Plagio Rossetti

Il collettivo HPO ha realizzato un’installazione a Ferrara per ricordare la riscoperta dell’architetto Biagio Rossetti di Bruno Zevi, e allo stesso tempo stimolare il recupero dell’area.

In occasione della chiusura dell’anno in cui ricorre il cinquecentenario della morte di Biagio Rossetti il collettivo HPO ha realizzato un’installazione-evento per ricordare la controversa riscoperta dell’architetto ferrarese, avvenuta alla metà del secolo scorso da parte del più noto storico e critico dell’architettura dell’epoca, Bruno Zevi.

Incaricato dall’amministrazione civica di realizzare una mostra per celebrare Rossetti, Zevi traduce il lavoro dello storico in una costruzione critica orientata a fornire delle risposte sul presente. Come in un grande plagio, egli reinventa la figura dell’artista-capomastro rinascimentale, facendolo diventare un urbanista nel senso moderno della parola e il modello per illustrare quale forma doveva assumere la pratica urbanistica nell’Italia della post-ricostruzione.

Collettivo HPO, Plagio Rossetti, Ferrara 2016
Collettivo HPO, Plagio Rossetti, Ferrara 2016
Collettivo HPO, Plagio Rossetti, Ferrara 2016
Collettivo HPO, Plagio Rossetti, Ferrara 2016

  Rossetti diventa così personaggio ante-litteram, un maestro rinascimentale anticonformista, un pianificatore di nuove misure cittadine, impegnato a compiere la trasformazione dell’intera società, non solo dell’edilizia cittadina. Bruno trasforma così Biagio in un applicatore dei criteri con i quali era necessario gestire la pianificazione delle città contemporanee e fa di Ferrara l’esempio di quella che sarebbe dovuta diventare la politica delle città del nuovo centro-sinistra. Alla mostra seguirà qualche anno dopo una monografia di successo che, nelle sue numerose edizioni, si trasformerà progressivamente in un vero e proprio “manuale universale”, valido per ogni città, con l’obiettivo di presentare e divulgare dei moderni criteri di lettura degli spazi urbani da acquisire attraverso la lettura e la comprensione delle raffinatezze della dell’ambiente architettonico ferrarese. HPO vuole tornare a dare degna ‘sepoltura’ all’architetto ferrarese attraverso un evento che contesta l’operazione critica di Zevi, mostrandone al tempo stesso il valore e l’importanza storica.

Collettivo HPO, Plagio Rossetti, Ferrara 2016

Per mezzo di una performance nella quale sarà coinvolto il pubblico, HPO ha realizzato un’installazione nel luogo in cui giacevano i resti mortali del Rossetti: l’antica chiesa di Sant’Andrea, oggi in via Camposabbionario. Un modo per restituire decoro ai ruderi del monumento, attualmente di pertinenza della Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri, e di cui oggi resta solo la navata destra. Il collettivo HPO, nato nel contesto della facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, intende in questo modo portare l’attenzione sull’area di Sant’Andrea e sollecitarne un recupero attivo.


fino al 7 gennaio 2017
Plagio Rossetti. Un funerale per la critica
via Camposabbionario 11a, Ferrara
A cura del Collettivo HPO
Promosso dal Comune di Ferrara
In collaborazione con Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri
Con il supporto del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara
Allestimento: Riccardo Simioni e Ground Action
Grafica: Mara Femia