La mostra “Hong Kong Barricades” di Lele Saveri, curata da Selva Barni/Fantom alla Triennale di Milano, è il racconto del particolare periodo storico che la città stato asiatica sta attraversando. Una lotta contro le oppressioni, quella che il fotografo documenta attraverso le immagini scattate a Hong Kong, una lotta che trova tracce concrete, e allo stesso tempo effimere, nelle barricate della città. Le strutture bloccano le strade ed è impossibile non notarle: quando Saveri, nell’ottobre del 2014, arriva a Hong Kong per insegnare, un gruppo di studenti guidava quella che poi è diventata famosa come la Rivoluzione degli Ombrelli, nata come protesta contro la riforma elettorale. Le fotografie rappresentano i blocchi costruiti dalla gente con quello che c’era a disposizione: transenne, cartoni, assi, bambù, segnali stradali, addirittura quadri e sgabelli, tutto tenuto insieme da catene, scotch e fascette di plastica. Le barricate sono opere in continua trasformazione e in continuo adattamento allo spazio che le circonda. La mostra è esposta negli spazi della scala brutalista di Carlo Ramous, costruita con gli architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti nel 1962. “Hong Kong Barricades”, che sarà aperta fino al 19 gennaio 2020, è parte del programma Parla Ascolta Guarda Fai diretto da Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro e che prevede incontri e installazioni per il pubblico fino al 2020.