Close Reading

La mostra, alla galleria Tulpenmanie a Milano, compie una selezione dei recenti esiti di analisi formali di capolavori architettonici dal Rinascimento alla contemporaneità.

Le idee formali e sintattiche che fondano un progetto di architettura possono programmaticamente inserirlo in un sistema di relazioni con progetti precedenti, i quali diventano ideali interlocutori in un proficuo discorso tra varie epoche e ricerche.

In apertura: Alexander Porter, analisi del Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti, Rimini, dal corso di Andrew Holder a Harvard GSD. Qui sopra: Kerry Garikes, studio di Piazza del Popolo, Roma, dal corso di Peter Eisenman, Yale School of Architecture, 2016

L’analisi formale delle opere di architettura, per esempio negli sviluppi che in ambito anglosassone muovono dagli studi di Rudolf Wittkower e Colin Rowe fino al più recente Close Reading istituito negli ultimi decenni da Peter Eisenman, riveste una cruciale importanza nel tessere questo dialogo tra opere di architettura tramite il disegno, attività prodromica alla scrittura di nuove opere come continua occasione di critica e studio delle idee architettoniche.

Michael Young, lettura di Sant’Ivo alla Sapienza di Francesco Borromini, Roma, Princeton University School of Architecture

La mostra “Close Reading”, ideata da Lorenzo Degli Esposti e ospitata nella galleria Tulpenmanie a Milano, compie una selezione dei recenti esiti di analisi formali di capolavori architettonici dal Rinascimento alla contemporaneità, offrendo attraverso oltre duecento disegni una comparazione tra le ricerche di scuola italiana, inglese e statunitense.

Karen Stolzenbergy, analisi della Vyborg Library di Alvar Aalto, dal corso di Jeffry Burchard, Harvard GSD


4 – 31 aprile 2017
Close reading. Formal analysis in architecture
a cura di Lorenzo Degli Esposti
Galleria Tulpenmanie
via Mauro Macchi, 6 Milano