Basta prendere Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018, e aggiungerci il fervore che ruota attorno a Manifesta 12, la dodicesima biennale nomade di arte contemporanea, per capire cosa abbia spinto Irene Crocco, gallerista e fondatrice di Viasaterna, a trasferire temporaneamente la sede della sua galleria milanese in uno dei magnifici appartamenti nascosti nel centro storico del capoluogo siciliano.

Circondato da palazzi nobiliari dell’Ottocento, chiese dalla bellezza struggente e trattorie che sono veri e propri luoghi di "culto" del cibo palermitano, “Casino Palermo” è la sede temporanea di Viasaterna in via Alloro 129 e contemporaneamente il nome di un ricco calendario di mostre, eventi e residenze d’artista. A partire dal 4 giugno e per un totale di otto settimane, otto artisti italiani e internazionali sono infatti chiamati a dialogare con la città di Palermo insediandosi e ri-animando una delle sue affascinanti dimore nel cuore dello storico quartiere della Kalsa.

Ben lontano dalla tradizionale galleria, “Casino Palermo” è concepito come esperienza sociale e di scambio, ibrida e in continua evoluzione, a metà tra una residenza d’artista, uno spazio espositivo e un luogo d’incontro per artisti, creativi e appassionati di arte contemporanea che vogliano scoprire e confrontarsi col lavoro degli artisti Olì Bonzanigo, Alessandro Calabrese, Martina Corà, Theo Drebbel, Ramak Fazel, Teresa Giannico, Guido Guidi e Takashi Homma.

“Così come spesso accade,” racconta Irene Crocco, “anche questo progetto è nato, oltre che da una splendida occasione, da una duplice esigenza: da una parte il desiderio di uscire dai confini della galleria con una nuova e stimolante sfida, dall’altra l’urgenza di offrire – non solo agli artisti, al pubblico e alla città, ma anche a noi stessi – la possibilità di dar vita a un dialogo ancora più personale e ravvicinato tra persone e realtà apparentemente diverse e lontane tra loro”.