Meraviglie di carta

La paper artist Nahoko Kojima, è stata selezionata al Jerwood Makers Open di Londra, dove esporrà una nuova affascinante scultura realizzata solo con carta intagliata a mano.

L’artista giapponese Nahoko Kojima è stata selezionata per il Jerwood Makers Open 2013, il premio dedicato alle arti applicate promosso dal Jerwood Visual Arts (JVA) di Londra, l’appuntamento annuale che premia artisti, maker e curatori emergenti. Per l’occasione la paper artist sta creando una nuova e suggestiva scultura: Byaku, una parola giapponese che significa ‘bianco’, e che rappresenterà un orso polare intagliato a mano, realizzato utilizzando un unico grande foglio di carta Washi.

In apertura e sopra: Nahoko Kojima, Cloud Leopard, Villa Olmo, Como, 2012

“Questa nuova opera sarà la mia più grande sfida”, racconta Nahoko Kojima. “Innanzitutto le dimensioni del foglio sono quasi proibitive, e in secondo luogo lavorare sul bianco, piuttosto che sul nero, implica uno sforzo in più. Inoltre, la carta giapponese Washi è un materiale particolarmente imprevedibile, sia per tagliarla che per appenderla. L’ho scelta per la sua particolare texture superficiale e per come cambiano le sue proprietà: mentre l’orso polare cresce, il colore del suo mantello cambia, il bianco si spegne, e continuerà a mutare per tutta la durata dell’esposizione.  Infine è un materiale estremamente fragile, ed è la stessa sensazione che mi viene quando penso a questi maestosi animale ai giorni nostri.”

Nahoko Kojima, Cloud Leopard, Londra, 2012-2013

Nata a Hyogo e formatasi a Tokyo, Kojima è anche la co-fondatrice di Solo & Kojima, un’agenzia creativa con base a Londra. È nota soprattutto per il suo Cloud Leopard, una scultura di carta esposta per la prima volta alla Saatchi Gallery di Londra nel 2012. Con oltre 10.000 visitatori, la scultura ha iniziato un tour in Europa, passando per Parigi, Venezia e Como, in occasione di Miniartextil, organizzato da Arte&Arte. Con Cloud Leopard, l’artista ha voluto mostrare al pubblico europeo le sorprendenti capacità comunicative e poetiche che si celano dietro le sculture di carta intagliata, tipiche della tradizione giapponese.

Nahoko Kojima nel suo studio a Londra