La performance al Museo del Novecento del 26 settembre è l’episodio milanese di un progetto durato oltre un anno, curato da Gabi Scardi e realizzato da Fondazione Wurmkos in collaborazione con Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, e con l’apporto di Clara Rota con il laboratorio bassasARToria. Seguirà la mostra, che inaugura il 15 ottobre, alla Farmacia Wurmkos a Sesto San Giovanni, dove oltre agli abiti saranno esposti anche una parte dei materiali preparatori. Una grande energia vede 19 performer abitare i capi disegnati nei laboratori che a partire dal settembre 2018, quattro artisti – Francesco Bertelé, Francesca Marconi, Margherita Morgantin e Wurmkos –  hanno realizzato sul concetto di “abito”, inteso sia come significativa interfaccia tra corpo e spazio, tra persona e mondo, sia come elemento in grado di rivelare attitudini e aspirazioni, interpretando il rapporto dell’individuo con se stesso e con gli altri. I workshop si sono svolti presso Farmacia Wurmkos a Sesto San Giovanni e hanno visto una partecipazione variegata, convogliando le energie di diversi giovani in fase di transizione, accomunati dalla volontà di esprimere il proprio potenziale creativo individuale e di contribuire a un progetto condiviso. Dopo una prima fase di ricerca, riflessione e scambio, ogni laboratorio ha prodotto, grazie all’affiancamento di Clara Rota, una collezione di capi unici. MiAbito è uno dei progetti vincitori del bando Prendi pArte! Agire e pensare creativo promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.