Centro Luigi Pecci

Dopo il completamento dell’avveniristico ampliamento a forma di navicella spaziale, riapre al pubblico il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

È fissato per il 16 ottobre 2016 il Grand Opening del nuovo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, dopo il completamento dell’avveniristico ampliamento a forma di navicella spaziale dell’architetto Maurice Nio e la riqualificazione dell’edificio originario di Italo Gamberini.

Maurice Nio, Sensing the waves, nuova ala del museo. Foto: Mario Gianni

Il Centro Pecci sarà l’unica istituzione pubblica dedicata all’arte contemporanea in Italia, e una tra le poche in Europa, a inaugurare un nuovo edificio nel decennio 2010-2020.

Maurice Neo, interno della nuova ala, piano terra. Foto: Lineashow

Un luogo non solo espositivo ma il più versatile e trasformabile possibile, basato sulla sperimentazione e la ricerca, puntando a una relazione dinamica con il suo pubblico e divenendo un luogo particolarmente attivo con il prolungamento dell’apertura alla sera, quando alle mostre si affiancano performance, concerti e proiezioni, ma anche conferenze, laboratori e corsi per adulti.

Henrique Oliveira, Transarquitetonica, 2014, Museu de Arte Contemporânea, São Paulo, Brasile. Legno, mattoni, fango, bambù, PVC, compensato, rami e altri materiali, 5 x 18 x 73 m. Foto: Everton Ballardin

Nell’occasione della riapertura del Centro Pecci, al quale la Regione Toscana ha attribuito il compito di coordinamento e fulcro regionale dell’arte contemporanea, una serie di eventi e mostre collaterali saranno presenti nella città di Prato e sul territorio, coinvolgendo Firenze, Pisa, Vinci.

Robert Kuśmirowski, 2013, legno, colla, pigmenti, vernice, cartone, gomma, plastica, vetro, metallo, tende, carta, libri, Lyon Biennale, dep. in MAC LYON, 8 x 24 x 22 m