La galleria Glenda Cinquegrana: the Studio inaugura staseraFukushima 'No-Go
Zone', la mostra personale del fotografo italiano di reportage Pierpaolo Mittica, in occasione del Milano Photo Festival 2013.
Per l'occasione verrà esposta una selezione di dodici immagini tratte dal recente reportage intitolato Fukushima 'No-Go Zone'. La galleria Glenda Cinquegrana: the Studio presenta questo progetto fotografico a seguito dell'uscita nelle sale cinematografiche del docu-film Fukushame, the Lost Japan, realizzato dai giovani registi italiani Alessandro Tesei e Matteo Gagliardi e prodotto da Teatro Primo Studio/Film Beyond — in cui sono stati inclusi gli scatti di Mittica — e in vista della pubblicazione per l'Aldenia Editore del libro dedicato a questo lavoro.
Il discorso in immagini si inserisce all'interno di un filone di fotografia di denuncia e di critica politico-sociale che, come dice Rosenblum nel testo tratto dal libro, è parte di una tradizione americana che ha origine negli anni Trenta del secolo scorso, con i fotografi della Farm Security Administration, come Dorothea Lange e Manuel Rivera-Ortiz, ed
europea, con August Sander. Così come nel lavoro di questi maestri, lo scopo di Mittica è quello di
cambiare le idee ed i luoghi comuni su temi socialmente importanti, illustrando le condizioni di
lavoro, i modi di vivere.
Pierpaolo Mittica
Mostrando la No-Go Zone, la zona di evacuazione intorno alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, le immagini di Pierpaolo Mittica, alla galleria milanese Glenda Cinquegrana: the Studio, sollevano la questione delle attuali politiche energetiche di molti Paesi.
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- 26 marzo 2013
- Milano
Se nei lavori fotografici precedenti Mittica aveva rappresentato i bambini raccoglitori di
rifiuti negli slum di Dhaka e i minatori nelle cave di zolfo in Indonesia, lo scopo documentario di questo progetto si appunta sul disastro avvenuto a Fukushima nel 2011 attraverso le immagini scattate nella No-Go Zone, la zona di evacuazione che si irradia per venti chilometri di raggio a partire dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, chiusa all'accesso in seguito allo tsunami che ne ha danneggiato in modo irreversibile l'impianto e che ne ha causato l'esplosione.
Il progetto fotografico Fukushima 'No-Go Zone' ha lo scopo di sollevare un dibattito
sull'argomento della politica energetica, tema che da sempre interessa il fotografo che già nel 2002 aveva realizzato un lavoro documentario a Chernobyl, raccontando a vent'anni di
distanza le conseguenze di uno dei più rilevanti incidenti termonucleari della storia, avvenuto in Ucraina nel 1986.
Lo scopo del lavoro fotografo di Mittica è quello di creare la denuncia di uno status quo:
"Pierpaolo Mittica — spiega Rosenblum — ha fatto i suoi viaggi fisici ed emotivi a Chernobyl e
Fukushima, nella speranza che queste immagini e le parole che le accompagnano avranno il
potere di cambiare le percezioni. Il suo ritratto fotografico della devastazione rispecchiata nella
vita animata e inanimata, incarna la sua richiesta di una soluzione più razionale al problema della
fornitura di energia, una soluzione in grado di consentire alle persone di perseguire una vita
normale senza paura."
Dal 27 marzo al 30 aprile 2013
Inaugurazione martedì 26 marzo 2013, ore 19.00
Pierpaolo Mittica: Fukushima 'No-Go Zone'
Glenda Cinquegrana: The Studio
Via F. Sforza 49, Milano