1+1+1

“1+1+1” è un trittico di mostre: tre autori – un architetto, un designer e una pittrice – hanno accolto l’invito ad abitare insieme gli spazi di Assab One a Milano.

“1+1+1” è un trittico di mostre: tre autori – un architetto, un designer e una pittrice – hanno accolto l’invito ad abitare insieme gli spazi di Assab One. Ognuno di loro ha deciso di intervenire con lavori inediti che insistono sulla prossimità tra arte, architettura e design. Nelle tre mostre infatti arte, architettura e design si annullano in favore di una ricerca espressiva che non si deposita sul terreno già battuto dalle professioni dei tre autori.

Il lavoro di Bijoy Jain ha molto a che fare con le emozioni e nasce in gran parte dall’osservazione profonda di tutto ciò che si può trovare in natura – una percezione non contaminata dal giudizio. Formatosi come architetto, Bijoy considera l’uomo sinonimo di materia, dove la creazione si confronta con un contesto che è in continua trasformazione, un flusso continuo.

Bijoy Jain, veduta della mostra Water, Air, Light, Assab One. Foto Lilian Istrati
Bijoy Jain, Studio Mumbai. Foto Studio Mumbai
Bijoy Jain, <i>Tazia</i>, work in progress. Foto Studio Mumbai
Bijoy Jain, veduta della mostra Water, Air, Light, Assab One, dettaglio del modello. Foto Lilian Istrati
Bijoy Jain, backstage della mostra Water, Air, Light. Foto Delfino Sisto Legnani

  La relazione tra bi e tri dimensione è un elemento fondamentale della ricerca pittorica di Chung Eun Mo. Lo studio della prospettiva e l’affezione per il suo artificio determinano un’arte di base concettuale che sfocia in una azione rigorosa, concreta e tangibile di forme e spazi composti. Una pittura architettonica che, sebbene autonoma, evoca la tradizione di Le Corbusier e Joseph Albers per la costanza ossessiva e per l’inesauribile sperimentazione.

Chung Eun Mo, veduta della mostra Shapes and Shades. Foto Lilian Istrati
Chung Eun Mo, Studio, 2012. Foto Alice Fiorilli
Chung Eun Mo, <i>Interim</i>, olio su lenzuolo. Foto Alice Fiorilli
Chung Eun Mo, Napoli 2010. Foto Mario Laporta
Chung Eun Mo, veduta della mostra Shapes and Shades. Foto Lilian Istrati

  George Sowden, un designer – uno dei fondatori di Memphis – utilizza elementi della sua produzione industriale e li trasforma in un proprio vocabolario per comporre una serie di imponenti installazioni. Il designer ha detto: “Per la mostra The Heart Of The Matter ho costruito delle opere (che considero opere d’arte) attingendo qua e là a oggetti che ho disegnato, inclusi pattern realizzati per il tessile e decorazioni delle mie ceramiche. Utilizzandoli come materiale grezzo li ho riorganizzati, a volte cambiandone la dimensione e la scala, e riposizionandoli in maniera tale che non possano più essere riconoscibili come prodotti. Decontestualizzati sono solo forme e colori.”

George Sowden, backstage della mostra The Heart of the Matter, Assab One, 2017
George Sowden, studio
George Sowden, veduta della mostra The Heart of the Matter, Assab One, 2017
George Sowden, veduta della mostra The Heart of the Matter, Assab One, 2017


27 marzo – 26 maggio 2017
1+1+1. Bijoy Jain + George Sowden + Chung Eun Mo
un progetto di Elena Quarestani, a cura di Marco Sammicheli
Assab One
via Privata Assab 1, Milano