In inverno riscaldarsi le mani con una tazza di tè è un conforto per la nostra mente, ma al giorno d’oggi è normale impostare il riscaldamento sui 22 gradi sprecando denaro ed energia e soprattutto, dimenticando che in realtà fuori è freddo.
Maddalena Selvini: S-Pot
Ispirata dall’immagine nostalgica di scaldarsi le mani con una tazza di tè durante l’inverno, Maddalena Selvini ha creato un set di stoviglie in pietra che si comporta come una stufa.
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- 06 febbraio 2015
- Milano
In questo modo si finisce per estraniarsi completamente dal nostro ambiente e da noi stessi. Nel passato la gente si riuniva intorno al camino, cuocendo il cibo sopra la stufa e raccogliendo il carbone per scaldare i letti prima di andare a dormire.
Da questa immagine nostalgica Maddalena Selvini ha creato una serie di piatti che si comporta come una stufa. Il coperchio è realizzato in tre cerchi che permettono all’utente di decidere cosa scaldare sulla cima della pentola mentre si cuoce il cibo. Il materiale utilizzato è la Pietra Ollare, un serpentino morbido della Valtellina, lavorata a mano secondo un’antica tradizione che si sta lentamente perdendo, e ottimo materiale per cucinare, perché è naturalmente lubrificata (dal talco), è piacevole al tatto e mantiene il suo calore per molto tempo. Grazie alle proprietà di questa pietra la designer ha potuto utilizzare la sabbia lasciata dal tornio per creare un nuovo tipo di gres e di smalto. Utilizzando diverse percentuali di pietra mista a porcellana ha creato una gamma di colori e texture. Pertanto nulla viene sprecato e ciotole, tazze e teiera diventano parte della collezione S-Pot. Il coperchio della teiera è fatto di pietra e può essere usato come scaldaletto. Con questo progetto Selvini spera di portare di nuovo nelle nostre case la sensazione intima di una stufa.
S-Pot
Design: Maddalena Selvini