Un palazzo reale su binari: cos’era il Royal Train, che verrà ritirato dopo due secoli

È stato l'emblema dello stile di viaggio della famiglia reale britannica per quasi due secoli. Ma la corsa del British Royal Train ora volge al termine: sarà ritirato entro il 2027, su decisione di re Carlo III.

Se negli ultimi anni i viaggi a lunga percorrenza in treni di lusso sono diventati il sogno proibito di molti, e una modalità di viaggio più lenta e godibile per i più fortunati, c’è una famiglia reale che ha anticipato di oltre centottant’anni questo trend, rendendolo un tratto distintivo della propria immagine regale: la famiglia reale britannica. Il British Royal Train, che per poco meno di due secoli ha svolto le veci di Buckingham Palace fungendo da residenza su rotaia in occasione dei viaggi dei regnanti, andrà in pensione entro il 2027, prima della naturale scadenza dell’attuale contratto di manutenzione. Con questa decisione da parte di Re Carlo III, si chiude una tradizione iniziata nel lontano 1842 con la regina Vittoria, prima regnante britannica a viaggiare su un treno.

Le motivazioni rientrerebbero nell’ambito di un piano di contenimento dei costi, al fine di alleggerire i bilanci della casa reale, che in questo modo rinuncia anche a uno dei simboli più longevi della monarchia britannica.

La storia del British Royal Train

La storia del Royal Train britannico affonda le sue radici nell'Ottocento, quando lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria diede inizio a una lunga trasformazione del modo di viaggiare, influendo anche sulla stessa presenza della monarchia nel paese. Sebbene la regina Adelaide fu la prima reale a usare il treno nel 1840, la regina Vittoria rese consuetudine l’uso del mezzo ferroviario nella vita dei reali con il suo viaggio dalla cittadina di Slough alla stazione di Paddington di Londra il 13 giugno 1842. A bordo di una carrozza su misura della Great Western Railway, trainata dalla locomotiva "Phlegethon", la regina realizzò che attraversare il regno su rotaia significava stringere un legame più stretto con la sua gente, generando una nuova percezione del ruolo monarchico, meno distante dal popolo.

Il Royal Train arriva alla stazione di Tattenham Corner nel giorno del Derby. Vista verso sud, in direzione di Purley e Londra, 1959. Via Wikimedia Commons. Foto di Ben Brooksbank.

Per questo nel 1869, la regina Vittoria commissionò nuove carrozze, aprendo la strada a interni sempre più lussuosi e funzionali. Con il Giubileo di Diamante del 1897, la Great Western Railway presentò un vero e proprio primo esemplare di Royal Train, composto da sei carrozze, alcune delle quali già dotate di illuminazione e servizi igienici. L'estetica era curata nei dettagli, con arredi in pelle verde scuro e fregi floreali che richiamavano i simboli delle nazioni del Regno Unito, utilizzando legni raffinati come il pino Karri, il mogano di Cuba e il satinwood.

L'inizio del Novecento vide l'introduzione di nuove carrozze per i successivi monarchi. Edoardo VII nel 1902 commissionò due nuovi salotti reali con ambienti distinti come una sala da fumo in mogano. Anche Giorgio V, nel 1912, viaggiò su un vagone progettato appositamente dalla Midland Railway, dotato anche di una carrozza ristorante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Royal Train assunse un ruolo cruciale per la sicurezza dei reali: re Giorgio VI si spostò su rotaia a bordo di tre carrozze blindate, realizzate dalla London, Midland and Scottish Railway nel 1941, per proteggerlo durante le visite nelle aree bombardate.

Dopo la guerra, la tradizione continuò, ma fu solo nel 1977, per il Giubileo d'Argento della regina Elisabetta II, che fu assemblato l'attuale convoglio ufficiale. Il moderno Royal Train, composto da nove carrozze dipinte nel distintivo "Royal Claret" (bordeaux), fu progettato secondo canoni di funzionalità ed eleganza misurata. Al suo interno, includeva uno studio, una sala da pranzo, una camera da letto e spazi per lo staff e la sicurezza.

Il Royal Train nel regno di Elisabetta II

La regina Elisabetta II aveva un rapporto speciale con il Royal Train. Non solo un mezzo pratico per spostarsi in occasione di viaggi ufficiali, ma un vero e proprio ufficio mobile e, soprattutto, un rifugio di privacy. Sembrerebbe infatti, che la sua carrozza personale, lunga circa ventidue metri e impreziosita da opere d’arte, fosse uno dei pochi luoghi dove la sovrana potesse realmente concentrarsi sul lavoro senza interruzioni.

Nonostante il desiderio di tranquillità, la regina non era certamente sola a bordo. Secondo quanto riportato, Elisabetta viaggiava con un seguito che poteva arrivare fino a trentaquattro collaboratori per viaggio. Una delle curiosità più singolari riguardava il momento del bagno della regina: si dice che facesse il bagno sempre alla stessa ora, e che i macchinisti ricevessero istruzioni precise per evitare ogni tipo di scossa o sobbalzo.

Una carrozza speciale costruita dalla London and Birmingham Railway nel 1842 per la regina Adelaide. Costruita dalla London & Birmingham Railway nel 1842, esclusivamente per l'uso della zia della regina Vittoria, la regina Adelaide. In esposizione al National Railway Museum di York. Via Wikimedia Commons. Foto di Alan Wilson.

Elisabetta II non è stata la sola a richiedere delle modifiche specifiche per il Royal Train: tutti i monarchi che hanno viaggiato a bordo di queste carrozze hanno lasciato il proprio segno distintivo sugli interni di vagoni che nel tempo sono stati sostituiti, molti dei quali sono conservati oggi in luoghi simbolici e musei, come il National Railway Museum di York. Qui si trova, tra gli altri, il vagone-salotto di re Giorgio VI (padre della regina Elisabetta), un'accogliente sala fumatori, in mogano, con intarsi in palissandro e legno satinato.

Il capolinea del British Royal Train

L'accesso al Royal Train è sempre stato un privilegio, con discriminazioni persino all'interno della stessa famiglia reale. Per molto tempo, l'utilizzo del treno è stato riservato principalmente a monarca regnante e consorte, e al massimo ai primi in linea di successione diretta. Il Principe William e Kate Middleton sono saliti a bordo del treno reale solo in occasioni molto specifiche e recenti, come il tour nel dicembre 2020. Unica eccezione che destò molta attenzione a corte fu l’invito che Elisabetta II destinò alla allora duchessa del Sussex, Meghan Markle, che ebbe il privilegio di viaggiare con la Regina in Cheshire poco dopo il suo matrimonio.

Nonostante il suo valore simbolico e la sua storia secolare, l'utilizzo del treno è diventato esiguo negli ultimi anni: il costo oneroso dei viaggi e della manutenzione, insieme alla volontà di re Carlo III di modernizzare la monarchia e ridurre le spese, hanno portato alla decisione di dismettere il Royal Train. La sua imminente fine, prevista prima del 2027, segna la chiusura di un'epoca per questo straordinario simbolo della monarchia britannica su rotaie, che sarà sostituito da due nuovi elicotteri per gli spostamenti privati della famiglia reale.

Immagine di apertura: il salone da giorno costruito nel 1890 da Wolverton per la regina Vittoria © Royal Train