Roma Art 2Nights

Dal 26 al 28 settembre 2014 avrà luogo la quarta edizione di “Roma Art 2Nights” il lungo weekend d’arte contemporanea capitolino promosso da Untitled Association.

Circa 20 gli spazi, tra gallerie, e fondazioni e istituzioni estere che apriranno le loro porte al pubblico anche con orari straordinari  in occasione di “Roma Art 2Nights”.

Tutte le mostre sono state pensate per offrire una visione ampia e di elevata qualità dell’arte contemporanea presente a Roma con l’obiettivo di diffondere le proposte artistiche italiane e internazionali più stimolanti.

Venerdì 26 si apre presso la galleria Frutta la tappa italiana di “A Petite Fair”, piccola fiera indipendente e itinerante nata nel 2012 e “There is No Place Like Home”, il progetto di 29 artisti in un cantiere sull’Aurelia Antica a cui Untitled Association e “Roma Art 2Nights”offrono il loro supporto.

 Domenica 28 a Villa Medici sarà annunciato il vincitore della nuova edizione del Menabrea Art Prize, giunto alla quarta edizione. Il tema sul quale quest’anno gli artisti si sono cimentati è: “L’autoscatto perfetto nell’età del self(ie)-portrait”.

In apertura: Claudia Losi, Beating Wings _ Making Words, 2014, installazione video in collaborazione con Luca Cattivelli. In mostra presso Reale Istitituto Neerlandese a Roma. Sopra: Giulio Delvè, Utopistiche finestre d’Ambra, 2010, ambra, olio di lino, lino, neon, legno, cavi elettrici. Otto lastre, dimensioni variabili. In mostra presso Reale Istitituto Neerlandese a Roma

Quest’anno il programma si arricchisce del progetto curatoriale dal titolo “Èdra. Connecting landscapes” ideato da Camen Stolfi per Untitled Association e pensato per coinvolgere le istituzioni accademiche e culturali internazionali attive a Roma, evidenziando le fitte relazioni tra individuo, spazio, memoria e storia che ci legano a un luogo.

Il progetto è strutturato in una mostra collettiva diffusa le cui opere saranno disseminate all’interno della rete capillare di accademie e istituti di cultura di Roma: American Academy in Rome (Gianicolo); Ambasciata di Finlandia/Istituto Romano di Finlandia (Gianicolo);   Centro Russo di Scienza e Cultura (Centro/Piazza Navona); Istituto Polacco (Centro/Prati); Ambasciata del Brasile a Roma (Centro/Piazza Navona); Centro Russo di Scienza e Cultura (Centro/Piazza Navona); Ambasciata del Messico in Italia (Nomentano); Reale Istitituto Neerlandese a Roma KNIR (Valle Giulia).

Tale frammentazione se da un lato richiama la fisionomia del sistema artistico locale dall’altro intende soprattutto promuovere una maggiore interazione del pubblico con la diversità e la pluralità delle iniziative e degli spazi artistico-culturali presenti nella città. Il progetto “Èdra. Connecting landscapes” esplora l’efficacia della narrazione in relazione alla composizione sfaccettata del paesaggio sia esso interiore, virtuale, fisico. Il titolo, con riferimento al termine greco èdra (“lato, faccia”) sottolinea la stretta interconnessione e la pluralità degli aspetti sociali, geopolitici, culturali che contribuiscono a descrivere un paesaggio. Articolata nella forma di una mappa concettuale, il progetto presenta i lavori di dodici artisti internazionali – che lavorano con la storia, la narrazione e la memoria – attraverso un percorso rizomatico che si evolve di nodo in nodo, e restituisce una rappresentazione del paesaggio costituitosi per sovrapposizione, adattamento e integrazione tra  relazioni umane, spaziali e temporali.

Marco Basta, Giardino, 2010 – 2011, pennarello su feltro, 300 x 346 cm. Foto: Alessandro Zambianchi. In mostra presso American Academy in Rome

Le opere di Theo Firmo, Marco Strappato, Ariel Orozco, Ludovica Gioscia, Marco Basta, Davide D’Elia, Raffaella Crispino, Critical Art Ensemble, Joaquin Segura, Tatiana Musi, Stanislao Di Giugno, Nika Neelova, Ekaterina Panikanova, Claudia Losi e Giulio Delvè sono riflessioni su tematiche antropologiche e socio-politiche relative alla società contemporanea e derivanti dai propri contesti di riferimento, elaborazioni di ricordi personali, narrazioni di terzi e ricerche su materiali d’archivio che contribuiscono coralmente a definire il tema del paesaggio come scenario all’interno del quale ciascun artista fornisce gli elementi per una costruzione multipla, orizzontale e sfaccettata attraverso video, disegni, pittura e installazioni. Se dall’arte bizantina alla Land Art, dalle vedute topografiche degli ambienti industrializzati degli anni Settanta ai progetti incentrati su inquinamento, sostenibilità e politica, l’arte ha largamente esplorato il tema del paesaggio, lo ha fatto soffermandosi sui suoi cambiamenti geografici e culturali – presentandone una rappresentazione sempre statica, istantanea, principalmente bidimensionale che dimenticava invece gli aspetti di interazione, accumulazione, sovrapposizione e virtualità. Gli artisti selezionati condividono un interesse nelle forme di resistenza collettiva, nello studio dell’antropologia sociale e nella narrazione come strumento di conservazione e tutela della memoria e della storia sia individuale sia comunitaria.

A sinistra: Ludovica Gioscia, Pån-Stack, 2012 (parte del progetto Product Placement, Angus Hughes Gallery, Londra). Serigrafia inchiostro su cartoncino, 300 x 75 x 75 cm. Courtesy Galleria Riccardo Crespi. Foto: Michele Panzeri. In mostra presso American Academy in Rome. A destra: Theo Firmo, Hillustrated Story, 2011, inchiostro e pirografo su carta, Serie di 64 disegni 23 x 15,5 cm. In mostra presso Ambasciata del Brasile a Roma


dal 26 al 28 settembre 2014
Roma Art 2Nights
Èdra. Connecting landscapes

promossi da Untitled Association
Roma