Itsuko Hasegawa vince la prima edizione del Royal Academy prize di architettura

L’architetta giapponese è la prima premiata secondo la Royal Academy. In giuria anche Louisa Hutton, Richard Rogers e Joseph Grima.

Itsusko Hasegawa è stata premiata “per la sua inflluenza e contributo continuativo alla cultura dell’architettura”. Si tratta del primo premio annuale della Royal Academy di architettura, supportato dalla Dorfamn Foundation, e che vede come presidente in giuria Louisa Hutton, e tra i membri Richard Rogers RA e Joseph Grima. “Uno degli architetti giapponesi più importanti”, fra i commenti dei giurati. Questo premio ha anche il compito di riabiliatare una figura di architetto meno considerata, nonostante la sua importanza nell’architettura moderna. Itsuko Hasegawa ha cominciato a lavorare con l’architettura mertabolista con Kazuo Shinohara, Fumihiko Maki and Kenzo Tange fondendo le idee di megastrutture con quelle di crescita organica.

Fig.1 Shonandai Cultural Centre, Kanagawa, Japan, 1990. Foto Shuji Yamada
Fig.2 Shonandai Cultural Centre, Kanagawa, Japan, 1990. Foto Shuji Yamada
Fig.3 Shonandai Cultural Centre, Disegno
Fig.4 Sumida Culture Factory, Tokyo, Japan, 1994. Foto Mitsumasa Fujitsuka
Fig. 5, Sumida Culture Factory, Tokyio, Japan, 1994. Foto di Mitsumasa Fujitsuka
Fig.6 Sumida Culture Factory, disegno.
Fig.7 Yamanashi Fruits Museum, Yamanashi, Japan, 1995. Foto Mitsumasa Fujitsuka
Fig.8 Yamanashi Fruits Museum, Yamanashi, Japan, 1995. Foto Mitsumasa Fujitsuka
Fig.9 Yamanashi Fruits Museum, Yamanashi, Japan, 1995. Foto Mitsumasa Fujitsuka
Fig.10 Fig.9 Yamanashi Fruits Museum, disegno
Fig.11 Yamanashi Fruits Museum, disegno
Fig.12 Niigata Performing Arts Center, Niigata, Japan, 1998. Foto Mistumasa Fujitsuka
Fig.13 Niigata Performing Arts Center, Niigata, Japan, 1998. Foto Mistumasa Fujitsuka
Fig.14 Niigata Performing Arts Center, Niigata, disegno
Fig.15 Niigata Performing Arts Center, Niigata, disegno
Fig. 16 Suzu Performing Arts Centre, Ishikawa, Japan, 2006. Foto Shigeru Ono
Fig. 17 Suzu Performing Arts Centre, Ishikawa, Japan, 2006. Disegno

Dopo l’esperienza metabolista Hasegawa ha poi continuato a lavorare con Shinoara a un’architettura tradizionale giapponese: queste due influenze lavorative hanno creato l’architetto che è ora. Gli edifici di Hasegawa hanno luce, si avvalgono d materiali semplici e forme dinamiche. Louisa Hutton presidente della giuria spiega “Quello che trovo più interessante dell’architettura di Itsuko Hasegawa è lo spirito di invenzione. I suoi edifici trasudano un ottimismo che potrebbe essere interpretato come utopismo. Hasegawa sembra speculare su come si possa cambiare il mondo attraverso l’architettura impiegando le capacità della disciplina – progettando e costruendo edifici – al servizio della società”.