent’anni dall’apertura del Benesse Art Museum, con l’obiettivo di far sperimentare ai visitatori la consonanza tra natura, arte e architettura.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Miyawaki Shintaro.

Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Miyawaki Shintaro.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Katsuyoshi Yano.

Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Katsuyoshi Yano.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Katsuyoshi Yano.

Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Katsuyoshi Yano.

Yayoi Kusama col Giardino di Narciso installato alla Biennale di Venezia, Italia, 1966 © YAYOI KUSAMA. Courtesy of David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai; Victoria Miro, London/Venice.

Yayoi Kusama with Narcissus Garden (1966) installed in Venice Biennale, Italy, 1966 © YAYOI KUSAMA. Courtesy of David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai; Victoria Miro, London/Venice.

In marzo del 2022 aprirà sull’isola giapponese di Naoshima la “Valley Gallery”, disegnata da Tadao Ando per il Benesse Art Site Naoshima, un progetto artistico su larga scala che si sviluppa su varie isole del Giappone – Naoshima, Teshima, Inujima, Shodoshima e Megijima. La galleria sarà il nono edificio sviluppato per l’iniziativa dal vincitore del Pritzker Prize e la sua inaugurazione celebrerà il trentesimo anniversario del Benesse Art Museum, il primo edificio del Benesse Art Site Naoshima, sempre di Tadao Ando.

La Valley Gallery, come suggerisce il nome, è situata in una valle circondata su tre lati dalle montagne. “Abbiamo deciso per un bel luogo circondato da un pendio che all’inizio della primavera si ricopre di azalee […],” ha raccontato Tadao Ando. Ispirato all’immagine di un santuario, il progetto è caratterizzato da una pianta a impronta trapezoidale sormontata da un tetto angolare, che attraverso delle fessure si apre per dare origine a uno spazio semi-aperto. L’edificio ha muri di cemento armato ed è coperto da uno strato di ferro dello spessore di 12 millimetri. “La lastra di ferro,” ha detto l’architetto, “ha delle aperture nate da operazioni geometriche di taglio e traslazione, che portano al suo interno la presenza della natura – data dalla pioggia, dal vento e dalla luce – per come è. Volevo creare uno spazio che fosse potente come un cristallo, anche se piccolo”, ha dichiarato l’architetto.

La realizzazione del progetto include anche la sistemazione paesaggistica dello spazio esterno circostante, al fine di collegare le altre strutture museali sparse nella natura. All’interno e all’esterno della galleria sarà esposto a larga scala il “Giardino di Narciso” di Yayoi Kusama e gli "88 Slag Buddha" di Tsuyoshi Ozawa – creati usando le scorie tossiche dei rifiuti industriali sull’isola di Teshima ed esposti dal 2006 – saranno in parte modificati per far esperire ai visitatori ancora più profondamente la risonanza tra natura, arte e architettura.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Miyawaki Shintaro. Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Miyawaki Shintaro.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Katsuyoshi Yano. Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Katsuyoshi Yano.

La Valley Gallery di Tadao Ando. Immagine di Katsuyoshi Yano. Valley Gallery by Tadao Ando. Image by Katsuyoshi Yano.

Yayoi Kusama col Giardino di Narciso installato alla Biennale di Venezia, Italia, 1966 © YAYOI KUSAMA. Courtesy of David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai; Victoria Miro, London/Venice. Yayoi Kusama with Narcissus Garden (1966) installed in Venice Biennale, Italy, 1966 © YAYOI KUSAMA. Courtesy of David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore/Shanghai; Victoria Miro, London/Venice.