Tale frammentazione se da un lato richiama la fisionomia del sistema artistico locale dall’altro intende soprattutto promuovere una maggiore interazione del pubblico con la diversità e la pluralità delle iniziative e degli spazi artistico-culturali presenti nella città.
Il progetto “Èdra. Connecting landscapes” esplora l’efficacia della narrazione in relazione alla composizione sfaccettata del paesaggio sia esso interiore, virtuale, fisico.
Il titolo, con riferimento al termine greco èdra (“lato, faccia”) sottolinea la stretta interconnessione e la pluralità degli aspetti sociali, geopolitici, culturali che contribuiscono a descrivere un paesaggio.
Articolata nella forma di una mappa concettuale, il progetto presenta i lavori di dodici artisti internazionali – che lavorano con la storia, la narrazione e la memoria – attraverso un percorso rizomatico che si evolve di nodo in nodo, e restituisce una rappresentazione del paesaggio costituitosi per sovrapposizione, adattamento e integrazione tra relazioni umane, spaziali e temporali.
Le opere di Theo Firmo, Marco Strappato, Ariel Orozco, Ludovica Gioscia, Marco Basta, Davide D’Elia, Raffaella Crispino, Critical Art Ensemble, Joaquin Segura, Tatiana Musi, Stanislao Di Giugno, Nika Neelova, Ekaterina Panikanova, Claudia Losi e Giulio Delvè sono riflessioni su tematiche antropologiche e socio-politiche relative alla società contemporanea e derivanti dai propri contesti di riferimento, elaborazioni di ricordi personali, narrazioni di terzi e ricerche su materiali d’archivio che contribuiscono coralmente a definire il tema del paesaggio come scenario all’interno del quale ciascun artista fornisce gli elementi per una costruzione multipla, orizzontale e sfaccettata attraverso video, disegni, pittura e installazioni.
Se dall’arte bizantina alla Land Art, dalle vedute topografiche degli ambienti industrializzati degli anni Settanta ai progetti incentrati su inquinamento, sostenibilità e politica, l’arte ha largamente esplorato il tema del paesaggio, lo ha fatto soffermandosi sui suoi cambiamenti geografici e culturali – presentandone una rappresentazione sempre statica, istantanea, principalmente bidimensionale che dimenticava invece gli aspetti di interazione, accumulazione, sovrapposizione e virtualità. Gli artisti selezionati condividono un interesse nelle forme di resistenza collettiva, nello studio dell’antropologia sociale e nella narrazione come strumento di conservazione e tutela della memoria e della storia sia individuale sia comunitaria.
dal 26 al 28 settembre 2014
Roma Art 2Nights
Èdra. Connecting landscapes
promossi da Untitled Association
Roma
