Venini fa della rievocazione della memoria storica mezzo di comunicazione del presente: ogni pezzo ci racconta il futuro del vetro d’artista, chiarendo quanto il design contemporaneo sia legato in continuum storico ai grandi del passato.
Venini a Parigi
Venini ha presentato a Maison&Objet 2014 una serie di novità che omaggia i grandi maestri che hanno collaborato con l’azienda: da Carlo Scarpa a Fulvio Bianconi.
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- 29 gennaio 2014
- Parigi
Emmanuel Babled ripropone la lezione scarpiana in Kimono. Il linguaggio di un maestro del passato e quello di un progettista contemporaneo riassunto nelle morbide forme dei due vasi proposti da Babled, esaltazione della tecnica e dell’utilizzo del vetro nel colore Lattimo purissimo, qui senza il rivestimento di vetro trasparente. La superficie diventa naturalmente satinata, amplificando i giochi di opacità e trasparenze dei due decori applicati.
L’omaggio a Carlo Scarpa e alla grande eredità da lui lasciata all’arte del vetro continua attraverso il racconto della tecnica della murrina rivisitata in un contemporaneo bianco e nero nelle coppe Mille e Una Notte, astratta metafora di un cielo stellato.
L’opera di Fulvio Bianconi è richiamata in Miraggio di Colore, un vaso sferico e un’anfora caratterizzati dal colore. I vasi sono percorsi da una spirale di quattro colori in un gioco di cromie e trasparenze che crea un movimento vorticoso sulla superficie di questi due pezzi.
Nella storia di Venini il Fazzoletto è senza dubbio una delle opere più riconoscibili. Oggi si reinventa, apre i suoi petali allargandosi come un fiore che sboccia per diventare Narciso, due centrotavola in una sola misura e due colori, rosso-talpa e rosso-orizzonte.