A Milano, Fonderia Battaglia ospita Kura

Una mostra collettiva con artisti come Martin Soto Climent e Adrien Missika inaugura il nuovo programma espositivo nel suggestivo spazio della fonderia artistica.

A Milano, in Fonderia Battaglia, negli stessi spazi in cui è stato installato Peep-hole, per alcune stagioni espositive (2013-2016),  il 5 luglio la piattaforma romana di Cura inaugura  Kura. Cura è un progetto editoriale e curatoriale nato a Roma nel 2009 composto dai suoi fondatori Ilaria Marotta e Andrea Baccin, che oggi contano anche su una diffusa rete di collaboratori, curatori, artisti e critici di stanza internazionale. Tanto la rivista, quanto la pubblicazione di volumi e libri, compongono l’universo di Cura, perseguendo una programmazione di mostre dedicate ad artisti internazionali svolte sia all’interno dello spazio espositivo Basement Roma, fondato nel 2012, al quale appunto, dal 5 luglio ha cominciato ad affiancarsi la programmazione di KURA, negli spazi compositi di via Stilicone. Tra il cortile, il primo piano e un piccolo spazio all’interno dell’archivio di Fonderia Battaglia, nei prossimi anni, Cura si svilupperà ulteriormente,  attraverso la curatela di mostre e progetti espositivi indipendenti. Programmazioni che creeranno competenze e progetti abbastanza riconoscibili da continuare a perseguire le diverse attività su invito di Cura, inclusa la presentazione di progetti a musei, fondazioni, gallerie e spazi indipendenti in tutto il mondo.

Img.1 "Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)", veduta della mostra, Kura, Milano, 2018
Img.2 "Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)", veduta della mostra, Kura, Milano, 2018
Img.3 "Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)", veduta della mostra, Kura, Milano, 2018
Img.4 "Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)", veduta della mostra, Kura, Milano, 2018
Img.5 "Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)", veduta della mostra, Kura, Milano, 2018

In una lunga e calda serata estiva il Grand Opening di Kura si presenta affollato ed diffuso, attraverso una sorta di dichiarazione di poetica nei confronti di un nuovo ingresso nella realtà: si tratta di Summer Rhapsody, una mostra collettiva che porta a Milano e nella tridimensionalità un andamento ulteriore delle proposte di Cura. Fino a fine luglio, infatti, le strutture quotidiane, improvvisate di Mitchell Anderson; un intervento chimico di Davide Balula; le panche divelte di Anna-Sophie Berger; i dipinti espliciti di Louis Fratino; un de-contenitore di Nancy Lupo; alcune enormi nuvole luminose di Mélanie Matranga; nonché le ballerine meccaniche di Caroline Mesquita;  i neon come condensatori linguistici di Adrien Missika e il viaggio raccolto del messicano Martin Soto Climent dialogano a distanza, dall’interno dell’edificio post industriale, con le coloratissime tensostrutture, site-specific, di Roberto Coda Zabetta, poste proprio al di sopra del cortile.

In una sala a parte, un ristretto bookshop diventerà, sei prossimi mesi, una sorta di postazione permanente per il personale che aprirà al pubblico le mostre future. Kura infatti, dopo la pausa estiva, ospiterà mostre personali e collettive di artisti del panorama internazionale contemporaneo, con particolare attenzione alla generazione nata a cavallo dei primi anni Ottanta. Si avvarrà di un board di artisti e curatori, tra cui David Reinfurt (Dexter Sinister), Lorenzo Benedetti (Kunstmuseum St. Gallen), Luís Silva e João Mourão (Kunsthalle Lissabon) e Samuel Leuenberger (SALTS Birsfelden). A Milano inaugura dunque una nuova tipologia di spazio, che sulla scia delle attività dei numerosi project-space finalmente propone una molteplicità di registri analitici della cultura contemporanea.

  • Kura. Grand Opening (Summer Rhapsody)
  • Ilaria Marotta e Andrea Baccin
  • fino al 10 settembre 2018
  • Kura
  • via Stilicone 10, Milano