Gli oggetti sospesi di Erika Hock in mostra a Milano

Catene, tubi di acciaio verniciato, lampade e colori pastello. L’arte di Erika Hock entra nel quotidiano chiamando a rapporto design, architettura e moda.

Nata in Kirghizistan nel 1981 Erika Hock ha studiato storia a Münster, arti visive a Düsseldorf e belle arti a Ghent. Dopo Anversa, Colonia e Bruxelles arriva a Milano con una mostra personale sul suo particolare modo di vedere il design, lo spazio e l’arte.

Fig.1 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.2 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.3 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.4 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.5 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.6 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017
Fig.7 Erika Hock, “Performing Domesticity”, vista dell’installazione a Rita Urso Artopiagallery, Milano, 2017

La mostra “Performing Domesticity” alla galleria Rita Urso Artopiagallery affianca gli ultimi lavori, tra cui la serie Lamps, alla sua prima serie in tubolare d’acciaio verniciato Elbows and Knees. Hock astrae le forme familiari degli oggetti di design e le traduce in frammenti sospesi nello spazio. La scelta dei colori, e l’abbinamento dei materiali parlano di moda, mentre le forme sinuose attirano lo spettatore che è invitato a relazionarvisi. Gli oggetti perdono la loro stretta funzionalità e si animano diventando personaggi dell’abitare che da soli esplorano nuove forme e aspirazioni.

  • Performing Domesticity
  • Erika Hock
  • fino al 18 novembre 2017
  • Rita Urso Artopiagallery
  • via Lazzaro Papi 2, Milano